Bolle & Friends, Bologna, Dicembre 2007

 

 

Dicembre è arrivato in un battibaleno, mi sembrava ieri quando a luglio ho aspettato Roberto fuori dall’Alighieri per salutarlo, lo considero un po’ un amico, un fratello grande, ad una persona che mi è tanto cara, che mi ha regalato tante emozioni, non potevo non dire la grande novità, è stato il primo a sapere che c'era un bimbo in arrivo e che sarebbe diventato virtualmente zio…all’epoca temevo che sarei arrivata a Dicembre con una pancia enorme che non mi avrebbe permesso di aspettarlo dopo lo spettacolo di Bologna e di salutarlo a dovere……….invece sono le 10 e sono già davanti all’entrata artisti del Comunale, cosa ci faccio insieme a Lia e ad una pancia all’ottavo mese? Beh era dicembre 1997 quando la storia dei bollerini è iniziata, allora ci contavamo sulle dita di una mano ed il nucleo iniziale era solo bolognese, nel corso degli anni siamo diventati sempre più numerosi e provenienti da diverse province, per cui, stasera che festeggiamo il nostro primo spettacolo di Roberto vuoi che ci lasciamo sfuggire l’occasione per stupire il Divino con effetti speciali???? Ovviamente no………… Mentre aspettiamo, si affaccia alla soglia Otto Bubenicek, mentre parla al cellulare, scendono dal taxi una splendida Lucia Lacarra e Cyril Pierre. Gongolo, vuol dire che non ho sbagliato, Roberto sarà già dentro…… ahimé apprendiamo che prima delle 15 di uscire non se ne parla fra prove, interviste ecc…. pazienza….. torneremo più tardi, ne approfittiamo per preparare i fiori da lancio, stasera una pioggia di fiori inonderà il palco, attaccato ad ogni mazzettino un piccolo bigliettino con scritto grazie……

è anche il momento per le rifiniture alla torta simbolica (simbolica perché con crema e bigné sarebbe stata il top, ma ci sarebbero stati problemi di trasporto e di conservazione....) per questo speciale compleanno.....

Ore 14.30 siamo di nuovo di fronte al Comunale, da casa al teatro abbiamo macinato quasi 20 km per ogni viaggio, i 40 di stamattina, più quelli di oggi pomeriggio, più quelli di stasera, fanno un bel po’, ma non ci interessa, vediamo se riusciamo a vedere il nostro Idolo….. ahimé probabilmente la cosa si protrarrà per le lunghe, effettuiamo la consegna di rito e ci defiliamo…….. Le ore che ci separano dalla serata sembrano non passare mai…. finalmente arriviamo davanti al teatro, c’è tutta la Bologna bene, sindaco compreso, mi viene in mente la prima della Scala….. ah se il nostro Comunale tornasse ad offrirci più spesso delle belle serate di danza di qualità….intanto godiamoci questa, chissà che non sia l'inizio di una svolta……. Eccoci tutti pronti ad entrare, Susy e Giovanna hanno tutte le dita bucherellate, hanno ritagliato e ricucito le lettere colorate dalla famiglia Buratto al gran completo, che compongono la nostra sorpresa per i saluti finali, è stata un’opera da vere certosine, ma è riuscita di una precisione unica, sono certa che una ricamatrice di professione non avrebbe fatto un lavoro tanto perfetto!!!! Entriamo in teatro, è il momento rituale, la distribuzione delle luminarie ai bollerini presenti, mi devo far aiutare perché nonostante abbia mantenuto una certa agilità mi ci vuole comunque un po’ di tempo per riuscire a passare da tutti, rimugino: siamo tutti per lo più in quarto ordine, il colpo d’occhio luminoso sarà davvero notevole ed unito al coup de théâtre finale…. stasera sarà veramente indimenticabile. Difficile poter parlare di tutti pezzi, uno più particolare ed intenso dell’altro, dall’affiatamento della coppia Pierre-Lacarra, all’esplosiva espressività dei gemelli Bubenicek, alla grazia della Nuñez, fino ad arrivare ai pezzi con Bolle, vera ciliegina della serata. Stasera Roberto ha percorso un po’ di storia della danza: ci ha offerto un grande classico, il Lago dei cigni, la Carmen di Roland Petit, fino alla intensa Dama delle Camelie, ci ha regalato tre personaggi diversi rispetto a quelli del 2004, tre uomini che hanno sulle spalle un vissuto differente, ben evidente nel tipo di approccio e nella scelta di passi che viene affidato ad ognuno di loro: Siegfried ha tutta la freschezza e gioia dell’aver trovato l’amata, Don José trasuda un’elegante sensualità da ogni poro ed Armand è la pura emozione della notte d’amore più intensa vissuta insieme alla sua Marguerite. Al termine del primo pezzo lo sguardo di Roberto sembra cercare qualcosa…..senza volerlo mi parte “Bravo” che mi sembra più forte del solito (un po’ per le dimensioni ridotte del Comunale, un po’ perché Pier mi fa da cassa di risonanza), mi è venuto spontaneo, in fondo così capisce dove siamo (anche se penso che stasera non ci possa essere ombra di dubbio), vedo che sorride……..in un battibaleno purtroppo, arriva il tempo dei saluti finali i cuori dei bollerini brillano, Lia in acrobazia, lancia fiori sul palco e lo striscione “10 anni divini” scende a concludere la serata. Mentre lo stendiamo fuori dal palco penso che solo un altro grande ballerino ha avuto l’onore di uno striscione….il suo nome era Nureyev…. 

Si leggerà la scritta? Dallo sguardo di Roberto direi proprio di sì….. Tutti escono dallo spettacolo soddisfatti, riusciamo a raggiungere Roberto nei camerini per la carrambata finale: la torta con il dieci e la candelina pirotecnica e lo striscione con le firme dei tanti bollerini presenti alla serata…..

Roberto ride come un matto, si vede proprio che è contento, ha in mano la borsina con il nostro in bocca al lupo (e che si è visto benissimo al tg3 regionale di martedì 11), guarda con tenerezza la mia pancia e regala al mio piccolo una carezza, esce dall’uscita artisti e riceve così il saluto di tanti soddisfatti e fedelissimi fans. La cena dei Fai lo aspetta, ci salutiamo perché ci sono dei bollerini che hanno un treno da prendere, diventiamo sempre di meno, ma quei pochi che rimangono non riescono ad avviarsi verso casa, nonostante domani mattina ci aspettino scuola... università... ed ufficio, fermarsi lì ancora un po’ con gli occhi che brillano di gioia ed il cuore gonfio di bellezza ed emozioni, è un piccolo modo per prolungare la nostra serata. Sarà difficile riuscire ad addormentarsi dopo una serata così…. quasi quasi, raggiungo il gruppo diretto a Milano e parto con loro…… tanto io non dormirò di sicuro e qualcuno dentro la pancia continua a non stare fermo…..

Sara

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