Giselle, New York, Giugno 2014

 

 

Gli spettacoli di Roberto Bolle in questa Spring Season con l'ABT sono arrivati al giro di boa.
Da molti anni ho l'onore di vedere Roberto danzare sui palcoscenici del mondo, frequentemente insieme ad altri Bollerini. Questa sera saremo solo in due: con me - come sempre a NY - ci sarà una rappresentante newyorkese.
Va in scena Giselle: un balletto molto caro a tutti noi. Ancora una volta il nostro Albrecht entrerà nel secondo atto con i gigli freschi tra le braccia: quelli che scelti con cura, uno ad uno e con tanto amore, gli vengono donati per l'occasione dai Bollerini. 

Gli ho visto fare la Giselle coreografata da Coralli innumerevoli volte, sicuramente più di venti e con diverse partner. Questa sera con lui ci sarà Julie Kent alla quale è legato da un rapporto umano ed artistico molto forte. ABT dedica questa serata alla memoria di Ivan Nagy - recentement scomparso - Principal dal 1968 al 1978 quando a soli 35 anni si ritirò dalle scene.
Credo di sapere cosa mi aspetta, ciononostante inspiegabilmente e senza motivo sono più agitata del solito.

Finalmente le luci si abbassano, il mormorio cessa e la musica di Adolphe Adam invade il teatro.
Il sipario si alza sulla scena del primo atto. 
Il primo applauso del pubblico è per l'entrata di Roberto. Il suo Albrecht domina la scena. Un secondo applauso accoglie l'entrata di Julie, la giovane popolana Giselle. 
Tra loro si nota una profonda intesa, appare evidente da subito che entrambi ci regaleranno una Giselle sublime sotto tutti i punti di vista.
L'amore tra i due si manifesta in tutta la sua gioiosità. La loro danza ne è l'espressione tangibile. L'interpretazione di Julie ci mostra una Giselle innocente ed ingenua, innamorata della danza e che dopo aver superato un primo momento di diffidenza, si abbandona senza riserve all'amore di Albrecht. 
Bellissime l'espressione e la mimica del viso di lei mentre nel gioco del "m'ama, non m'ama" che fanno tutti gli innamorati sfoglia la margherita. Affettuoso lo sguardo di lui che la osserva con attenzione intervenendo immediatamente, quando con un gesto di delusione e scoramento il fiore viene gettato a terra, per cambiare il verdetto senza essere visto. 
Albrecht, che aveva iniziato il corteggiamento quasi come un gioco, celando la sua vera identità, finisce per soggiacere anch'egli a quell'amore. Roberto é completamente preso dal personaggio, tanto che non mi riesce più di capire dove finisce l'uno e dove inizia l'altro. 
Magistrale da parte di Julie la scena della pazzia quando realizza l'inganno.
Grande la disperazione di Albrecht quando Giselle impazzita, muore di crepacuore.
Il sipario si chiude lasciandomi coinvolta e stordita dall'intensità del loro dolore.

