Onegin, Milano, Settembre 2022

 

Sono ancora incredula per il colpo di fortuna, o la combinazione di eventi, o forse la combinazione astrale, non saprei definire con esattezza quanto mi ha permesso di vedere la strepitosa recita di sabato 17 di Onegin. Avevo già visto la coppia Roberto e Marianela nel 2019 e ricordo era stata una serata favolosa quindi sono stata ben felice di rivederli.
Il loro Onegin è davvero intenso e superlativo, varrebbe la pena vederli anche solo per questi passi a due meravigliosi all'interno del balletto, semplicemente da levare il fiato! Quello finale è stato davvero pazzesco: ha lasciato gli spettatori e gli artisti svuotati emotivamente, una intensità mai vista sul palco. L'amicizia che li lega, la stima reciproca, il fatto che siano due Artisti supremi entrambi, che si arricchiscono l'uno danzando con l'altro e la grande fiducia fra loro, sono assolutamente tangibili; c'è grandissima sintonia sul palco; Marianela si lancia con grandissimo trasporto fra le braccia del suo Onegin che ci regala strabilianti sollevamenti.
Agli applausi finali i due protagonisti sono ancora stremati, continuano a ricevere gli applausi e quando prendono ad assaporare l'ovazione del pubblico che li applaude lungamente, come giusto riconoscimento delle emozioni che ci hanno dato, sono quasi stupiti di tanto affetto. Questo particolare mi ha particolarmente intenerita e mi ha fatto pensare quanto i Grandi siano tali per il loro modo di essere così vero e pieno di umiltà.

Sono tornata a casa pensando ancora una volta che armonia, bellezza ed emozione non possono che farci bene soprattutto in un periodo difficile come questo. Mi sento davvero molto grata ed anche un po' privilegiata.

Sara

Io non avevo mai visto un intero balletto classico. Ho visto un numero imprecisato di Roberto Bolle and Friends, il Bolero, Madina, ma mai uno dei classici della danza.
La scelta, per questa mia prima volta, è ricaduta su Onegin, ne avevo visto un estratto durante il Gala dedicato a Carla Fracci, ballato proprio da Roberto e Marianela Nunez, e mi era piaciuto molto, così ho voluto vederlo per intero.
E' stata una scelta azzeccatissima, perchè è stato uno spettacolo meraviglioso!
Bellissimi i costumi, le scenografie, le coreografie… su questi dettagli la Scala è davvero un gradino (o anche due) sopra agli altri teatri.
Roberto (Onegin) e Marianela Nunez (Tatiana) sono stupendi nei loro ruoli, bellissima la scena nella camera da letto, e ancora più bella la scena finale, in cui i due protagonisti si lasciano per sempre.

La storia è una storia d’amore, un classico dramma in stile ottocentesco.
Onegin e Tatiana si conoscono da giovani, lui “bello e impossibile”, lei dolce, sognatrice, romantica. Lei si innamora, lo sogna, gli scrive, lui la rifiuta, straccia la lettera, cerca altre donne, tra cui la fidanzata dell'amico, che sfida a duello e che uccide. Passano gli anni, Tatiana sposa un altro uomo, il Principe Gremin (Gabriele Corrado), ma Onegin, rivedendo Tatiana, si accorge di non averla mai dimenticata. Va da lei, le dà una lettera, ma lei lo tratta nello stesso modo in cui lui aveva trattato lei da giovane, lo allontana e straccia la lettera, perché ormai è tardi, sta con il Principe Gremin e non può più tornare indietro. Ma in quest’ultima, meravigliosa, scena, si percepisce la sofferenza dei due personaggi per questo amore che provano da anni, ma che è stato buttato via, e che ormai non potrà mai più esistere. I due si allontanano per sempre, ma il distacco è straziante.
Ecco, io in questo finale mi sono emozionata come se stessi vedendo questa scena in un film, ma in un film c’è il dialogo, invece nella danza ci sono solo i gesti, le movenze, le espressioni, ma anche senza le parole loro hanno saputo trasmettere le stesse emozioni.
Non so se per un ballerino sia un complimento, ma io lo dico col cuore, è stato come vedere la scena drammatica di un film, che ti coinvolge, ti emoziona e ti commuove.

Roberto e Marianela sono una coppia meravigliosa sul palco, perchè sono espressivi, coinvolgenti, e anche bellissimi, nei loro vestiti eleganti. Sono perfettamente in sintonia, i loro gesti e i loro corpi si amalgamano alla perfezione, la loro tecnica è impeccabile e si vede che sono una coppia artisticamente collaudata.
Come dicevo, mi hanno colpito i costumi, di tutti, non solo dei protagonisti, perchè rappresentano benissimo i personaggi, nelle scene in campagna quando sono ancora giovani, per passare poi alle feste e ai balli dell'aristocrazia, quando diventano adulti. Le ballerine hanno quei vestiti leggeri, svolazzanti, che le fanno sembrare ancora più morbide, leggere, e armoniose, mentre Roberto è bellissimo, e spicca su tutti nel suo completo nero, elegantissimo, e assume ancora più fascino quando arriva in scena con quel mantello nero che lo avvolge e lo copre fino ai piedi, e anche quando lo si vede comparire nelle vesti di un personaggio più maturo, con i baffetti e i capelli brizzolati il fascino rimane immutato.
Onegin come personaggio non è certo uno stinco di santo, e pensando al suo comportamento non risulta neanche troppo simpatico, ma quando il personaggio assume le sembianze di Roberto, chi non vorrebbe vederlo apparire in sogno, come succede a Tatiana?

Alla fine, quei 20 minuti di applausi che il pubblico ha regalato a tutti i ballerini, sono stati meritatissimi!

Lisa

 

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