Romeo e Giulietta, Napoli, Marzo 2011

 

 

L’appuntamento annuale dei Bollerini a Napoli con Roberto Bolle ci offre quest’anno l’opportunità di festeggiare con Lui, ancora una volta, il Suo Compleanno. Nel 2010 lo abbiamo fatto a Bologna dove siamo nati, nel 2009 a Londra…. solo per citare i più recenti.
La trasferta, quindi, va preparata con particolare cura ed iniziamo con mesi di anticipo.
Lo scambio di mail fra di noi è molto fitto, fino alla decisione finale e poi…… al lavoro.
L’immancabile striscione (ormai è un classico laddove è possibile) naturalmente sempre diverso dai precedenti e questa volta conterrà una piccola aggiunta, che fa sempre parte della nostra storia….. ed è il nostro modo di richiamare la Sua attenzione.
Si decide anche per la “pioggia di fiori” (nelle serate in cui ci sarà possibile) che a noi piace tanto e fa brillare di gioia gli occhi del nostro Divino! 
Prepariamo poi il regalo di compleanno: la sua realizzazione è particolarmente irta di difficoltà ma il risultato finale è veramente soddisfacente.
L’avanguardia arriva con qualche giorno di anticipo per prendere gli ultimi accordi e predisporre i preparativi che possono essere fatti solo in loco.

22 marzo

Manca pochissimo, è la “prima”, sono tesissima, molto più del solito: neanche fossi io a dover danzare su quel palcoscenico! L’aver incontrato Roberto ed averlo salutato solo qualche ora fa non è servito ad allentare la tensione dell’attesa, anzi…… Tutto è stato accuratamente predisposto per rendere omaggio al Romeo che conosco e che non ha eguali nel mondo…….
Una ventina di minuti prima dell’inizio raggiungo il mio posto: la posizione è ideale, la visuale è bellissima.
Si abbassano le luci ed inizia lo spettacolo.

E’ una serata di pura poesia: i versi di Shakespeare sapientemente recitati si sposano con la stupenda, seppur difficile musica di Hector Berlioz. La Danza e la interpretazione di Roberto mi regalano un Romeo dalle molteplici sfaccettature: violento e irrazionale nei duelli; innamorato ardente, appassionato e tenerissimo con la sua Juliette. Seguo la Sua Danza e ciò che accade sul palcoscenico con il cuore che batte forte in gola, tutto ciò che mi circonda svanisce e quasi dimentico di respirare. Rientro nella dimensione degli umani solo al momento dei saluti quando uno scroscio di applausi accoglie il rientro di Romeo al fianco della sua Juliette. In quello stesso istante una pioggia di fiori multicolori scende a lungo su di loro. 
E’ il nostro omaggio a Roberto, il nostro Romeo!

All’uscita artisti mi si presenta una situazione veramente inusuale per Napoli. Ci sono solo dieci persone, me compresa. Non credo ai miei occhi ed alla inaspettata fortuna: per Lui e per me. Per Lui perché dopo una manciata di minuti, il tempo di qualche autografo ed un paio di foto, può allontanarsi per andare a riposare. Per me, perché possiamo salutarci in tutta tranquillità scambiandoci un abbraccio ed uno sguardo che testimoniano l’ammirazione mia e di coloro che son dovuti rimanere a casa e lo seguono con il pensiero. Ci lasciamo quindi con un reciproco “A domani”

23 marzo

Sono passate meno di 24 ore e mi ritrovo nuovamente in teatro. Sono in un posizione di privilegio: a fine spettacolo potrò - senza disturbare nessuno - precipitarmi a bordo palco per applaudire ancor più da vicino.
La presenza e la danza di Roberto sul palcoscenico sono di una fluidità ed eleganza che incantano ed il pubblico segue ammaliato. Sempre irruente nei duelli, sempre più tenero ed innamorato. Vedendolo questa sera sembra davvero di vedere il Romeo non ancora ventenne di cui parla Shakespeare.

