Bolle & Friends, Bologna, Marzo 2008

 

 

Finalmente il gran giorno è arrivato: il secondo Roberto Bolle & Friends a Bologna a distanza di pochissimo tempo da quello di dicembre! I bollerini sono entusiasti anche perché questa sera saremo presenti in sala in gran numero!!!!!!! Inutile dire che anche stavolta le nostre menti sempre iperattive ne hanno escogitata una delle nostre, siamo piuttosto ben organizzati, fra sms e mail il piano d’attacco è piuttosto chiaro, tutti hanno un loro ruolo ben preciso e tanti sono coloro che si sono resi disponibili per realizzare la carrambata…..
Con Lia ci alziamo all’alba: vorremmo far conoscere Fabio al suo zio virtuale e dirgli grazie… purtroppo sebbene siamo arrivate prestissimo sfidando gelo e pioggia siamo già in piene prove, che sfortuna, non tanto per noi che siamo grandi, ma per il piccolo che ha compiuto ieri un mese, d’altro canto si sa “Zio Roberto” è un perfezionista ed è evidente che ci tiene che anche questa serata sia perfetta.
Oggi il tempo scorre particolarmente veloce, sono già le 19.30 e devo lasciare il piccolo ai nonni, lo confesso: ci ho pensato a portarlo in teatro con me, in fondo è abituato alla musica, dato che è sempre a scuola di danza, ma non credo le maschere mi permetterebbero di entrare con un pupo così piccolo e soprattutto non so come potrebbe reagire agli applausi….. a malincuore mi rassegno, è la prima volta che ci separiamo e mi dispiace da morire….. l’arrivo in teatro è sempre una festa: ma quanti bollerini ci sono stasera???????????? Mi ricordavo che eravamo un bel numero ma…. non così tanti, invece fra il gruppo della galleria e quello nei palchi, è proprio una bella squadra. Corriamo a prendere posto, c’è ancora tanto da fare e soprattutto bisogna studiare attentamente le manovre perché la sorpresa riesca alla perfezione: 
abbiamo uno striscione di dodici metri, handmade by Giovanna, Susy ed Alessandra che hanno prestato il loro tempo per realizzare l’opera. E’ veramente meraviglioso, lo stendiamo per essere pronti a fissarlo nell’intervallo.

La maschera è incredula, fra quello e Mr B (Buratto) che dice che deve lanciare i fiori il suo stupore la lascia senza parole.
Mi siedo e guardo il programma di sala, non ci posso credere, per fortuna sono seduta, sto per svenire, urlerei di gioia: non solo ci sono tre ballerini dell’Opera di Parigi ( e chi mi conosce sa che l’Opera di Parigi è la mia passione) e soprattutto Roberto farà 4 PEZZI di cui uno è il passo a due di Romeo e Giulietta che speravo tanto di vedere. Mi ride tutto e mi limito a dire questo per non utilizzare un’espressione più colorita, mi sembra quasi che stasera ogni mio desiderio venga magicamente realizzato. La serata è veramente di grande danza, lo spirito di Tersicore aleggia sul Comunale, c’è un’atmosfera particolare, un’attesa palpabile e lo spirito del pubblico pronto a partecipare alla serata. Anche stasera Roberto ci mostra altre sfaccettature della sua Arte: la prima parte è un crescendo di emozioni a partire dai tre preludi che esaltano tutti gli appassionati fra bellezza e pulizia tecnica, passando per la brillantezza di Don Chisciotte, il profumo di Aroma e la delicatezza di Bella Addormentata fino al culmine del passo a due del balcone dove Roberto si trasforma in un Romeo dolce ed appassionato. Il suo modo di camminare, di stare in scena riempiendola completamente ma con raffinata eleganza e garbo e quel sapiente modo di caratterizzare il personaggio in maniera profonda ma mai esagerata, che solo lui possiede, rendono il passo a due intenso e vibrante di passione ed emozione. Mi succede quel che ahimè non dovrebbe succedermi perché la lucidità è fondamentale per distendere lo striscione: piango come una bimba. Non riesco a trattenere le calde lacrime che mi rigano le guance e mi chiedo se esiste un applauso tanto grande da riuscire a rendere un’emozione così intensa…. Sono sempre più commossa e sempre meno lucida….si riaccendono le luci, mi guardo attorno cercando di riprendermi…. mi accorgo che molti occhi attorno a me sono umidi e lasciano trasparire che sono molti i cuori che si sono emozionati. Si riaccendono le luci: è il momento di darsi da fare e sistemare l’opera. Passiamo la corda nei buchi, facciamo arrivare lo striscione fino all’ultimo posto bollerino della galleria e lo teniamo piegato sulla ribaltina. Ci guardiamo e scoppiamo a ridere: abbiamo tutti delle facce molto monelle e molto colpevoli….. Nel frattempo gli incaricati del lancio dei fiori studiano la posizione migliore da cui fare il lancio, mentre Mr B continua ad intortarsi la maschera ed io termino la distribuzione delle luminarie anche ai palchi.

Inizia la seconda parte, tutti i pezzi sono applauditissimi, primo fra tutti ovviamente Winter Dreams dove Roberto tenta di stenderci anche stavolta, molto apprezzati soprattutto Le souffle de l’Esprit e l’Arlèsienne con uno straordinario Carbone, fino all’Excelsior finale che manda in delirio il pubblico. Ci sono già i saluti finali, Laura freme sono già quattro volte che chiede se è il momento di lasciare andare lo striscione…  Al momento dell’uscita di Roberto per i ringraziamenti si accendono le luminarie bollerine e dodici metri di amore si distendono verso il Divino mentre lanci di fiori ricoprono il palco. Da un lato tanti bollerini esaltati dalla magnifica serata dove la componente maschile, su cui Roberto sovrastava, era davvero ad un livello notevolissimo, dall’altra Roberto sul palco, senza parole, commosso, contento, non saprei dire, di certo posso affermare con certezza che non ci può credere neanche lui…..

Si tratta ora di raccogliere lo striscione e di stenderlo sulle colonne umane di bollerini volontari all’uscita artisti. Si crea così un corridoio: da un lato lo striscione e dall’altro tante bandiere bollerine, sono tutti strafelici per la magnifica serata.
Roberto all’uscita, in mezzo ad una folla immensa, viene rapito da Mr B e portato in mezzo ai suoi bollerini. Lo vedo al volo riesco solo a dirgli grazie, senza specificare per cosa, ma capisco dal suo sguardo che ha già capito. Non riesco purtroppo a dire altro perché la folla lo circonda fra flash e telefonini….
Raccogliamo lo striscione, lo regaliamo al Divino e Roberto se ne va nella notte bolognese. A qualche metro da terra per la gioia, ce ne andiamo anche noi. Torna presto Roberto, Bologna ti ama.

Sara

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