Manon, Milano, Febbraio 2011

 

Frenetiche telefonate una manciata di ore prima dell'alzarsi del sipario: è deciso, si parte in 4 da Bologna per raggiungere i Bollerini che già hanno il biglietto. Ho il batticuore. Ho visto il Des Grieux di Roberto Bolle con tutte le partner che sono state le sue Manon, da Ferri a Romagna a Bussell e ora la debuttante Novikova. Per rendere più incerto il viaggio c'è il blocco del traffico a Milano, decidiamo perciò di parcheggiare a S. Donato e di raggiungere la Scala con la metropolitana. In biglietteria ci sono ancora alcuni posti liberi e così possiamo ritrovarci tutti in platea, seduti in varie file.

Il Divino entra in scena salutato da un applauso lunghissimo. Non c'è distinzione tra interpretazione e realtà. Vediamo marchiate a fuoco nella sua carne le sue stesse parole: "Des Grieux segue l’amore e fa ciò che il cuore gli detta. La sua passione va oltre ogni limite." A questa frase basta sostituire Des Grieux con Roberto e otteniamo la cronaca della serata in palcoscenico.

In sala il pubblico è partecipe e commosso come non mai, alla fine ringrazia con 14 minuti di applausi fragorosi. All'uscita degli artisti la ressa è impressionante. Vorremmo che Roberto scappasse per andare a riposarsi e invece si ferma a lungo a firmare autografi. Se ne va sorridendo mentre i nostri occhi sono pieni di lacrime.

Susy

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