Don Chisciotte, Parigi, Maggio 2004

 

 

Roberto Bolle debutta con la compagnia dell'Opéra di Parigi e non posso mancare. In un articolo di presentazione del Don Chisciotte pubblicato su Figaroscope leggo: "Da quanto si è potuto giudicare quando era venuto qui con la Scala per Excelsior, si ammirerebbe Bolle anche se leggesse l'elenco del telefono. Bello, alto, spettacolare." Alla biglietteria della Bastille ho la fortuna di trovare posto nella fila 15, quella riservata ai VIP invitati. Arrivo a teatro tra i primi e mi colloco in posizione strategica da cui posso tenere d'occhio tutti quelli che si avvicinano al banco di consegna degli inviti. Il primo a comparire è Hilaire, poi arriva Lacotte con sua moglie, poi Vu An.

Alla fine della variazione d'entrata di Roberto il teatro esplode in un boato. All'intervallo vedo anche la Gillot, il critico di danza Mannoni e il regista Lelouche. I commenti del pubblico sono entusiasti, quello sentito più di frequente "Che bei piedi!" Ci sono tanti allievi di scuole di danza che alla fine si piazzano davanti all'uscita degli artisti murandola. Poi passa Alessandra Martines che evidentemente è stata in camerino. Finalmente arriva la Letestu seguita a ruota da Roberto, entrambi con un enorme mazzo di fiori. A quel punto Roberto mi vede, dice: "Scusatemi ma devo salutare una persona" e mi raggiunge. Riesco a dirgli che lui ha realizzato un mio sogno, al che mi risponde: "Scrivilo!". E' raggiante per il successo. Mi dice "Grazie per essere venuta!" Io riesco a rispondere: "Grazie a te per ballare così bene".

Susy

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