Boléro, Milano, Marzo 2018
Per me é dalle mani che parte tutto: il movimento delle braccia e poi del busto. Se muovi male le mani, non potrai ottenere alcun effetto. E io non ho mai visto nessuno muoverle in questo modo: non sono riuscita a distogliere lo sguardo un solo secondo. Una creatura di una bellezza divina si é materializzata davanti a me e mi ha ipnotizzata per un quarto d’ora, trascinandomi con sé nella sua danza fatta di mistero e seduzione. E mentre Roberto Bolle ballava totalmente immerso nella musica, perfettamente SUL tempo, mi sono accorta che mi muovevo anche io e sono certa che con me seguisse il ritmo, felice come non mai, anche qualcun altro. E alla fine ho pensato che, comunque, la parte più bella di Roberto neppure si vede. Ale Dunque ho già visto Bolero danzato da Fracci in
Arena, da Donn in piazza S. Marco, da Savignano a Ravenna, da Dupont a
Milano… Ma quando finalmente potrò vederlo danzato da Roberto Bolle? Il giorno fatidico è arrivato e parto da Bologna
con le altre bollerine al colmo dell’eccitazione, sapendo che a Milano
incontrerò le rappresentanti del fan club giapponese oltre alle bollerine
lombarde. Non voglio perdermi questo debutto per niente al mondo e in auto
non si fa che parlare della fatidica età di 43 anni raggiunta dal nostro
amato: 15 minuti di danza ininterrotta non saranno troppi? Ho un posto a tre metri sopra il golfo mistico.
Noto in platea Carla Fracci col marito e dietro di lei la vedova di
Cannavò. In palco reale siede metà della famiglia di Roberto, mentre
gli altri sono in platea. Del primo balletto ho una visuale molto ridotta.
Scene e costumi fanno pensare a un fregio di tempio greco, il bianco
rimanda ai quadri di Alma Tadema, ma non colgo corrispondenza tra il
movimento e la musica di Mahler. Poi l’intervallo dedicato ai saluti delle amiche,
seguito da Petite mort che ho recentemente apprezzato a Tokyo. Brevissima pausa ed ecco il tavolo, le sedie e le
prime battute della melodia di Ravel. I passi sono quelli arcinoti ma la
presenza di Roberto li trasforma nel racconto del suo essere, persona
riservata e gran narciso, modello per i fotografi e guida determinata per
il teatro, generoso e conquistatore, atleta vigoroso e condottiero eroico
e scatenato che trascina i suoi seguaci.
Susy
Nel guardare i video di vari interpreti e anche
quelli che ricordo di aver visto dal vivo, trovo che ognuno abbia trovato
un suo modo di esprimere la sensualità: che a casa mia non significa
sbatterti in faccia qualcosa ma sollecitare i sensi.
Lo abbiamo aspettando alla uscita artisti, era molto contento ed è stato veramente carino con tutti. Sara |