Bolle & Friends,
Napoli, Luglio 2008
Sono appena tornata da Parigi dove il Divino il 26 ed il 28 giugno – osannato dal pubblico dell'Opéra Garnier – mi ha regalato due splendide interpretazioni
della Dame aux Camélias.
Ho solo tre giorni prima di ripartire per Napoli, giusto il tempo di cambiare valigia ed il 4 pomeriggio (perché al mattino ho l'impegno dell'acquisto dei
biglietti per la Dama di ottobre alla Scala) mi presento all'aeroporto di Mi Malpensa. L'aereo atterra a Napoli con un leggero ritardo ed arrivo al solito
albergo poco prima delle 22.
Sono impaziente di vedere come è la situazione in piazza quindi deposito i bagagli ed esco a fare un giro di perlustrazione. Non porto nulla con me, giusto
qualche spicciolo per un caffé.
Pochi passi e sono in Piazza. Lo spazio è delimitato da una recinzione metallica alta 2,5metri circa. Sul palco, con luci che vanno e vengono si muovono dei
ballerini. Mi rendo conto che stanno provando. Non ho portato con me la fotocamera e chiedo a chi sta a guardia dell'entrata se sa per quanto tempo si
tratterranno. Quando mi risponde che ne avranno per più di un'ora faccio dietro-front e mi precipito in albergo per recuperarla. In pochi minuti vado e
torno.
Proseguono le prove, anche quelle delle luci ed a volte il palco non è molto illuminato, ma non importa: anche così riesco a fare alcune foto. L'area è
delimitata in modo tale da poter girare tutt'attorno. Vedo così dove sono state montate le tende per i camerini, gli ingressi da dove usciranno gli artisti.
Poiché ho deciso di restare fino al termine riesco a vedere tutte le prove rendendomi così conto di quale sarà il programma.
E' una bella e calda serata estiva e mi godo fino in fondo lo spettacolo: soprattutto le prove di Roberto. Da quel che vedo e sento tutto lascia presagire
che sarà una serata fantastica anche il colpo d'occhio sulla piazza è bellissimo e già la immagino gremita di gente. Per fortuna il palco è stato montato
più alto di quello del Colosseo ed i megaschermi – ben posizionati ai lati – aiuteranno certamente la visione...
Non c'è molta gente, la più parte si ferma pochi minuti a curiosare e poi se ne va. Accanto a me tre ragazzi, vedendo che le cose vanno per le lunghe,
abbandonano l'idea di aspettare Roberto per fare una foto con lui e se ne vanno. Io vorrei sedermi e chiedo al custode se – senza metterlo in difficoltà – è
possibile entrare. Dispiaciuto mi risponde negativamente e quindi mi rassegno e aspetto sedendomi sul bordo di una fioriera.
I pezzi che danzerà Roberto sono Apollo, Arlésienne, Petite Mort e.... ci regalerà il debutto in Le Souffle de l'Esprit: già vedendolo nelle prove
strabuzzo gli occhi....
Intanto i ragazzi sono ritornati, l'indomani non potranno esserci e sperano di riuscire ad incontrare il loro mito. A prove terminate esce dalla zona
recintata un pullmino del S. Carlo che porta in albergo quasi tutti i ballerini: lui non c'è, è ancora dentro. I ragazzi sono indecisi non sanno come fare
a chiedergli di posare con loro, non osano e poi chi la scatterebbe? Lo chiedono a me ed io acconsento a patto di farla con la mia digitale perchè non
saprei usare il loro cellulare (è risaputo che non vado molto d'accordo con la tecnologia)
Mezzanotte è passata da circa mezz'ora, ci avvisano che il “ballerino” sta arrivando ma sta pure “nu' poco nervoso” e ci credo! E' il suo primo spettacolo in
piazza, è tutta una novità e la riuscita un'incognita, ci sarà un numero enorme di spettatori, 7000 solo a sedere - c'è da giurarci che saranno tutti
occupati -e poi chissà quanti in piedi fuori dalle transenne.
I ragazzi sono sempre più preoccupati, temono di non poter aver la loro foto. Mi sento molto mamma e li rincuoro.
Ed eccolo! Arriva con una collega, appena dietro la sorella, il gemello ed altre tre o quattro persone.
Ha il solito borsone sulla spalla, vede il gruppetto che lo aspetta. Lo saluto, gli chiedo come sta e quando gli dico che è un caso se sono lì questa sera
scoppia in una risata e mi risponde, continuando a ridere “ma noi non ci crediamo...” (E come potrebbero dal momento che ho fra le mani la mia inseparabile
macchina fotografica?)
