Giselle, New York, Maggio 2012

 

 

La terza recita di Roberto Bolle all'ABT in questa stagione è Giselle con la bella Irina Dvorovenko. É la loro prima volta insieme ma da subito si avverte una notevole sintonia.
Irina, supportata da una bella tecnica, é una Giselle molto espressiva. La sua scena della pazzia é molto intensa e il suo secondo atto incanta.
Roberto in una forma strepitosa: tecnica cristallina, pulizia nell'esecuzione di ogni passo, arabesques perfette, prese sicure, diagonali fantastiche! Insomma, in questo mondo... la perfezione esiste!!!
La sua recitazione. 
Autorità ed alterigia del nobile nei confronti del povero vassallo che viene alla fine allontanato in malo modo. 
Numerosi i rumorosi baci sulla punta delle dita per attirare l'attenzione di Giselle, della quale é innamorato perso. I suoi occhi non la lasciano un solo istante, la seguono in ogni suo movimento, a volte ammiccando a volte scuotendo bonariamente il capo.
Dopo varie insistenze di Giselle cede alla sua richiesta di partecipare alla festa del villaggio per la vendemmia. 
Si arrampica letteralmente sugli specchi quando Hilarion lo sbugiarda e, successivamente, all'arrivo di Bathilde la sua nobile promessa sposa. 
Annichilito dalla consapevolezza del dolore che con il suo tradimento ha arrecato a Giselle, assiste disperato ed impotente alla scena della follia. E quando lei gli muore tra le braccia anche la sua disperazione raggiunge i massimi livelli che un essere umano possa sopportare.
Se il primo atto è interpretativamente intenso, il secondo è quello che mi stronca emotivamente. 
Dall'entrata con i gigli si è subito capito che Roberto era letteralmente preda di una grande e profonda emozione personale. Occhi lucidi, sguardo rivolto ora verso il cielo ora perso in quei fiori che stringe tra le braccia...
Si avvicina alla tomba dell'amata, la accarezza e posa i gigli uno ad uno disponendoli con amore. Alterna la danza con Giselle all'accostarsi a quel tumolo di terra; disperato lo batte col palmo aperto, quasi un invito al ritorno tra i vivi. E nei momenti in cui - mentre Giselle danza - lui la osserva dando le spalle alla tomba ecco i suoi occhi lucidi rivolgersi al cielo, umettandosi le labbra e deglutendo nello sforzo di arginare la commozione... infine, dopo aver cullato un'ultima volta con tenerezza ed amore la sua Giselle, la lascia affinché torni nel regno dei morti. 
Ricevuto da lei l'ultimo fiore e accarezzato con dolcezza per l'estremo saluto quella ruvida e semplice croce di legno, si porta a centro palco dove soverchiato dal dolore si lascia cadere in ginocchio.

Una piccola nota: gli entrechats-six questa sera sono stati ben... 41!!!
Al calar del sipario tutto il pubblico, a partire dalla 1a fila di platea, schizza in piedi applaudendo impazzito con grida e fischi di apprezzamento.

 Grande la bollerina newyorkese che - dalla seconda fila - ha lanciato uno dopo l'altro ai piedi divini due deliziosi cuccioli. Impagabile l'espressione di Roberto all'arrivo del primo e, subito dopo, del secondo. Strabiliato li ha stretti entrambi al cuore.

In altre occasioni avevo visto Roberto rientrare dietro il sipario facendo l'occhiolino ma, inviare un sonoro bacio come quelli riservati alla sua Giselle, questo no, non mi era mai capitato! 
Che sia l'inizio di un nuovo modo di salutare il suo pubblico?

Giovanna

 

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