Serata Petit, Milano, Settembre 2008

 

Lunedì 8 settembre

Ci prepariamo per la trasferta, la settimana si presenta piuttosto full: stasera Scala, domani prova, mercoledì e giovedì spettacolo, venerdì Scala di nuovo e sabato spettacolo un'altra volta... questa settimana mi fa pensare a quanta forza e salute servano a Roberto per fare spettacoli qui e là a distanza di poco tempo e mantenendo sempre altissimo il livello delle sue performance. Mi hanno chiesto perché ci facciamo Bologna-Milano due volte questa settimana..... Beh! Roberto danza tre diversi brani dello stesso coreografo... vogliamo forse perderne uno?????!!! Ma siamo matti! è un'occasione irripetibile veder come è cresciuto e cambiato il suo Jeune; vedere Don José e godersi finalmente per intero il suo Frédéri... già già... non si può mancare!!!! 
Stasera ci aspettano Jeune e Don José... stranamente arriviamo ad un orario decente così facciamo con calma le turiste, portiamo l'in bocca al lupo e.... mentre torniamo indietro vediamo Roberto arrivare con il famosissimo passo-Bolle, cioè con quel caratteristico modo di camminare, che sembra appena sfiorare il suolo, con passi lunghi, lunghissimi (impossibile starci dietro) ed un'aurea speciale che lo circonda. Si vede che ha fretta e trovo che disturbare un artista prima dello spettacolo sia sgradevole, gli gridiamo quindi da lontano "In bocca al lupo".... 

La serata è interessante, presenti sulla scena entrambe le stelle maschili della Scala, in brani diversi. 
Arlésienne è una coreografia piuttosto interessante, evidente il richiamo alle Noces, ma con ben diversa conclusione! Devo dire che tutto sommato non mi è dispiaciuto, escludendo l'interprete femminile, escludendo che non si capisce perché lui si butta e perché i pezzi di tecnica non siano sostenuti (ma ti sembra che il direttore d'orchestra deve aspettarlo???). Ed ora finalmente... Il Divino.... 

La musica del Jeune Honme è sempre interessante: le sezioni che iniziano separate per poi unirsi insieme ottenendo musicalmente un'apertura mentre in scena il dramma prende corpo... va bene, confessiamolo pure... per ragioni affettive profonde ci sono molto legata ed è bellissimo come sia cresciuto Roberto in quel ruolo e come l'abbiamo visto lavorarlo e scavarlo. Questa sera è sensuale e passionale, quasi al limite, estremamente moderno, uomo del 2000, mentre il demone della passione sembra divorarlo, mani... baci..... la mia vicina al suo solo entrare in scena ha esclamato "quello di prima era un bravo ballerino.... ma quando entra in scena questo.... è tutta un'altra cosa". Sono d'accordo, basta che Roberto Bolle stia fermo in scena e non c'è bisogno di altro........ 
Il pezzo termina e non riesco a muovermi dal mio posto tanto sono imbarazzata per la sensualità e passionalità che ho visto sul palco, l'interpretazione era così autentica che ho fatto fatica a ricordarmi che non si trattava della realtà.

Giunge il tempo della Carmen... e Roberto da scatenato e conturbante si trasforma in un sensuale e delicato Don José, pieno di attenzioni per Carmen, apprezzo sempre la sua delicatezza nel pas de deux d'amore. 
Scrosci di applausi sul finale. All'uscita artisti conosco Mika, una delle fondatrici del fan club giapponese: sono emozionata ed onorata, ma soprattutto sento un feeling a prima vista e quando sento una scarica così positiva in genere promette molto bene. Roberto esce, viene sommerso dai fan, lo salutiamo e gli diciamo che ci saremo di nuovo venerdì.

Venerdì 12 Settembre

Questa sera con Lia e me, a riempire la macchina, ci sarà l'uomo storico dei bollerini, secondo solo a Mr B., Matte! Anche stasera è già su di giri, ho già il terrore che canticchierà tutto il tempo! 
Dato che è anche piuttosto peso, siamo state obbligate e partire per tempo per fare i turisti perché brontolava che voleva vedere Milano, e così con il meraviglioso caldo delle 17, che sembra ancora pieno luglio, siamo in fila sul sagrato del Duomo. 
Consegniamo l'in bocca al lupo e ci raggiungono Giò, Mika e Chieko, venuta apposta dal Giappone per vedere Roberto. Il feeling è immediato e quindi ci gemelliamo (e la foto è visibile nela pagina note di cronaca) sancendo l'avvenimento con l'omaggio delle nostre famose luminarie :) 
Sono veramente curiosa di vedere Roberto in Arlésienne dopo averlo visto in passo a due. 

Mika mi trova completamente d'accordo quando dice che Roberto ti prende per mano e ti racconta una storia. 
All'inizio c'è solo un bagliore nei suoi occhi che ci fa pensare che qualcosa non va, poi, pian piano, il suo modo di danzare cambia, i suoi occhi si fanno vuoti quando è con Vivette per poi accendersi di un demone sconosciuto che lo possiede e lo trascina in un finale imprevisto. Roberto è strepitoso in tante cose, ma quello che riesce a dare in questo brano è davvero incredibile, bisogna assolutamente vederlo quando se ne ha la possibilità. 
Quando il pezzo finisce gli applausi sono scoscianti, esco per andare a congratularmi, passano diversi minuti e siamo già all'intervallo successivo, scendono anche gli altri, Roberto esce solare ed entusiasta come non mai, esprimo ad alta voce i miei pensieri, è contentissimo dice che davvero l'Arlésienne è una coreografia bellissima, gli dico che è un peccato che non ci sia una ripresa video... riflette.... ci chiede se torniamo in teatro per vedere la Carmen... ovvio! Una volta che hai visto tanti ballerini l'abisso fra la normalità e l'eccellenza è ancora più incolmabile. Ride e dice che facciamo bene. E con queste parole di approvazione, torniamo in teatro per Carmen.

Sara

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