Remanso, Milano, Febbraio 2023
3 febbraio Questa sera c'è stato l'esordio scaligero di
"Remanso", su coreografia di Nacho Duato. La performance è stata assolutamente perfetta e ipnotica, personalmente preferisco le performance contemporanee, più "muscolari" pur nella loro delicatezza e più intense. Roberta 4 febbraio Sabato 4 febbraio ho fatto l'ennesima trasferta
Ravenna-Milano (nemmeno se avessi un fidanzato a Milano farei tutti questi
viaggi su e giù....), ma c’era Roberto Bolle alla Scala, non sia mai che
perda uno spettacolo! Già ne ho persi troppi quando ancora non avevo mai
provato l’emozione di quel teatro e non sapevo quale droga sarebbe poi
diventata. In ordine cronologico, la serata si è aperta con
Anima Animus di Dawson, musiche di Ezio Bosso (sempre belle le musiche di
Ezio Bosso!). Dieci ballerini sul palco, tra cui Timofej Andriashenko,
Nicola del Freo, Marco Agostino, Gabriele Corrado, Alice Mariani, Martina
Arduino. I loro costumi bianchi e neri, insieme agli intrecci dei loro
corpi, creavano un’armonia particolare. I movimenti erano ampi, morbidi,
riempivano tutto il palco. Dopo è arrivato il pezzo più atteso, quello con
Roberto, che ha ballato Remanso sulla coreografia di Nacho Duato insieme a
Nicola del Freo e Mattia Semperboni. La terza coreografia è stata Solitude Sometimes di Philippe Kratz, la musica di Thom Yorke e dei Radiohead. Una musica particolare e un po’ metallica, come è nel loro stile. Ho riconosciuto subito un movimento particolare dei piedi, che rende i corpi molto morbidi e fluidi, quasi come se non avessero le articolazioni. Lo avevo visto durante un Roberto Bolle and Friends, e in effetti ho notato più tardi che l’assistente coreografa era Casia Vengoechea, che avevo visto ballare proprio quei passi. Sul palco i ballerini erano tantissimi: Claudio Coviello, Gioacchino Starace, Christian Fagetti, Camilla Cerulli e molti altri. Su tutti svettava la splendida coppia Nicoletta Manni-Timofej Andriaschenko, che ogni volta riescono a trasmettere il loro amore che li unisce anche attraverso la danza e quando ballano insieme sono una coppia ancora più bella. La serata si è conclusa con Bella Figura di Kylian. La musica è classica, di vari autori tra cui Vivaldi, molto dolce, delicata. Anche i movimenti lo sono. Ho visto alcuni passi a due di Claudio Coviello con Alice Mariani (se non sbaglio...) molto belli, altri momenti in cui i ballerini “giocavano” col sipario, da cui comparivano solo alcune parti dei loro corpi ma il pezzo che sicuramente mi è piaciuto di più è stato quello in cui tutti, uomini e donne, ballavano vestiti solo con una lunga gonna rossa. Questi movimenti all’unisono, le gonne che volteggiavano tutte insieme in modo così armonioso creavano un grande effetto scenografico, che a me è sembrato bellissimo. Molto particolare la scelta di far ballare tutti a petto nudo, senza distinzione di genere. Concludendo, ammetto che la trasferta a Milano l’avevo fatta per vedere Roberto, ma ovviamente è stato un piacere vedere tutto lo spettacolo, e quelle 2 ore sono volate via in un attimo! A fine spettacolo speravo di poter vedere Roberto fuori dal teatro, come ormai è diventata una piacevole abitudine, ma avendo ballato il secondo pezzo, era già andato via. La domenica pomeriggio però ero ancora in giro per Milano, e siccome ci tenevo davvero ad incontrarlo, anche solo per pochi secondi, ho deciso di aspettarlo dopo la replica del pomeriggio, e così la mia tenacia, e la lunga attesa al freddo, alla fine sono state premiate! Mi emoziona ogni volta poterlo incontrare, e anche se io sono una semplice e anonima fan, lui per me è, e sarà sempre, il mio artista preferito, che sa riempirmi gli occhi e il cuore di bellezza. Lisa |