Dance Talk, Milano, Settembre 2022

 

Io ho scoperto OnDance l'anno scorso, per una toccata e fuga nel week end, ma mi era davvero piaciuto, per cui mi ero ripromessa che l'anno successivo mi sarei organizzata meglio con ferie e viaggio, e così è stato.
On Dance si può definire una festa della danza, perchè ci si può trovare ogni tipo di danza, si può sperimentare ciò che più ci piace o ci incuriosisce, ed è tutto gratuito (e lo sponsor Giovanni Rana ci dava anche i ravioli gratis!). Già da alcuni anni Roberto Bolle organizza questa manifestazione, con l'intento (riuscitissimo direi) di portare la danza anche fuori dai teatri, facendo in modo che diventi più "popolare" e fruibile da tutti.
La location è stupenda, perchè il tutto si svolge all'interno delle mura del Castello Sforzesco, dove si respira un'aria allegra e di festa. 

Ho assistito alla chiacchierata fra Roberto e Luciana Savignano, ballerina storica del Teatro Alla Scala. Una donna forte e determinata, bravissima, piacevole da ascoltare, splendida alla soglia dei suoi invidiabili 80 anni, che ancora le permettono di ballare e trasmettere al pubblico tutto il suo amore per la danza.
Si è parlato ovviamente di danza, delle emozioni che provano i ballerini sul palco, della lunga carriera di Luciana e di tutti i coreografi con cui ha avuto la possibilità di lavorare, e delle opere che più ha amato interpretare.
Sullo schermo dietro di loro venivano proiettati filmati e foto che ritraevano alcuni momenti importanti della sua carriera.

Una frase mi ha particolarmente colpito: Luciana ha detto che oggi si tende molto spesso a giudicare un ballerino in base alla sua tecnica, in base alla perfezione dei suoi movimenti, dando meno importanza alla comunicazione, mentre per lei la qualità più importante di un ballerino è la capacità di trasmettere emozioni, di comunicare, di coinvolgere lo spettatore.
Personalmente penso abbia ragione, anche perchè il pubblico credo che vada a vedere uno spettacolo per emozionarsi, non per fare il giudice.

Ha detto che ha interpretato diverse volte Bolero, e ha cambiato alcuni movimenti perchè li sentiva più suoi, più adatti a lei, nonostante il coreografo non avesse previsto queste variazioni.
La cosa ha molto divertito Roberto, che si è un po' stupito di questa libertà. Evidentemente lui è sempre stato più ligio alle indicazioni dei coreografi.

Ci sono stati momenti di riflessione, e momenti di leggerezza, con qualche battuta e risata. Roberto sa essere molto piacevole e divertente anche nel ruolo di presentatore/intervistatore.

Lisa

 

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