Manon, Tokyo, Febbraio 2014

 

Il tour giapponese con l'ABT che Roberto Bolle ha iniziato a Otsu con Manon termina per lui questa sera, al Bunka Kaikan di Tokyo sempre nei panni di Des Grieux.
A questo balletto sono particolarmente legata perché è il primo ruolo in cui ho visto Roberto danzare dal vivo: era il 18 ottobre 2005 alla Scala e la sua partner Alessandra Ferri. L'ho rivisto successivamente
con Olesia Novikova, Svetlana Zakharova e ultimamente a Otsu con Julie Kent.
Con lei lo rivedrò danzare anche stasera. Sono impaziente, le lancette del mio orologio si muovono troppo lentamente..... Finalmente giunge l'ora.
Le luci si abbassano e sulle prime note della musica mi estraneo completamente dalla realtà circostante.

L'assolo di Roberto é un corteggiamento incalzante, perfettamente reso da una gestualità ed espressività magistrali: caratteristiche che si ripeteranno per tutto lo spettacolo; il primo pdd una concitata
trattativa tra i due protagonisti che si concluderà con la loro fuga.
Nemmeno gli applausi a scena aperta riescono a distogliermi dallo stato di trance di cui sono preda, sola con Des Grieux e la sua Manon.
Ritrovo i due amanti in camera da letto, dove si è concretizzata la loro relazione amorosa. Lui - con il sorriso che gli aleggia ancora sulle labbra - sta scrivendo al padre. Lei, insofferente alla sua temporanea mancanza di interesse lo tenta e lo convince a rivolgerle nuovamente le sue attenzioni. Questo è il secondo pdd del primo atto, quello in cui i protagonisti rivivono e fanno vivere a tutto il pubblico i momenti di gioia, di passione, di estasi dell'incontro amoroso appena conclusosi.
Nell'intervallo riesco a fatica a relazionarmi con le amiche giapponesi...... solo il mio corpo è con loro; la mia mente ed il mio cuore..... sono altrove.

Il secondo atto presenta un Des Grieux in uno stato emotivo completamente differente. Il giovane e gioioso innamorato ha lasciato il posto all'uomo che assiste, geloso ed impotente - le braccia lungo il corpo, le mani strette a pugno - all'esibizione di una frivola Manon che di fronte ai clienti della locanda sfoggia con ostentazione la sua bellezza e l'amore per i gioielli che la ricoprono, quelli ricevuti da Monsieur G. È questa la vita che lei ama, quella che il giovane Des Grieux non è in grado di offrirle. E ancora una volta, dopo questa esibizione di Manon, il nostro Divino in uno stupendo assolo esprime e fa arrivare in sala le emozioni del protagonista anzi no, le sue emozioni, quelle di Roberto! È disperato, non capisce il desiderio di lei per quella vita futile. Si annienta, prostrandosi dinnanzi a Manon, la supplica, la scongiura, la implora, le chiede di tornare con lui.
Arriva persino a patteggiare accettando da lei del denaro per incrementarlo al gioco con carte truccate, vincere una grossa somma cosicché possano fuggire insieme.
Li ritroviamo, ancora una volta nella camera da letto. Il loro pdd dopo un appassionato incontro d'amore sfocia in un litigio che trae origine dai gioielli che Manon ha ricevuto in dono da Monsieur G. Con sorprendente foga i due esprimono i loro opposti punti di vista. Manon non si capacita del perché lui non comprenda quanto lei sia gratificata dalla propria bellezza valorizzata da preziosi gioielli e dal suo desiderio di vivere quella vita brillante. Per contro lui cerca di convincerla quanto la loro relazione sia molto più importante di tutto ciò. Alla fine il loro amore ha la meglio e si rinnovano la loro promessa.

L'intervallo mi permette di riprendermi quel tanto che basta per affrontare l'ultimo struggente, toccante atto.
Manon, sfinita dal viaggio e dalla malattia, accompagnata da Des Grieux, arriva insieme ad altre deportate nella colonia penale di New Orleans. Ed è qui che dopo un ultimo toccante passo a due si spegne la sua vita e si compie il destino di Lui che "..... segue l'amore e fa ciò che il cuore gli detta. La sua passione va oltre ogni limite". (R.B.)
Qui si esaurisce anche la mia capacità di controllare le emozioni e gli occhi non riescono più a trattenere le lacrime.
Le ultime note non si sono ancora spente che il pubblico si lascia andare ad un lungo applauso liberatorio. Dopo tre chiamate al proscenio, a sipario chiuso, dei vari protagonisti gli spettatori non sono ancora soddisfatti. Roberto - a seguito del protrarsi dei battimani è costretto ripresentarsi, i presenti tutti in piedi lo acclamano. Dopo essere stato affiancato da Julie, mentre rientrano lui saluta con la mano: segno che non si presenterà più; ma non gli viene permesso; l'ovazione continua più intensa di prima........ Ed eccolo tornare una seconda volta, raggiunto da Julie per andarsene poi un'altra volta, sempre salutando con la mano. Non è però ancora finita......e ritorna una terza volta, il suo sorriso ed il suo sguardo manifestano tutta la sua gioia e soddisfazione! Dopo 10' di applausi ed una lunga standing ovation il pubblico finalmente si calma e lascia la sala.

Siamo in Giappone....... Alla porta dell'uscita artisti una lunga, ordinata fila di fans attende di presentarsi davanti al tavolo dove Roberto e Julie rilasceranno autografi a tutti coloro che arriveranno fino a loro. Pensando di poter scattare qualche foto chiedo alle amiche del Roberto Bolle Fans and Friend di farmi autografare la borsa che l'Abt ha prodotto per l'occasione. Immediatamente vengo bloccata dagli addetti "No photos". Mi avvicino dunque al tavolo dicendo che ci sono anch'io perché non si possono fare foto. È solo grazie all'intervento di Roberto: "She can take pictures", se posso scattare questa preziosissima foto.
Grazie Roberto, per la tua insuperabile danza, per tutte le emozioni che ancora una volta, in queste quattro serate del tour giapponese, hai regalato a tutti con prodigalità, senza risparmiarti.

Giovanna

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