Bolle & Friends, Atene, Novembre 2008

 

Stamattina ero pesta, con una schiena da schifo ma c'era un sole splendente portato da Apollo nostro. Arrivo al Pallas e aspetto. All'ingresso in cima ad una lunga scalinata, in formato gigante, a misura d'uomo, due manifesti di Roberto Bolle. Alla spicciolata escono i Friends. Ho così occasione di abbracciare Roberto.
Vado per rose: in tutta la città esistono solo rose piccole. Finalmente a 20' a piedi dall'albergo, lontano dalla metro ed in direzione opposta al teatro trovo quel che cerco. Uno stupendo amaryllis con i cinque fiori sbocciati: confezionato con una rete rosso fuoco è pronto per essere consegnato.

Prendo posto. Nel programma di sala c'è anche una lunga intervista di Roberto, tante sue belle foto, biografie e foto dei Friends. Ma accidenti, tutto in greco.
La platea ha una forte pendenza ed i posti sono sfalsati: si vede splendidmente da ogni dove! Fosse così anche la Scala....
L'Ave Verum di apertura mi ha fatto venire i BRIVIDI (nonchè le lacrime agli occhi). Mi sono ritrovata catapultata nell'immensità dell'universo, faccia a faccia con Dio. Credo non potrò mai dimenticare quei minuti potessi anche campare 1000 anni.
I greci hanno gratificato i Friends e Roberto di applausi lunghi e calorosi, fino ad arrivare ai saluti finali dove non si sono lesinate ovazioni ed applausi intensi al punto che - felice e soddisfatto - mentre il sipario si chiudeva per l'ultima volta, con un sorriso accecante Roberto ha salutato agitando una mano.

Giovanna

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