Gala Ferri Bolle, Taormina, Agosto 2007

 

 

E’ trascorso ormai più di un mese dall’addio di Alessandra Ferri al Metropolitan, cui sono seguiti 4 Gala italiani e 3 giapponesi di enorme successo in coppia con Roberto Bolle, il partner prediletto degli ultimi anni.
Ed infine eccolo il 10 agosto 2007, data da lei scelta per l’addio definitivo alle scene. Per la straordinaria occasione l’Artista decide di rivestire, un’ultima volta, i panni delle sue eroine predilette: Carmen, Marguerite, Desdemona e Manon. Manca solo Giulietta. Accanto a lei ha voluto i compagni più amati: Gomes dall’ABT e i due partner storici Roberto Bolle e, straordinariamente, Julio Bocca il quale è tornato così, un’ultima volta, a calcare il palcoscenico dopo l’addio alle scene a Buenos Aires. 
Prima di soffermarmi sulla protagonista della serata, è doveroso un accenno ai grandi artisti che hanno reso questo Gala Passi di Stelle, uno dei più belli cui io ricordi di aver mai assistito: la stupenda Alicia Amatriain, ballerina di grande talento, la raffinatissima ed emozionante Silvia Azzoni, il bravissimo Alexander Riabko, il fascinoso e convincente Tewsley, i possenti fratelli Bubenicek, i bravi Galeazzi e Zaitsev. Gomes, Bolle e Bocca sono stati partner meravigliosi, appassionati ed emozionati. 

Con le prime note di Carmen l’emozione comincia a farsi varco. La sottile silhouette della Ferri contrasta con il fisico possente del suo Don José, Roberto Bolle. La sensualità del passo a due culmina nel lungo bacio che i due si scambiano prima che lei torni in perfetta arabesque sopra di lui, ginocchio della gamba d’appoggio perfettamente teso mentre raggiunge l’equilibrio, schiena meravigliosamente arcuata. Fugge quasi di fronte agli scroscianti applausi che li sommergono. 
Dopo tre brani, nella penombra silenziosa, vedo la sagoma di lei salire le scale che dai camerini conducono sul fondo del palco. Seduto sul lato destro del palco si riconosce la figura di Bolle. Manca solo la musica perché il ricordo di antiche emozioni possa ripresentarsi puntuale. Ed eccola, la musica di Chopin, risuonare tra le rovine del teatro, avvolgendo il mare che si staglia all’orizzonte mentre tutte le luci del litorale sembrano affievolirsi. La sensualità magnetica e lo straordinario perfetto intreccio dei corpi solo all’apparenza contrastanti dei due artisti è ciò che mi ha sempre più affascinato nella coppia Ferri-Bolle che vedevo esibirsi, questa volta per davvero, per l’ultima volta. La passione sconvolgente tra Marguerite ed Armand brucia in una manciata di minuti vissuti nel dramma di un imminente addio. Meravigliosa, insostituibile Marguerite, Alessandra Ferri di nuovo pare resistere agli applausi solo per poco tempo, dopo di che raggiunge velocemente le quinte seguita dall’emozionato compagno.

Desdemona è un personaggio di recentissimo acquisto per l’Artista. Ha debuttato nel ruolo, accanto a Gomes, solo nel mese di maggio con l’ABT, ma pare lo danzi da sempre. La coreografia di Lar Lubovitch mette in evidenza le meravigliose linee della ballerina e la possenza del suo partner. Alla fine del passo a due Gomes si inginocchia di fianco a lei con le mani sul cuore.
A contrasto con la scanzonata atmosfera de Les Bourgeois con Zaitsev, arriva il momento del grande finale. Due piccole sagome si trascinano sul palco fino a raggiungerne il centro, mentre la musica porta tutti velocemente nella triste palude dove Manon vivrà i suoi ultimi istanti di vita. Ferri e Bocca sono di nuovo insieme: era la fine di maggio del 1993 quando la Manon di Mac Millan entrò nel repertorio dell’ABT. Alla prima, a vestire i panni dei protagonisti, una coppia di straordinari artisti: Alessandra Ferri e Julio Bocca. L’ultimo passo a due è stato dunque un tuffo nel passato, un commosso omaggio a tanti anni di vita artistica condivisa. “Siamo cresciuti insieme” ha spesso dichiarato Alessandra Ferri. E’ stato bello vederli abbracciarsi ancora una volta sul palco. 
Al termine tutti gli artisti hanno potuto raccogliere gli applausi del pubblico entusiasta, mentre Bolle e Bocca cercavano di convincere la Ferri a rimanere da sola al centro del palco. La commozione deve essere stata molto forte. Nella tribunetta, come sempre, il marito e le bimbe. Accanto a loro Sting e signora. Gli applausi del pubblico in piedi in ogni ordine di posto hanno interrotto anche il breve discorso della direzione del Festival, mentre lei furtivamente si asciugava una lacrima che le correva sulla guancia. E finalmente eccola di nuovo sola, davanti al pubblico, a raccogliere l’ultimo applauso: minuta, il costume sdrucito e la parrucca di Manon, Alessandra Ferri dice addio alla danza, arte in cui in quasi trent’anni si è fatta ammirare come una delle più grandi ballerine drammatiche di sempre. 

Quella sera il cielo di Taormina era coperto di nuvole. Uno scrittore romantico avrebbe probabilmente saputo raccogliere meglio di me il messaggio che una notte di San Lorenzo come quella voleva lasciare ai fortunati presenti.

Ale

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