Onegin, New York, Giugno 2017

 

 

20 giugno

All'amica arrivata a New York il precedente fine settimana racconto le sventure del mio volo e le molte ore insonni. Siamo in file diverse della platea e ci diamo appuntamento all'intervallo.

Lo spettacolo incomincia e le entrate di Daniil Simkin e di Roberto Bolle sono accompagnate dagli applausi. La sintonia con la Ferri è immediata e sia danza che interpretazione sono perfette. Tatiana è una ragazza tappezzeria, quasi nascosta. Anche Onegin è un isolato ma lei è così affascinata da non cogliere la sua vera natura. Travolgente la scena della camera da letto, un sogno siderale in cui Alessandra Ferri vola tra le mani fidate ed abilissime del suo partner. Roberto incarna ciò che la giovane immagina con la sua fantasia, un po' come capita a Giselle con Albrecht prima che la realtà sia svelata.

All’intervallo salutiamo le rappresentanti del fan club giapponese. Il livello resta altissimo anche nel secondo atto, dal corpo di ballo ai protagonisti sempre più immersi nel dramma. Roberto sembra trovare divertente il tentativo di infrangere la felicità ingenua dell’amico e della sua innamorata: il suo atteggiamento fa da reagente per rivelare quanto Olga sia frivola. Simkin lascia stupefatti con la meraviglia del suo straziante addio alla vita: non una sbavatura, non un cedimento. Roberto incede con passo altero, avvolto nel suo nero mantello, lo sguardo cupo e lontano. Ha reciso ogni legame con quel luogo provinciale e può tornare alle abitudini di un uomo mondano.

Una signora indispettita con lo spettatore davanti a lei lascia libero il suo posto qualche fila più avanti e decido di avvicinarmi per l'ultimo atto. Mi piace che, come l'interpretazione, anche il trucco non sia eccessivo e stavolta Roberto ha appena un accenno di grigio nei capelli. Onegin ha un nuovo motivo per interrogarsi: l'amico Gremin ha sposato Tatiana e lei non è più la ragazza tappezzeria. Fedele ai suoi principi di onestà e lealtà sembra essersi lasciata alle spalle i sogni infantili e apprezzare la concretezza della sua posizione attuale. Invece sotto gli attacchi di Onegin deve rivestirsi di una corazza che non mostri a lui le sue debolezze. Solo quando lui esce respinto la disperazione la sommerge, mostrando al pubblico il costo della battaglia.

Gli applausi sono fragorosi ma dopo una chiamata al proscenio si spengono. Ci avviamo verso l’uscita degli artisti e nell’attesa ci facciamo una foto di gruppo. Il drappello dei fan si assottiglia man mano che i ballerini escono e ovviamente Roberto arriva ultimo. Noi aspettiamo da parte, fino a quando si avvicina, ci bacia e fa una foto con noi. Dopo un breve tratto ci separiamo con un arrivederci alla seconda recita.

22 giugno

Dopo la prima recita sembra impossibile che una tale perfezione possa essere uguagliata. Stasera la sala è in fermento ed è possibile imbattersi in tante celebrità legate al mondo della danza e a Roberto in particolare. Accanto a me siede Michael Stipe.
In palcoscenico si percepisce una sicurezza, un coinvolgimento ancor superiore rispetto a due sere fa e il pubblico ne è conquistato. All’intervallo vedo la Boylston, Maina Gielgud e Max Beloserkovsky con la figlia Emma.

Il successo è strepitoso, immediatamente tutti si alzano per la doverosa standing ovation e si raddoppiano le chiamate al proscenio. Uscita degli artisti più affollata rispetto a due giorni fa. Roberto si mette in posa per le foto con i fan e la sua felicità sgorga dagli occhi scintillanti oltre che dal sorriso radioso. Questo ruolo è suo, adora interpretarlo e lo adora chiunque abbia la fortuna di vederglielo danzare.

Susy

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