“Certo che sì, mi difendo, sono arrivata dall'aeroporto alle 22 e sono venuta a dare un'occhiata. Visto che stavate provando ho deciso di restare”. Intanto
si avvicina e ci scambiamo un abbraccio ed un bacio: è diventato il rituale dei nostri incontri.
Gli dico che i ragazzi lo hanno aspettato perché vorrebbero una foto con lui ma non osano chiedere. Sempre disponibile, lascia a terra il borsone e con il
suo abituale sorriso dice: “Allora è meglio se la facciamo adesso, perché domani....” (già immagina cosa succederà..) e si mette in mezzo a loro che
sprizzano felicità da tutti i pori.
Poi mentre aspettiamo che il pullmino del S. Carlo torni a prelevarli scambiamo quattro chiacchiere
Mi rivolgo a Roberto dicendogli che questa sera proprio non mi aspettavo di poter vedere le prove e aggiungo: “Chissà quando lo sapranno a Bologna!” E lui
con la sua solita arguzia: “Ah, sì. A Bologna schiatteranno.....” Mi difendo ancora “beh, magari non proprio, in fondo sono qui anche per loro!” Mi guarda
con uno sguardo che significa “buona la scusa, ma a chi la vuoi dare a bere?” poi ridendo sale sul pullmino che nel frattempo è arrivato. Saluto lui e le
persone che gli stanno accanto augurando loro la buona notte. Mi avvio all'albergo affiancata dai ragazzi che dopo avermi dato il loro indirizzo affinché
possa spedire loro la foto, mi accompagnano dicendo che siamo in un quartiere pericoloso e temono per la mia digitale visto che contiene la loro foto con
Roberto. Intanto mi domandano perchè mai – mentre mi accingevo scattare loro la foto – Roberto si sia chiesto se avessi rimosso il “coperchietto nero”.
Racconto loro l'episodio del 15.10.07 a Londra: un episodio che mi perseguiterà per tutto il resto della mia vita........... Arriviamo all'albergo e dopo
aver solennemente promesso che al mio rientro avrei inviato loro la sospirata foto ci salutiamo.
5 luglio
La mattina è dedicata alla ricerca del regalo per il Divino. Bruna, un'amica di Napoli, mi ha dato l'indirizzo di un negozio dove spero di trovare quel che
cerco. Dopo una mezz'ora di cammino arrivo finalmente alla meta. Purtroppo niente stampa della piazza dove il nostro si esibirà e nemmeno del Palazzo Reale.
Scelgo una riproduzione (gli originali sono parecchio fuori budget) 40x80 di una vecchia stampa della città di Napoli e mi faccio fare una confezione regalo
poi, felice dell'acquisto fatto me ne torno in albergo per depositare il mio tesoro ed andare a pranzo. L'inizio dello spettacolo è fissato per le 21,30, i
posti sono numerati quindi è sufficiente arrivare con una decina di minuti di anticipo. Per essere sicura che Roberto riceva il nostro “in bocca al lupo”
prima dello spettacolo, alle 19 mi presento in piazza. Chiedo ad un componente lo staff del S. Carlo di portare il regalo a Roberto Bolle. Pochi minuti dopo
è di ritorno e mi assicura di averlo lasciato nel suo camerino. Intanto sul palco c'è la lezione ed a seguire un andirivieni dei friends che provano alcuni
passaggi dei loro pezzi. Roberto è tra i più assidui; io gironzolo intorno alla recinzione rubando qualche scatto qua e là attraverso le quinte immortalando
– ovviamente – il Divino che va e viene dal palco. Poi lo vedo scendere e dirigersi al camerino e anche se separata dalla rete gli sono vicinissima, i nostri
sguardi si incrociano, non posso non salutarlo e alzando la voce grido “in bocca la lupo, Roberto!”, risponde ridendo e come da rituale “crepi!” e si avvia
alla meta. Continuo a girovagare scattando qualche foto qua e là poi rientro in albergo per prepararmi.
Mancano 10' all'inizio della serata, mi presento all'ingresso e mentre prendo posto sui megaschermi passa lo spot della pubblicità Fiuggi. E' stupenda: in
quella splendida cornice della reggia di Caserta Roberto vola con grazia, eleganza e leggerezza senza uguali. Se non fosse per quella bottiglia etichettata,
davvero non si penserebbe sia la pubblicità di un prodotto. Mi ritrovo seduta anziché dopo le previste 20file, dopo le prime 10. Sono stati tolti parecchi
posti: le prime dieci file ed altri posti laterali probabilmente già pensando all'epilogo della serata.
