Bolle & Friends, Codroipo, Agosto 2009

 

La serata che precede il Gala è occasione ghiotta per visionare la location, magari con la coda dell’occhio vedere un pezzo di prove, incontrare qualche addetto ai lavori e cenare con le amiche giapponesi e non presenti in loco. E noi siamo aperte verso le casualità della vita…..

Primo agosto, in mattinata sbrighiamo alcune commissioni, Giò ed io veniamo attratte da un simpatico orsetto di peluche. Lo sguardo complice dice: perché no, ci può stare – detto e fatto - poi si procederà alla consegna. La nostra posizione è strategica, un gioco da ragazzi.

Nota dolente
Arriviamo a Villa Manin di Codroipo, come nostra abitudine, con largo anticipo, c’è sempre tanto da fare prima di uno spettacolo…… Incontriamo e salutiamo parecchie persone, veniamo avvicinate da una giornalista di Radio Capodistria, nota emittente locale, con la quale, oltre allo scambio di indirizzo e-mail, gettiamo basi per un possibile futuro contatto/collaborazione....

Raccogliamo qualche lamentela, l’organizzazione locale dell’evento è lacunosa, lo so e ne ho conferma. Il programma di sala su misere fotocopie assemblate con cucitrice! Per non parlare della vendita dei biglietti e del loro costo. Stendiamo un velo pietoso sulla maleducazione di parecchie persone e maschere durante lo spettacolo. Si parla, si mangia, si vendono panini e bibite….sulla Musica e sulla Danza. A mio giudizio, semplicemente scandaloso. Ma dove siamo? Cerco di non rovinarmi la serata, ma non sono per niente bendisposta verso tale mio prossimo.
Entra in scena Roberto Bolle, e mi dispiace dirlo, ma non sento alcun tipo di calore o altro partire dal pubblico. Sono seccata. L’applauso ci sta e ci deve essere, a mio avviso, se non altro come forma di rispetto e riconoscimento all’Artista. Non sto parlando di delirio e/o ovazione, ma di un semplice “buona sera” detto con le mani. Diamine!
Giò ed io non stiamo nella pelle già sulla prime note dell’Arlesienne, e “questi” sono di cera, non li sopporto. Mi dispiace per Roberto, ma il pubblico è freddo. 
Adoro questo pezzo, adoro questa Sua interpretazione, adoro questa musica ed il suo crescendo….
Musica di Bizet, coreografia di Petit….come può non emozionare, non suscitare una qualsiasi piccola reazione…..
Mezza parola e mezzo sguardo con Giò…, a fine pezzo ci sentiamo in dovere di far arrivare al Divino almeno il nostro calore ed entusiasmo. Andiamo sotto il palco, o meglio corriamo ad applaudire e gridare BRAVO ROBERTO. Non si fa, lo so. Non è finito lo spettacolo. Ma onestamente me ne frego, non sto sparando sulla Croce Rossa, e non permetto a nessuno di insegnarmi come ci si comporta a Teatro e luoghi simili, non è serata …... da che pulpito…. E sotto i divini piedi tra un applauso a braccia alzate e tese, ed un BRAVO ROBERTO è in atto una feroce litigata con due addetti alla sicurezza, che non riescono in nessun modo ad intimorirci, capirai… anzi, ne sentono di cotte e di crude da entrambe. Intanto Roberto riceve il tanto atteso omaggio del pubblico, un applauso, della serie ….”tanto per”. Almeno questa è la mia percezione. Ringrazia sorridendo, ma con la coda dell’occhio e dell’orecchio segue la vicenda ai suoi piedi. 
Fine nota.

Passiamo alla bellezza della serata, alle emozioni, all’energia.
Il Gala è ricco di bella musica, ricco di danzatori stupendi, ricco di energia, ricco di emozioni, ricco di bellezza! Roberto una piacevole sorprendente conferma!!!
Divino straordinario. Una piuma possente nei salti. Piedi che pennellano il pavimento. Sicuro, solare, energico, vitale, più che un dio….
Grazie per tutti questi momenti indimenticabili!

E finalmente tutta questa Grazia arriva al pubblico, che per fortuna a fine Gala reagisce, applaude con calore, acclama, partecipa e gode di tale esclusività, risponde a dovere, tutti in piedi.

Quasi dimenticavo. Chiaramente sprezzanti del pericolo (sicurezza), ci avviciniamo al palco per consegnare l’orsetto con il nostro logo. Roberto sorride e lo fa vedere al pubblico. Missione compiuta.

Aspettiamo Roberto all’uscita, nonostante la ressa urlante ci vede e riesce a commentare l’accaduto post Arlesienne – si dichiara dispiaciuto del fatto che la sicurezza ci abbia dato problemi-
Commento veloce ma significativo, che prosegue in santa pace e con i meritati tempi e dettagli la sera dopo a Parma dopo le prove. Dove, come è comunque nostra abitudine non avere peli sulla lingua, Roberto viene informato sulla lacunosa organizzazione locale, e cade letteralmente dalle “divine nuvole”……

E’ finito mi sento un’astronauta, o meglio, ho forse la sensazione che si ha nello spazio in assenza di gravità. E’ tardi: non ho sonno, non ho fame, non ho sete, non sono stanca. Nulla.
Sarà anche adrenalina, ma è speciale, ….. continuerà sino al mio rientro da Parma. E sì, domani si parte. Tale è lo stato di grazia che vorrei già mettermi in viaggio, a notte fonda. Giò ci sta, ma chiaramente non ha senso.
Andiamo a dormire.

Adriana

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