Onegin, New York, Giugno 2012

 

 

6 giugno

A distanza di due anni dal debutto Newyorkese nella "Lady" Roberto Bolle debutta al Met nel ruolo di Onegin nell'omonimo balletto di Cranko. È la nuova produzione del National Ballet of Canada: prima mondiale il 19 giugno 2010 a Toronto. 
Come sempre le ore che precedono lo spettacolo sono destinate alla ricerca del nostro omaggio a Roberto. Per questo Onegin so già dove andare e cosa acquistare: in tema con il carattere del personaggio si è pensato, per la prima sera, ad un Orso Nero da lanciare sul palcoscenico a fine spettacolo. Al solito sono in prima fila che, se è vero che penalizza la visione delle scene d'insieme, permette di vedere fin nei più piccoli dettagli la danza e l'interpretazione dei singoli. Partner di Roberto é Julie Kent che nelle due precedenti stagioni é stata la sua appassionata Marguerite nella Lady newyorkese. 

All'apertura del sipario:
Belli i costumi dai colori decisi e l'allestimento ricco di dettagli. La sontuosità della scena ridimensiona l'ampiezza del set che risulterá, in alcuni momenti, molto affollato.
La giovane Tatiana é immersa nella lettura di un libro, un cosiddetto "romanzo rosa": é così che lei immagina sia l'amore! Trascinata dalla sorella Olga, la brava Maria Riccetto, e dalle amiche accetta di partecipare al gioco dello specchio e mentre Olga vi vede riflesso il volto del fidanzato Lensky, Tatiana vi scorge l'immagine di Onegin - giovane uomo annoiato e disilluso, arrivato da Sanpietroburgo in cerca di distrazioni - e se ne innamora perdutamente. 
A sera, nella sua stanza s'addormenta scrivendogli un'appassionata lettera d'amore e nel suo sogno lo vede che, uscito dallo specchio danza con lei.
Il pdd dello specchio è la manifestazione dell'amore corrisposto, quell'amore che - insieme a Tatiana - tutte le ragazze sognano. È un passo a due così toccante e sbalorditivo che mi manda in apnea: Roberto danza con leggerezza, i suoi piedi sfiorano appena le tavole del palcoscenico, i suoi passi sono eleganti e precisi, le sue braccia si tendono sicure nei lift perfetti, é il partner con cui tutte le ballerine vorrebbero danzare. 
Ma questo Onegin è quello che alberga nella mente e nel cuore di Tatiana, non é il vero Evgenij. 
Le emozioni che Roberto vive si riflettono chiaramente sul suo volto e nei suoi occhi, persino durante la scena nella quale si cimenta in un solitario! Nel secondo atto mostra con grandi capacitå interpretative, l'aspetto cinico e sprezzante di Onegin che incurante de sentimenti altrui ed in totale dispregio dell'amicizia che lo lega a Lensky non si fa scrupolo di flirtare spudoratamente con Olga esibendosi con lei in un lungo e sfrenato passo a due. La conseguenza: la sfida a duello lanciatagli da Lensky e l'uccisione di quest'ultimo.

Parecchi anni dopo:
Con un trucco ben riuscito, discreto, che lascia ampio spazio all'interpretazione dell'artista: una leggerissima spruzzata di bianco ai capelli, come pure ai baffi, ed un viso sciupato che ci raccontano degli anni trascorsi e della sregolatezza della sua vita, un Onegin sempre più annoiato e disilluso, conscio della futilità della propria esistenza, ritorna a Sanpietroburgo dove viene invitato a Palazzo Gremin dal principe che nel frattempo ha sposato Tatiana. 
Onegin nel riconoscere nella principessa la giovane che aveva disdegnato si rende conto dell'enormitá dell'errore commesso ed il senso di perdita lo travolge, la sconfitta é bruciante. E mentre Tatiana e Gremin danzano insieme un meraviglioso passo a due, egli in preda al dolore ed al rimpianto, ma con la mente già proiettata al momento in cui riuscirà a riprendersela percorre lentamente il perimetro del salone in cui si tiene il ballo.
Questo è il secondo momento in cui lo vedo profondamente emozionato e con occhi lucidi. 
Onegin dopo aver scritto a Tatiana confessandole il suo amore ottiene di incontrarla da sola. Invano la supplica, é troppo tardi, pur essendone ancora innamorata, prevale in lei la lealtà nei confronti del marito. Strappa la lettera davanti ai suoi occhi e lo scaccia.
Quest'ultimo pdd di una intensità sconvolgente, é un concentrato di profonde e violente emozioni: impossibile contenerle, la danza di Julie e Roberto ne sono la prova, arrivano alla fine stremati sia fisicamente che emotivamente, la commozione segna i loro volti, i loro occhi sono pericolosamente lucidi. 
E da queste emozioni io vengo sommersa. 
Rispetto alle recite in Scala del 2010 Roberto ha acquisito una maggiore e più completa padronanza del personaggio: ci mostra di volta in volta tutte le complesse sfaccettature di un altero e supponente Onegin che dapprima altezzoso, sprezzante, arrogante diventa poi tormentato, pentito, colpito - soprattutto nell'orgoglio- dal deciso rifiuto di Tatiana. 
Gli applausi del pubblico accolgono Julie e Roberto che si presentano alla ribalta, ma gli addetti alle luci ed al sipario sono di fretta e non c'è il tempo per il lancio del nostro omaggio: pazienza, sarà per la prossima recita. 
All'uscita artisti aspetto Roberto insieme ai Bollerini newyorkesi. Arriva con occhi ancora commossi, contento di questo debutto. Un abbraccio e lo scambio veloce delle impressioni sullo spettacolo, il solito rituale degli autografi e delle foto con i fan in attesa. Poi ci incamminiamo verso le nostre destinazioni.

