Cinderella, Milano, Dicembre 2015

 

17 dicembre

La scenografia è fatta esclusivamente con proiezioni che creano di volta in volta gli ambienti.
1* atto
Si inizia con la casa di Cenerentola, sullo sfondo un grande focolare scoppiettante. La cenere non è presente: è richiamata dall'abito di Cenerentola, color cenere appunto. All'arrivo della vecchina (la fata madrina) avvolta in un mantello color cenere anch'esso, i colori della proiezione mutano, si raffreddano, diventano color ghiaccio. 
La matrigna tiene legate a sé, tenendole per mano, le due sorellastre guidandole con pugno di ferro. Entrano ed escono di scena dietro a tre costumi uniti. Sono scheletri in metallo rivestiti di tessuto dai quali spuntano testa e braccia (come quelli di Bella Figura se non mi sbaglio).
Stefania Ballone (la matrigna é bravissima). La personalità dei tre personaggi é resa molto bene. La loro gestualità molto chiara e di facile comprensione.
Il leit motiv per esprimere stati d'animo e sentimenti sta tutto nei gesti, a volte spigolosi, del corpo. Mani, braccia e piedi sono il mezzo di comunicazione che i personaggi usano per comunicare tra loro. 
Questo avviene nel rapporto tra il padre e Cenerentola ma soprattutto tra lei ed il principe. 
Compaiono poi le fate delle stagioni, ciascuna con la propria variazione, che sotto la guida della fata madrina preparano Cenerentola per il ballo. Durante questa preparazione c'è la variazione della fata madrina, una brava Nicoletta Manni.

2* atto
Cambio di scena, il salone della reggia del principe dove la festa é in pieno svolgimento. La coreografia del corpo di ballo è - a mio gusto - un po' troppo monotona, ripetitiva. Il cdb, in taluni momenti un po' scoordinato ma nel complesso bravo. 
Anche la matrigna e le sorellastre fanno la loro esibizione. È a questo punto che compare in scena l'unico oggetto di tutto il balletto: una flûte di spumante (dal colore si direbbe un Bellini) che la matrigna tracanna tutto d'un fiato!
Il principe si intrattiene con gli ospiti fin quando appare Cenerentola. A questo punto tutti si immobilizzano, quasi non esistessero. Esistono solo lui e lei. Due calamite. I loro sguardi si incontrano: è amore. Da questo momento non si lasciano più. Inizia uno splendido passo a due. Le loro mani si stringono, i corpi si avvinghiano: il linguaggio dei corpi invia messaggi fortissimi. Ma nulla è per sempre. Rintocca la mezzanotte. E qui c'è un'altra sorpresa! Sulla parete di fondo si apre a mezza altezza una loggia. Un orologio dal ticchettio implacabile scandisce i secondi. Non è un orologio qualsiasi ma una ballerina che ne imita i movimenti con le gesta di tutto il corpo: gambe, braccia e testa. 
Il tempo concesso a Cenerentola sta finendo e lei cerca di fuggire trattenuta a forza dal principe che non vuole perderla e, come ultima opportunità per avere qualcosa di lei, le strappa la gonna.

3* atto 
Il principe disperato stringe tra le mani la gonnellina rossa. Parlotta con gli amici: è deciso, bisogna ritrovare la fanciulla.
La matrigna, avvisata della ricerca esulta e catechizza le figlie. Arriva la scena per me più divertente del balletto. La prova "gonna" è fortissima : ma quanto sono brave quelle tre? Roberto segue con apprensione, le sue espressioni sono impagabili!!!
Naturalmente l'esito è negativo. Il Padre allora va a prendere la figlia e la porta avvolta nei suoi stracci alla presenza del Principe, perplesso ma non più di tanto!
Quando lei ritorna dopo aver indossato la gonna è esultanza. Lui la porta con sè.
Ci ritroviamo di nuovo nella reggia con tutto il cdb!
Gioia e felicità dei due protagonisti. L'ultimo lungo passo a due io lo trovo meraviglioso! sono affascinata dal linguaggio dei loro corpi. Sensualissimo e nel contempo intenso e delicato. 
Inutile dirlo: sono una coppia appartenente ad un'altra galassia! hanno un'intesa ed una sintonia incredibile, mi lasciano senza parole.

Il pubblico esplode, più di 12' di applausi, acclamazioni per loro due e le sorellastre con la matrigna. Sul finire anche standing ovation. Tre chiamate alla ribalta condivise con tutto il cdb.
Roberto raggiante si inginocchia letteralmente davanti a Polina.

19 dicembre

Prima mondiale di Cinderella nella coreografia di Mauro Bigonzetti, protagonisti Roberto Bolle e Polina Semionova. Sono curiosissima e voglio assolutamente essere alla Scala! Dai bozzetti dei costumi firmati da Maurizio Millenotti si intuisce quanto siano sontuosi, non capisco bene invece come possano figurare le scenografie realizzate con l’uso di videoproiezioni. Già dalle prove si era percepito l’entusiasmo con cui tutti i danzatori coinvolti nel cast si sono adattati allo stile coreografico richiesto.