APOLLON MUSAGETE – cor. G.Balanchine – mus. I.F.Stravinskij
Sabrina Brazzo – Roberto Bolle
Sulle prime note si accendono le luci del palco ed ecco Apollo. Questo balletto – annullato ad Atene lo scorso settembre – è la terza volta che lo vedo
dopo B&F di Napoli a ottobre ed al Colosseo a giugno ed ogni volta con una partner diversa. La sua esibizione è sempre tecnicamente perfetta, gli occhi degli
spettatori vengono calamitati da quel corpo che si muove in modo divino, è un dio greco: Apollo, appunto, il dio del Sole. Questa sera è affiancato da
Sabrina Brazzo, un'ottima musa. Le note musicali non si sono ancora spente che dai presenti parte un applauso strepitoso, la piazza è già bollente!
BELLA FIGURA – cor. J. Kyliàn – mus. A. Marcello
Natasha Novotnà – Vàclav Kunes
E' la prima volta che vedo questo lavoro di Kyliàn e sono vivamente colpita dalla bravura degli interpreti che si muovono dandoci l'impressione di una
realtà a volte immateriale a volte concreta, su musica barocca. A sottolineare l'apprezzamento il pubblico applaude a scena aperta.
AROMA – cor. D. Karapetyan – mus. A. Vivaldi
Arman Grigoryan – Vahe Martirosyan
Un sapiente gioco di luci rosse accompagna la bella esibizione di questi due ballerini e gli applausi del pubblico non mancano.
ARLESIENNE – cor. R. Petit – mus. G. Bizet
Sabrina Brazzo – Roberto Bolle
A parte le due serate di Parma dove ho visto il balletto intero è la terza volta che vedo questo pezzo che Roberto balla con Sabrina. L'affiatamento di
questa coppia è evidente, Sabrina balla con passione ed una tenerezza velata di struggente malinconia. Il nostro Frédéri va incontro alla notte delle nozze
nonostante sia schiavo della passione per Arlésienne, passione che non riesce a dominare, che lo porta alla disperazione ed al suicidio. I suoi gesti, i suoi
sguardi, il suo corpo, tutto in lui è l'espressione dei suoi sentimenti. Con la sua danza ci trasmette tutta la passione che ha dentro. Durante il lungo
assolo arrivano applausi a scena aperta, applausi che al termine esplodono fragorosi e lunghissimi.
LA ROSE MALADE – cor. R. Petit – mus. G. Mahler
Ul'jana Lopatkina – Ivan Kozlov
E' un'altro pezzo nuovo per il B&F, di una appassionata poesia e di una dolcezza venata di malinconia. Superbamente danzato da una elegante e splendida
Lopaktina degnamente affiancata da Kozlov. Il mio apprezzamento è totale così come l'apprezzamento del pubblico che applaude entusiasta.
SHEHERAZADE – cor. M. Fochine – mus. N.A.Rimskij-Korsakov
Beatrice Knop – Dmitrij Semionov
Un pezzo totalmente diverso dal precedente ma altrettanto coinvolgente. La sua musica e l'atmosfera esotica catturano l'attenzione totale del pubblico.
L'interpretazione della coppia ammalia gli spettatori che regalano ai ballerini lunghi e convinti applausi.
LE SOUFLE DE L'ESPRIT – cor. J. Bubenicek – mus. J.Pachelbel e O. Bubenicek
Roberto Bolle – Arman Grigoryan – Vahe Martirosyan
Ecco la sorpresa regalo del nostro Roberto. E' il suo debutto in questo ruolo: sono ammaliata dalla sua capacità di interagire con Arman e Vahe che hanno
maggior confidenza con questo pezzo che ballano da più tempo. La sua tecnica, la sua grazia, la fluidità dei suoi movimenti – sulle note di una bella
musica adeguatamente arrangiata - mi incantano. Sono soggiogata e con me lo è il pubblico che dopo aver assistito in profondo silenzio esplode in applausi
fragorosi a cui mi associo.
LA MORTE DEL CIGNO – cor. M.Fochine – mus. C. Saint-Saens
Ul'jana Lopatkina
Pezzo classico, unico assolo della serata, danzato con eleganza e sinuosità da una brava
Lopatkina. La sua esibizione piace molto al pubblico che l'applaude con entusiasmo.
PETITE MORT – cor.J. Kyliàn – mus. W.A. Mozart
Natasha Novotnà – Roberto Bolle
La serata si conclude con Natasha e Roberto che ci regalano una splendida, sensuale e poetica magia. La magistrale interpretazione di Roberto esprime in
modo eccelso le passioni dell'animo umano. Danza a piedi nudi, muovendosi insieme Natasha con impetuosa passionalità ed i suoi passi ci trasmettono di
volta in volta tenerezza, violenza, desiderio profondo.
Le note di Mozart si affievoliscono, le luci si attenuano. Gli applausi scoppiano come fuochi d'artificio.