Giovanna

25 marzo

Serata delle grandi occasioni, questa vissuta dai Bollerini e finita solo pochi minuti fa. Come sempre il San Carlo si presenta con il gran pavese ed i Bollerini si adeguano, per partecipare al Divino tutto l’affetto e la stima di cui sono capaci. In una versione differente da quella classica, Roberto non perde nulla della sua classe: anzi, ha dimostrato una volta di più quanto la sua versatilità e la sua classe gli permettano di affrontare sfide sempre più variegate, vincendole senza alcuna fatica. In una Verona tra il medioevale ed il neoclassico, la contrastata storia d’amore tra Romeo e Giulietta corre velocemente verso il suo tragico epilogo e, come sottolineato dallo striscione che i Bollerini hanno esposto alla fine dello spettacolo, la figura del nostro Romeo si è manifestata con la sua possanza e la sua presenza scenica, dimostrando ancora una volta chi è il “dio della danza”.

Giuseppe

27 marzo

Le recite si susseguono, la febbre dei Bollerini (quelli presenti a Napoli e quelli che da casa sono con noi con il pensiero ed il cuore) sale .… questa è la quarta replica e cade proprio il giorno successivo al Compleanno di Roberto ed allora ……… grandi festeggiamenti per il nostro Romeo al calar del sipario!
Anche questa sera siamo numerosi ed arriviamo in teatro pronti ad entrare appena si apriranno le porte.
Alcuni in un palco di II ordine centrale, qualcun altro in platea in posti che permettono - senza disturbare alcuno, mentre cala il sipario sui due giovani innamorati esanimi - di scattare come fulmini per raggiungere il posto assegnato per il compito che devono assolvere.

Le luci si spengono e inizia questa splendida serata. Roberto è in gran forma ed io mi chiedo come sarà martedì quando vestirà gli abiti di Romeo per l’ultima serata di questo Roméo et Juliette. L’intesa con Lucia è eccezionale, danzano e si calano nelle vesti dei personaggi in perfetta sintonia. Ed arrivano gli applausi a scena aperta………

Nell’intervallo, ancora frastornata, ci occupiamo di predisporre lo striscione pronto per lasciarlo scendere a fine spettacolo, dopo aver acceso le lucine, ad addobbare il palco. Ci rechiamo anche a portare il materiale ed a visionare la postazione che ci è stata riservata.
L’intervallo è finito, le luci si abbassano e mi lascio nuovamente catturare dalla magia della danza di Roméo 
et Juliette.
I 55minuti del secondo atto passano in un battito di ciglia e mentre dal palco si procede a far scendere lo striscione e ad accendere le lucine affinché il Divino Romeo lo possa individuare immediatamente, in due – dopo aver appuntato sull’abito le lucine accese - ci precipitiamo al terzo piano per accogliere l’entrata di Roberto e Lucia con una pioggia di fiori dai mille colori... arancio, giallo, rosso, blu, viola, bianco, rosa, azzurro, ecc. Tulipani, fresie, anemoni, ranuncoli. Roberto viene bersagliato da destra e da sinistra da una quantità incredibile di fiori sciolti e da minuscoli mazzolini ai quali abbiamo legato il nostro logo perché non ci siano dubbi sulla provenienza dei fiori e sugli autori della iniziativa! Qualche fiore lo dona a Juliette ed un mazzolino multicolore lo terrà per sè. Contento e sorridente osserva lo striscione e più volte alza lo sguardo a destra ed a sinistra verso di noi: i suoi occhi ridenti brillano di gioia inviando un silenzioso grazie a tutti.

Arriviamo all’uscita artisti con un po’ in ritardo per esserci fermati a raccogliere tutto il nostro materiale.
Fendendo a fatica una folla (100, 150 persone?????? non mi riesce di quantificare) che si accalca vociante davanti all’ingresso  riusciamo a guadagnarci un posticino tranquillo all’interno e lì rimaniamo in attesa di Roberto. Escono gli amici di Romeo con i quali ci complimentiamo ed esce Lucia che salutiamo ed alla quale esprimiamo la nostra ammirazione. Ed eccolo arrivare circondato – e meno male io dico – da 4/5 bodyguard.
Ci vede, ovviamente, ci saluta, alza il pollice in segno di lode ed approvazione, sicuramente riferendosi allo striscione ed ai fiori. Ci complimentiamo, approfittiamo dell’occasione per fargli nuovamente i nostri auguri di buon compleanno, qualcuno riesce anche a ricevere un bacio …., poi qualcuno davanti, qualcuno a fianco facciamo tutti uno sforzo non da poco per fendere la calca di una folla urlante ed uscire all’aperto.
Per noi  è indubbiamente molto più facile allontanarci ma un’occhiata alle nostre spalle ci dice che anche per lui il “tormentone” è finito e può andare a terminare la serata in tutta tranquillità.