Dalle prime battute si può apprezzare la meravigliosa partitura che traccia le linee guida per la vicenda. Scopriamo una Cinderella che alza le fiamme nel camino con il movimento delle braccia, come se fosse Bayadère, la sacerdotessa del fuoco sacro. Il suo abito grigio e semplice, in contrasto con la ricchezza del resto della famiglia, suggerisce l’isolamento più per i propri poteri magici che per l’altrui cattiveria. Infatti la madrina indossa un mantello proprio dello stesso tessuto cenere e per sottolineare la condivisa capacità di realizzare portenti lo dischiude davanti alla giovane per mostrare un abito favoloso e suggerirle che presto anche lei ne avrà uno simile. La lezione di danza alle sorellastre viene impartita dalla matrigna stessa e dunque oltre alle fate delle stagioni e ai loro quattro cavalieri non ci sono altri personaggi a ravvivare il primo atto, che si chiude con un lunghissimo applauso, dopo i tanti a scena aperta che hanno sottolineato ogni quadro.

Nel secondo atto scopro che le scene non si limitano a essere fondale per le videoproiezioni ma si sollevano a rivelare praticabili su cui si svolge parte della festa. Il corpo di ballo è impegnato in belle danze di corte e finalmente appare il principe. Sembra strano che dopo tante interpretazioni drammatiche Roberto si cimenti nuovamente con il ruolo del principe, ma in questa versione della favola è sottolineato il colpo di fulmine, l’amore a prima vista e lui è un po’ Romeo e un po’ Des Grieux. La sua variazione d’ingresso è spettacolare, così come quella all’interno del passo a due di struttura classica con adagio e soli. Eppure, se anche sono mantenute tutte le caratteristiche del balletto in punta con relativi virtuosismi, c’è sempre un tocco di contemporaneo nei port de bras, nei fuori asse, nei piedi flessi, nei lift, che si sposa benissimo con le sonorità dell’orchestra.
Siamo alla mezzanotte, il principe trattiene la sua amata ma lei si piega e gli sfugge lasciandogli tra le mani il proprio abito rosso fuoco. Sono convinta che sia una scelta azzeccata, in tutte le altre versioni da me viste in precedenza si vedeva un continuo trafficare fra lacci delle scarpe da punta e scarpe col tacco che necessariamente imponevano un’interruzione nella coreografia e nel movimento!

Nel secondo intervallo il foyer è occupato dalla telecamere che riprendono interviste. Tra i danzatori di ieri e di oggi riconosco Luciana Savignano, Viktorina Kapitonova, oltre al marito di Polina Semionova.
Non tutte le bollerine apprezzano il balletto e ci soffermiamo a valutare la scelta di mettere in scena la fiaba di Cenerentola piuttosto che un tema più contemporaneo.

Dal terzo atto mi aspetto molto e, mentre Roberto si può scatenare in salti e giri a volontà, trovo che la scelta di una prova di massa del vestito sia un po’ frettolosa. Il balletto si chiude su un passo a due dei protagonisti intrigante e coinvolgente. Le chiamate alla ribalta sono accompagnate da un’ovazione di ben 15 minuti. Da un palco di proscenio vengono lanciati i nostri omaggi che atterrano vicinissimi ai due protagonisti. Roberto li raccoglie e condivide con Polina.

Poi i danzatori sono invitati a un rinfresco e solo pochi spettatori attendono all’uscita degli artisti. Vediamo Roberto allontanarsi con i familiari e ci ripromettiamo di salutarlo l’indomani.

20 dicembre

Stasera siamo in tantissimi bollerini a radunarci in teatro. Sono in apprensione per vari motivi: spero di vedere bene, spero che anche gli altri vedano bene, spero che la coreografia piaccia anche a chi di noi la vede per la prima volta.

Svanito l’effetto sorpresa mi rimangono piacevoli conferme delle sensazioni vissute alla prima. Trovo bellissimo il contrasto tra la grazia di Cenerentola e delle fate con la spigolosità e l’isterismo delle sorellastre e della matrigna. La prima parte si chiude in crescendo e anche io sono in trepida attesa della festa a palazzo, quell’attesa che si percepisce nei cortigiani prima dell’arrivo del principe e quella sospensione del tempo quando appare Cenerentola.
Da sottolineare lo spasso con cui il principe si libera della matrigna, prima per la variazione dell’amata e poi per la propria. Più di tutto colpisce l’ilarità di tutti in contrasto con la morbidezza e l’intesa tra i due protagonisti.

Nel terzo atto i quattro amici del principe che lo accompagnano nella ricerca di Cenerentola sembrano due coppie di Mercuzio e Benvolio nella scena della piazza del mercato a fianco di un principe-Romeo sognante e innamorato.
Il passo a due conclusivo è ancor più appassionato, con un lungo bacio che fonde totalmente i corpi dei protagonisti. Le ovazioni continuerebbero anche dopo i stupefacenti 13 minuti di chiamate ma il sipario si chiude e già sento nostalgia per questa favola così ben vissuta da Roberto e Polina.

All’uscita ci ritroviamo a commentare e c’è grande entusiasmo per questa prova del nostro sole, a cui facciamo gli auguri prima che si allontani per andare a cena col coreografo. A noi non rimane che darci appuntamento alla prossima occasione e dirigerci nella notte ognuno verso la propria casa, un po’ orfani di questo principe e della sua fantastica partner.

 

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