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Il personaggio di Morel compare nella seconda parte del balletto "Proust ou les intermittences du coeur" creato da Roland Petit nel 1974. Il passo a due con Saint-Loup è sulle note dell'Elegia op. 24 di Gabriel Fauré.

"Non una riduzione scenica, comunque teatrale, del romanzo celeberrimo ci sarebbe stata restituita dal coreografo Petit ma, estrapolando dal dramma, da quell'affresco immenso, da quei personaggi stagliati nella parola e in questa ripetibili, lanciati, disegnati in un immaginario di fantasmi, il coreografo francese avrebbe consegnato alla scena coreografica le sue impressioni (...) Il violinista Morel entra nelle grazie del Signor de Charlus. (...) Charlus crede in Morel come ad un arcangelo nel quale realizzare se stesso. Ma Morel non è un puro, è un ragazzo venuto dal popolo che vive in piena libertà, affrancato dai problemi (...) Quadro dodicesimo. Morel e Saint-Loup, ovvero il duello fra angeli. "Biondo, dorato, intelligente, provvisto di ogni prestigiosa qualità", il giovane Saint-Loup è il simbolo del coraggio e della bellezza virile. E' un essere che si è tenuto lontano (...) da tutti i vizi insomma di Charlus e di Morel. (...) Questo quadro ci mostra Saint-Loup: sarà l'arcangelo bianco, (...) che affronta Morel, l'angelo nero che, con astuzia diabolica, lo trascina nel gorgo del vizio. (...) Il rapporto fra Morel e Saint-Loup è così descritto da Proust: "Il est possible que Morel, étant excessivement noir, fut nécessaire à Saint-Loup comme l'ombre l'est au rayon de soleil". (...) Il duetto Morel - Saint-Loup, ricco di effetti contrastanti nella coreografia che sono gli stessi che uniscono i due amanti nell'atto di attrarsi e respingersi (Alberto Testa - "La Recherche di Proust, danza di Amore e di Morte")

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