Neumeier Gala, S. Pietroburgo, Novembre 2012

 

 

Il Tour dei 3 continenti

Con il mese di novembre 2012 Roberto inizia quello che i Bollerini chiamano "3 Continents tour". Il neo insignito Cavaliere della Repubblica Italiana nei prossimi mesi danzerà in prestigiosi teatri di Europa, Asia, America.

Iniziamo da San Pietroburgo dove il Third International Festival of Art "Diaghilev. P.S" che si tiene dal 5 al 9 novembre è interamente dedicato al grande coreografo John Neumeier, creatore dell'Hamburg Ballet di cui si celebrano quest'anno i 40 anni di fondazione. 
Il mio viaggio inizia un paio di giorni prima della data fatidica. Il portellone dell'aereo non si è ancora chiuso che, qualche fila davanti a me, mi sembra di riconoscere Qualcuno! Non credo ai miei occhi, sì sì è proprio lui, con il suo inseparabile cappellino c'è il Divino Armand! Naturalmente me ne guardo bene dall'avvicinarlo: il rispetto della sua privacy ha la precedenza su tutto! Il momento dei saluti ci sarà, spero, dopo lo spettacolo: è quella l’occasione per i fan! Per ora, anche se lui non lo sa, voleremo insieme sino a San Pietroburgo.
Il destino, però, ci mette lo zampino. In piedi, in attesa di scendere a terra, Roberto si gira e... mi vede. Meravigliato, il sorriso che ha già raggiunto i suoi occhi, sussurra un "tutto bene?", contraccambiato da un "sì e, a proposito.... Congratulazioni!!! è bello potertele fare personalmente". Abbassa gli occhi e china il capo ringraziando: la sua semplicità e la sua riservatezza sono la sua grandezza di uomo. Quanto lo ammiro anche per questo!
Qui il freddo è intenso, il termometro non sale quasi mai oltre lo zero, soffia un vento gelido e solo verso sera si attenua leggermente. 
La giornata prima del Gala e quella che la precede sono dedicate in minima parte all'abituale sopralluogo: teatro, uscita artisti, consegna dell'In Bocca al Lupo dei Bollerini e – per la restante - ad una rivisitazione di alcuni punti turistici della città: Cattedrale di S.Isacco, Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato, passeggiata sulla Neva, Aleksandrinskij Theatre il cui lato posteriore si affaccia su Ulica Rossi, dove hanno sede l'Accademia di danza Vaganova ed il Museo Statale del Teatro e della Musica. Qui si fa tappa per visitare la mostra "Vaslav Nijinsky and John Neumeier" a cura della Fondazione John Neumeier dove, tra l'altro, possiamo assistere alla proiezione del documentario omonimo trasmesso da Arte nel 2010. 
La visita, dato l'interesse della mostra, si protrae per quasi 2 ore. Incontro appassionate di danza russe. Con loro e con la sorvegliante, gentilissima, mi attardo a parlare. Ci sono un po' di difficoltà: chi parla solo russo, chi mastica un po' di inglese (male, come me), chi un poco di tedesco, ma quando si parla di danza e di arte le barriere scompaiono, si riesce sempre a comunicare, così come sostenuto dalla prestigiosa Accademia della Crusca nel convengo del maggio 2009: occasione in cui è stata conferita a Roberto la Medaglia d’oro per la Lingua e la Cultura Italiana.
Poco prima della chiusura, che avverrà alle 18, arriva Neumeier, uomo carismatico, di grande disponibilità, con il quale ci complimentiamo per la mostra, ci congratuliamo per i suoi 40 anni dedicati all'Hamburg Ballet e gli chiediamo un autografo che ci viene concesso insieme ad un caloroso benvenuto.

E finalmente arriva il giorno dell'atteso debutto del nostro Divino al Mikhailovsky: sì perché nel Gala concert "Neumeier Without Borders" del 9 al Mikhailovsky Theatre, Neumeier chiama a danzare il pdd "bianco" di Lady of the Camellias Roberto Bolle e Julie Kent, principals dell'ABT.
E’ il pdd che segue la scena in cui Marguerite, dichiarando pubblicamente il suo amore per Armand davanti al Duca, rifiuta la sua protezione e rinuncia alla sua vita di prostituta. E’ il momento nel quale i due innamorati esprimono con gioiosa intensità il loro amore. 
Roberto ci fa vedere - eseguendo in modo eccellente la parte maschile di questo pdd – come deve essere portata la partner nella “Dama delle Camelie”. E viene spontaneo chiedersi perchè non si sia cercato per lui un secondo pezzo, un assolo. Per me è il momento più bello della serata!!!
Il programma che è stato, come ha fatto rilevare Neumeier presentandolo, cambiato e ricambiato almeno oltre un centinaio di volte, presenta 13 pezzi di 12 balletti da lui coreografati. Fatta eccezione per Dama delle Camelie tutte le altre 11 coreografie le vedo in teatro per la prima volta e per poterle apprezzare appieno – soprattutto quando si parla dei lavori di questo coreografo – avrei bisogno di rivederle più volte, perché quelle viste in dvd per me non fanno testo. 
Gli altri interpreti sono Principals dell'Hamburg Ballet, Het National Ballet Amsterdam, Royal Danish Ballet, Royal Ballet London, Stanislavsky Ballet Moscow, Etoiles del Ballet of the Paris Opera, Hamburg Ballet School e National Youth Ballet: una vera pleiade di danzatori ed il risultato un notevole Gala, di ottima qualità. D’altro canto, John Neumeier non lo scopriamo di certo oggi ed a fine serata il pubblico omaggia lui e gli artisti con lunghissimi applausi.

Ed è arrivato il momento di lasciare il teatro per andare ad incontrare un connazionale di cui essere orgogliosi: il nostro DIVINO.
Il freddo è intenso, l’interno dell’uscita artisti è angusto, le persone in attesa dei ballerini si possono contare sulle dita di un mano e così possiamo entrare al calduccio. Ci fermiamo prima dei cinque gradini che portano al piccolo atrio che precede le doppie porte. Uno, due alla volta, escono quasi tutti, Neumeier compreso al quale chiedo l’autografo sul programma di sala. Scambio due parole con Hélène Bouchet, sempre carinissima. Arrivano anche Alina Cojocaru e Julie Kent tirate e visibilmente stanche che si fermano ad aspettare. Senza preavviso, in cima ai gradini, dandomi le spalle, senza dire una parola: Lui! Macchina fotografica alla mano lo chiamo e mentre si accinge a scendere ne approfitto per una foto. Un sorriso, un abbraccio, un breve commento sul gala: entrambi concordiamo sia stato bellissimo, sulla giornata: dispiaciuto “sono rimasto chiuso qua dentro tutto il giorno, che peccato con quel bel sole là fuori”. Mi rammarico con lui per aver dimenticato in Italia la mia abituale lista dei quesiti così – con sua grande gioia – mi limito a due sole domande. Dopo avermi chiesto “quando rientri? Siamo in aereo insieme?” ed aver sentito la mia risposta mi guarda e dice: “dai, facciamo una foto, per i fan!”. Si gira verso Julie e la chiama accanto a sè. Fatta la foto usciamo, ci salutiamo con un bacio ed un arrivederci a Tokyo.

Giovanna

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