8 giugno

L'omaggio per questa recita è una.... pantera nera! Riuscirò a farla atterrare ai piedi divini insieme all'orso della serata precedente? Alle ore 16,09 ricevo un sms: inserita nella lista del back stage per questa sera; sono felicissima, è sempre una grande gioia poter salutare Roberto dopo lo spettacolo, nel suo camerino, quando ancora le emozioni sono al massimo ed il cuore batte ancora a mille.

Stasera la magia si ripete. Quando prende tra le mani il libro di Tatiana, gli occhi al cielo la dicono lunga su ciò che pensa di lei l'altero Onegin. Nel pdd dello specchio il sogno di Tatiana diventa il mio; per pochi minuti l'altezzoso Evgenij si ammorbidisce, ma il sogno resta appunto un sogno e - cosí come era apparso - svanisce lasciando in Tatiana la gioia e l'illusione che egli sia suo. Durante il ballo a Palazzo Gremin segue la danza dei due sposi con un tormentato cipiglio, lo sguardo sempre più corrucciato. L'ultimo pdd vede l'orgoglioso Onegin, ripetutamente in ginocchio, dichiarare a Tatiana il suo amore. Troppo tardi!!! La danza di Roberto è sempre ai massimi livelli: più di così sarebbe impossibile anche se la perfezione assoluta non appartiene all'uomo. Non ho visto una benché minima sbavatura od incertezza e lo dico con la massima sincerità pur sapendo che queste mie parole faranno dire a molti, Roberto per primo, che sono "di parte"! La sua immedesimazione in Onegin è sempre più sentita. A fine spettacolo il pubblico non si trattiene e si lascia andare in calorosi applausi e ad una standing ovation interminabile.

È giunto il momento del lancio dell'orso e della pantera: la fortuna non è dalla nostra parte. Per un soffio né l'uno né l'altro riescono ad arrivare a Roberto che li vede ma nulla può fare se non sorridere rassegnato. 
Appena finiscono gli applausi me ne vado velocemente, ansiosa di andare da Lui non prima però di aver recuperato dalla buca dell'orchestra, dove erano caduti, i due peluches. L'appuntamento é all'ingresso del backstage: lì trovo la sua famiglia ed insieme andiamo verso il suo camerino. 
Lo vediamo sulla porta. Sta parlando con altri conoscenti, l'argomento é la complessità del personaggio, il bel costume - che indossato da lui viene valorizzato al massimo - ma pesante ed ingombrante e l'allestimento scenografico. Me ne sto un po' in disparte con la borsa da dove spuntano i peluches. In queste situazione sono sempre intimidita, aggiungiamoci poi "l'effetto Bolle" che continua ad aggredire quando meno uno se lo aspetta. Ad un certo punto Roberto si gira verso di me dicendo:
"Giovanna, partecipa anche tu alla conversazione!"
Cosa devo dire, se non che, avendo visto gli altri cast posso - con giuste ragione - affermare che la sua interpretazione é quella che più di tutte ha saputo meglio tratteggiare la personalitá del complesso personaggio di Onegin. La mia affermazione fa dire a Roberto - davanti a tutti - il solito ritornello a proposito di essere fan e di parte! Lo guardo negli occhi e, sorridendo, rispondo che non dirò più nulla, da ora in avanti mi limiterò a due sole parole
"Grazie, Roberto"!
Uno alla volta gli ospiti se ne vanno, restano solo i familiari. Ora posso avvicinarmi, senza timore di disturbare, per un reciproco caldo e forte abbraccio e la commozione mi prende a tradimento. Reagisco estraendo dalla borsa i due pupazzi e glieli porgo. Sono per te, dico. Spalanca quegli splendidi occhi che madre natura gli ha regalato dicendomi
"Ma li hai recuperati?"
"Non poteva essere diversamente poiché erano destinati a Te."
Li osserva con tenerezza, li stringe al cuore, poi ci guarda e.....
"Fai una foto".
É a torso nudo, un asciugamano bianco sulle spalle e raccogliendo l'invito della Mamma, se ne libera. Partono diversi scatti, li controlla, non è soddisfatto perchè mentre scattavo stava guardando noi quindi.......
"Scatta mentre li guardo"
.... e questo è uno di quelli.

Ma é tempo per lui di andare a fare una doccia e cambiarsi e per me di lasciarlo solo con i suoi cari. Saluto tutti, ringrazio per il dono dell'incontro ravvicinato e con la promessa di aspettarlo all'uscita insieme agli altri, mi allontano. 
Vedere Roberto danzare é la gioia della mia vita, poter parlare con lui a cuore aperto, incontrarlo, fare pochi passi insieme chiacchierando la amplifica.
Grazie Divino! 
Il prossimo appuntamento è tra otto giorni con il "nostro Romeo".

Giovanna

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