La piazza è in delirio. Il pubblico si accalca in massa sotto al palco applaudendo un radioso Roberto che chiama i suoi Friends a ricevere i meritati
applausi.
Più volte i ballerini si presentano al proscenio poi, nonostante Roberto li richiami accanto a sé per continuare a condividere con loro la gioia degli
applausi i Friends – con un tacito accordo – lo lasciano solo davanti agli spettatori a ricevere un incredibile quanto grandioso tributo di affetto. Infatti
non ci sono solo applausi, la folla assiepata davanti al palco - dove il Divino con un sorriso solare e gli occhi che splendono come stelle non sa più
come ringraziare, dove guardare – è impazzita, grida di apprezzamento si mescolano agli applausi. Lui sa che a Napoli lo amano: ma di certo non si aspettava
una reazione così esplosiva, è stupefatto e su quel palco brilla come se dentro di lui si fosse accesa una lampadina da 10.000 watt.
E' una serata memorabile: è la prima piazza che affronta, in 7.000 hanno assistito in religioso silenzio: anche la rotta degli aerei è stata deviata per non
disturbare l'esibizione del Divino Apollo e dei suoi Friends, unica nota di disturbo i rintocchi del campanile......
Con grande rammarico del pubblico che continua a esprimere i complimenti più incredibili ed indicibili e che continuerebbe volentieri ad applaudirlo ancora
a lungo, dopo un paio di decine di minuti Roberto se ne va sprizzando gioia da quel suo corpo statuario, muovendosi ad un palmo da terra quasi avesse
ricevuto il dono della lievitazione.
A poco a poco la piazza si svuota, ma non completamente. Un foltissimo gruppo resta, un altro si dirige verso i camerini allestiti dietro al palco in attesa
del proprio idolo.
Stampa,Vip e Personalità si portano davanti al camerino impedendo parzialmente la visuale: lo si intravede appena.
Fuori dalla recinzione la folla scatta foto, lo invoca chiedendogli di uscire per un saluto e rilasciare autografi.
Finalmente dopo parecchio tempo, nonostante la barriera protettiva del robusto reticolato , circondato dagli uomini della sicurezza arriva a firmare
autografi. Impossibile in questa situazione fare foto con lui come molti vorrebbero. Intanto il pullmino del S. Carlo si allontana con la maggioranza dei
friends a bordo. Mi allontano anch'io; intravedo Sabrina Brazzo e vorrei salutarla ma è impegnata al trucco e ci rinuncio. Facendo il giro della piazza vedo
Roberto che – sempre circondato dalla sicurezza – viene scortato sul davanti del palco e pensando stia uscendo da quella parte mi ci dirigo anch'io. Mi
accorgo che il palco è diviso dalla piazza da un'altra recinzione dietro la quale moltissima folla lo sta aspettando e dove lui si ferma a concedere altri
autografi.
Intanto dopo aver fatto tutto il giro decido di rientrare in albergo; vedo arrivare nuovamente il mitico pullmino, penso andrà a prendere la nostra Stella
e lo seguo: chissà magari riesco a salutarlo!
E la costanza dà sempre buoni frutti..... si ferma a filo di un cancello: tra questo e la portiera (che nel frattempo è stata aperta) ci si può infilare a
malapena e di sbieco una persona. Mentre lo saluta il servizio d'ordine lo fa letteralmente scivolare sul sedile della parte opposta. Non mi arrendo,
appiattendomi mi inserisco nel poco spazio e chiedo gentilmente di poterlo salutare; mi lasciano fare (non c'è nessun altro con me, non posso essere un
pericolo). Dall'altro lato i fans impazziti si assiepano supplicandolo di aprire i finestrini – rigorosamente chiusi – per poterlo salutare e toccare: lui
sorride e saluta con la mano. Riesco ad infilarmi con la testa ed un braccio, lo chiamo, si gira, ce la faccio a malapena con voce strozzata a dire
“Bravisssimo, sei stato strepitoso, micidiale”. Sorride, ringrazia ed allunghiamo contemporaneamente la mano sinistra. E' una stretta di mano – la sua -
possente, esprime tutta la sua soddisfazione, la sua gioia e la sua emozione. E' talmente forte che ancora ora, a distanza di giorni, è come se la mia mano
fosse ancora imprigionata nella sua. Poi , dopo avergli augurato una buona serata mi allontano e mi avvio – questa volta per davvero - all' albergo.
La prima grande piazza è stata un successo strepitoso.
Ora, Roberto, ti aspettiamo in p.zza Duomo: a Milano non saremo da meno dei napoletani e ci sarà anche una numerosa rappresentanza dei Bollerini Bolognesi.
E' una promessa!
Giovanna
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