Giovanna

29 marzo

I Bollerini che erano qui a Napoli nei giorni scorsi sono ritornati alle loro case ed alle loro occupazioni. 
E’ stato bello ritrovarci tutti insieme per vedere danzare la nostra Stella e gioire della Sua Danza!
Essere qui da sola mi mette un po’ tristezza anche se adoro questa città e mi piace passeggiare e godere delle sue bellezze; e questa sera, quando sarò in teatro sappiamo tutti, lo so io, lo sanno gli amici bollerini che sono rimasti nelle loro case e lo sa anche Lui che chi di noi è presente non lo è solo a titolo personale, ma in rappresentanza di tutto il Gruppo.
Questa sera non ci saranno striscioni, non ci saranno lanci di fiori, soltanto applausi, applausi ed ancora applausi: a bordo palco, proprio dietro al Direttore d’orchestra. Sarà un nanosecondo arrivarci dalla mia poltroncina rossa.
Non dovrò preoccuparmi d’altro che dei singoli passi ed espressioni di Roméo et Juliette e catturare ogni singola nota della stupenda musica di Berlioz.

E così avviene…….
L’entrata in scena di Romeo è accolta dal riverente silenzio della sala che segue con grande concentrazione il suo assolo. Sono quattro minuti che vivo in solitudine con la Sua Danza. 
L’incontro con Giulietta: sguardi che si incrociano, Romeo lentamente leva la maschera, mani e volti che s’avvicinano esitanti, in sottofondo i versi di Shakespeare sapientemente recitati. Si allontanano ma il colpo di fulmine che si è abbattuto su di loro ha la meglio: si riavvicinano, bocche che si congiungono impazienti. Solo l’intervento di Mercuzio e Benvolio da una parte e Tebaldo e Paride dall’altra riescono a separarli.
Sono ancora i versi di Shakespeare a fare da sottofondo allo scambio di tenerezze dei due giovani innamorati nel pdd del balcone, per lasciare poi nuovamente alla musica la danza del nostro Romeo che con essa manifesta i propri sentimenti.
S’incrociano le spade: con il sottofondo dei versi del poema Mercuzio cade ad opera di Tebaldo. Romeo per vendicare l’amico scatena tutta la sua ira violenta ed incontrollata fino a colpire a morte l’omicida.
Nella parte finale mi ritrovo catturata da Giulietta mentre danza per pochi minuti in attesa di lui con una passione così intensa da sembrare impossibile possa essere provata da una fanciulla così giovane. Quando viene raggiunta da Romeo assisto ad una danza eccezionale: in quindici minuti vengo coinvolta da tutti i sentimenti vissuti dalla coppia di innamorati. E’ tenerezza, malizia, desiderio, ardore, erotismo, passione, frenesia, disperazione……. 
Mi rendo conto appena del susseguirsi degli eventi: la morte apparente di Giulietta, l’entrata di Romeo, il suo scoramento, il suo suicidio. La disperazione di Giulietta ed il suo cercare la morte……

Scende il sipario, il boato degli applausi che accoglie Roméo et Juliette mi riscuote. E sono subito sotto al palco ad applaudire.
Anche l’ultima recita si è conclusa.
Sono state cinque serate di Danza Stellare: la Danza di ROBERTO BOLLE!!!!!! Splendida ed esaltante la sua interpretazione! Lucia una straordinaria partner: una Giulietta eccellente, degna del Divino Romeo!!!!
Oltre all’abituale “Bravo” mi verrebbe da urlare GRAZIE ROBERTO, SEI IL NOSTRO ROMEO!!!!!!!!!!

Giovanna

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