Giselle, Roma, Giugno 2004
Della
Giselle romana in una versione filologica
rivisitata dalla Fracci ho vissuto proprio tutto: la conferenza stampa che
presentava un libro che trattava proprio Giselle, la prova generale, la prima e...
una cena speciale.
Non scorderò mai la generale (BLINDATISSIMA: rigorosamente a porte chiuse, cioè
senza pubblico, perché la Signora Fracci non voleva che assistesse nessuno, ma
figurati se le due accorte sorelle Buratto con Roberto Bolle protagonista
rimanevano fuori!) ed il debutto con la platea vip, fra gli altri Claudio
Baglioni e Balestra, e critici di danza come
Vittoria Ottolenghi ed Alberto Testa.
Inutile dire che Roberto Bolle rimane un Albrecht ineguagliabile:
braccia e gambe belle ed espressive, cioè che dicono qualcosa a chi le guarda,
ed è proprio usando sapientemente questi mezzi che ci ha raccontato la storia,
senza mai esagerare i gesti, ma semplicemente con un movimento, o uno sguardo.
Quando entra in scena sembra che la perfezione della danza si concretizzi
attraverso i suoi movimenti: arabesques finissime, renversé magnifici, un
crescendo fino alla variazione del secondo atto, piccolo cammeo, eseguito in
maniera impeccabile... L’entusiasmo è esploso....
E chi dimenticherà la conclusione della serata, quando non solo ci siamo
ritrovate nello stesso ristorante di Roberto, ma lui e Lia erano schiena contro
schiena, due tavoli veramente vicinissimi.....…. Appena Roberto è entrato ci
ha sorriso “Ragazze anche voi qui? Ci siete già state? Si mangia molto
bene”. Non chiedetemi
com'era la cucina, non lo so, ero così emozionata che
quella sera non ho proprio toccato cibo.......
Sara
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