Nel secondo atto si cambia completamente registro!
Siamo nel regno delle Villi, le fanciulle preda della passione per la danza morte di dolore per il tradimento dell'amato. Esse appagano la loro sete di vendetta obbligando a danzare fino a morirne lo sventurato che si imbatte nelle loro incursioni notturne. 
Insieme a Mirta, la loro regina, iniziano a danzare. Hilarion innamorato di Giselle e rivale di Albrecht arriva per portare fiori sulla sua tomba ma le Villi, richiamate al loro compito da Mirta, insieme a lei lo riducono a morte.
L'entrata di Giselle mi lascia letteralmente a bocca aperta. La metamorfosi di Julie tra il primo ed il secondo atto è straordinaria! Mi chiedo se sia la stessa persona!
Tanto era solare, gioiosa, allegra, vivace prima quanto è dolente, triste, accorata ed addolorata ora e con gli occhi velati di mestizia.
Sulla scena ora deserta sopraggiunge Albrecht. L'arrivo di Roberto - nel lungo, nero mantello che lo avvolge come una cappa di dolore e rimorso - con il fascio di gigli bianchi tra le braccia, quasi una invocazione di perdono per il tradimento inflitto è un momento di grande lirismo. Ogni volta è un pugno nel plesso solare: il respiro si blocca ed io annaspo in cerca di ossigeno mentre gli occhi si riempiono di lacrime. Non riuscirò mai a farci l'abitudine!
Anche Albrecht è condannato a morte da Mirta. Non importa quanto lui e Giselle invochino la sua clemenza: questa è la legge delle Villi per i traditori. 
Ma l'amore, quello vero, vince su tutto. Giselle danza con lui per tutta la notte. Ogni volta che lui si accascia sfinito lei gli è accanto aiutandolo a rialzarsi ed a ricominciare. Gli ormai famosissimi entrechat-six (che pochi danzatori fanno) sono l'espressione della prostrazione fisica di Albrecht. Roberto li esegue, braccia lungo il corpo, rendendo molto bene l'idea dello sfinimento. Quanti sono questa sera? 31, 32 non lo so. L'emozione troppo forte mi impedisce di tenere il conto. Ancora una volta Albrecht crolla stremato a terra. Si odono i rintocchi della campana che annuncia l'arrivo dell'alba. La notte è finita, le Villi scompaiono. Giselle si avvicina ad Albrecht, l'ombra del sorriso alleggia sul suo volto: il suo amore gli ha salvato la vita! Lui la prende tra le braccia, la culla con tenerezza e rimpianto e prima di ritornare nella sua tomba gli dona un ultimo fiore. Stringendolo tra le mani Roberto si accascia su quel tumolo di terra, cerca di spianarlo con la mano quasi a voler riportare alla luce il corpo di lei. Sono momenti di grande disperazione, Albrecht sopraffatto dal rimorso capisce di aver perso il suo vero amore e resta solo stringendo tra le mani l'estremo dono di Giselle.
Il pubblico esplode in un lungo applauso mentre il sipario di chiude su Roberto inginocchiato in mezzo al palcoscenico: la sua commozione arriva fino a noi!
Riesco a riprendere una parte dei saluti. Julie e Roberto sono entrambi molto commossi. A Julie vengono consegnati due mazzi di fiori. Il primo sono i gigli che Albrecht aveva portato in scena per Giselle: a lei erano destinati, a lei sono stati donati. Il secondo sono i fiori di rito che il teatro consegna a fine spettacolo alla protagonista. Da questo lei sfila una rosa e dopo averla baciata, guardando Roberto negli occhi gliela dona. Il Divino lotta per trattenere le lacrime. Cerca di reagire come meglio può: non ci riesce. Troppo forti le emozioni che ha accumulato questa sera dentro di sé e che con tanta generosità ci ha regalato.

I saluti e gli apprezzamenti del pubblico proseguono per quasi 8'.

Senza alcuna paura di essere smentita posso affermare che delle Giselle che ho visto danzare dal Divino questa è certamente la migliore. La commozione provata a fine spettacolo nel vedere quante lacrime c'erano negli occhi di Roberto resterà sempre dentro di me.

Grazie Roberto, hai regalato al pubblico un grandissimo Albrecht!!!!

All'uscita artisti c'è moltissima folla questa sera che si accalca in attesa. Molti gli italiani ed un nutrito gruppo di ragazzi. Roberto esce abbastanza presto, accompagnato da due persone: è evidente che ha un impegno e non potrà trattenersi a lungo. Ciononostante si ferma a fare moltissimi autografi e foto, compresa una bellissima in gruppo con i ragazzi. Riesco a fargli un saluto al volo ed a fare una battuta sulla mancanza di pecche del suo Albrecht. A fatica riesce ad allontanarsi, seguito dalle persone fino all'uscita del parcheggio dove, presumibilmente l'attende un taxi.

Giovanna

 

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