Bolle & Friends, Bologna, Marzo 2010

 

“Nonnaaaaaaaaaaaaaa, vieniiiiiiiiii!!!! “.
Giada è così, nell'irruenza dei suoi 4 anni quando chiama in quel modo, bisogna correre, si tratta sicuramente di qualcosa di importante.
“Cosa c'è tesoro?”.
“Stavo guardando questo poster è così bello. Mi racconti di quella volta che questo dado è venuto qui da noi, sai, quella volta che faceva gli anni, dopo che si era fatto male .“
“Eh ma che noia, l'ha già raccontato duemila volte!!!” E figurati se Chiara, l'altra mia nipote non interviene, dall'alto dei suoi 8 anni ci considera con superiorità....
“Nonna per favore” mi implora Giada mentre si arrampica sulle mie gambe e così mi accomodo in poltrona. Chiara si avvicina e si siede ai miei piedi, fa la sofisticata ma anche lei ascolta sempre volentieri i miei racconti su Roberto Bolle.
“...Allora... siamo andati là con papà, sapete, tanti anni fa era piccolino, insieme al nonno, al nonno bis ed alcuni amici bollerini sabato pomeriggio per salutarlo. Tutti i bollerini erano tesi, si è fatto male a fine novembre e lo spettacolo che faceva a Bologna era il primo spettacolo che faceva dopo l'infortunio. I mesi che hanno preceduto il suo ritorno in scena sono stati per noi suoi fans mesi di apprensione, di paura, di preoccupazioni. Sapete, dovevamo andare ad Amburgo per vederlo debuttare in Orfeo, un ruolo che Neumeier, un coreografo molto famoso, aveva creato apposta per lui, eravamo organizzatissimi, poi pochissimo tempo prima della partenza, la doccia gelata, la notizia dell'infortunio.... sono stati davvero momenti orribili, indescrivibili se non li hai vissuti. Pensate che è anche saltato il debutto in un altro balletto, Chants du compagnon errant. Avevamo perfino pensato ad un calendario che facesse il conto alla rovescia fino al ritorno in scena di Roberto.... con canzoni, poesie, pensieri, tanti piccoli gesti di affetto nei confronti del nostro beniamino. Così, ora che era il giorno prima del rientro in scena, l'agitazione era alle stelle. Roberto è nato il 26 marzo, quindi, ci eravamo organizzati con dei palloncini per festeggiarlo ed una torta con due candeline, visto che ha anche un fratello gemello. Poi avevamo pensato a fiori da far arrivare ai suoi piedi, uno striscione con la scritta buon compleanno... luci, cori di auguri, brindisi...... Roberto nei giorni precedenti aveva detto che era tranquillo, rientrare a Bologna, significava rientrare trovando un pubblico amico e quando sei stato fermo un po' essere il più tranquillo possibile aiuta, un ballerino ha sempre il timore di farsi male e quando succede, tornare a danzare è come iniziare di nuovo la propria vita danzante, devi riprendere la misura, riabituare il tuo corpo alla danza e spesso devi educarlo in modo diverso da come facevi prima. Entriamo a vedere il finale della lezione, poi ci saranno dieci minuti di pausa ed inizieranno le prove, c'è anche Marta Romagna, è un rientro anche per lei, ha infatti avuto da poco il suo Francesco. La serata è davvero importante, più di quanto riesca a raccontarvi. Quando si fermano ci avviciniamo per salutare Roberto, è un po' emozionato, ma è carino come sempre, saluta papà la nostra mascotte, gli altri amici bollerini, Roberto è felice di vederci. Stanno per riprendere le prove, salutiamo e torniamo a casa. 
La giornata è stata ricca di telefonate per accordi sugli ultimi dettagli, fiori da confezionare, torte ecc. Arrivati in teatro luci e badges vengono distribuiti a tutti i bollerini, intanto si fanno due chiacchiere, ricordando tante avventure..... quella volta in cui il pullman è rimasto bloccato nel traffico, quell’altra, quando siamo partiti per l'Opera di Parigi con il rischio di restare senza biglietto, quell’altra in cui la pioggia alla Pilotta ha messo la parola fine a Giselle, quell’incontro dove sono comparsi i badges per la prima volta, quell'altra che fermi ore ed ore ci siamo congelati davanti a Covent Garden, quell’altra in cui Parma ha trovato per un indimenticabile Basilio un pubblico calorosissimo....... davvero tante, tantissime avventure.
Lo spettacolo ha inizio, diversamente dai Bolle & friends andati in scena fino a quel momento, Roberto ha scelto per il suo rientro una serata Petit, ovvero una serata che proponesse le coreografie di questo grande mito. La serata è un successo, come sempre, i brani danzati da Roberto sono favolosi, ma il suo primo brano di quella serata, il primo passo verso il ritorno alla sua vita, ha da sempre nel nostro cuore di bollerini un qualcosa di speciale. Siamo tesi come corde di violino, gli spettatori meno dentro il mondo della danza non sanno del lungo stop che ha costretto Roberto lontano dalle scene. E' un inizio che trasmette le preoccupazioni, il tormento di quei lunghi mesi, fino al momento finale della pazzia, dove Roberto sfoga la lontananza dalla scena, la lontananza dal pubblico, la perdita dei debutti importanti, mesi della sua vita di danzatore e la sua voglia di tornare, di esserci, di emozionare. Al termine è un'ovazione, Roberto sorride, ha la conferma che tutto è passato, che si è di nuovo in scena, che si ricomincia... poi la tensione si scioglie e si commuove e noi con lui, lacrime di gioia, lacrime di emozione, lacrime che sciolgono quel nodo che tanto a lungo ha trattenuto i nostri stomaci. E’ una vera liberazione.
Il finale è un tripudio di applausi e di gioia, partono gli auguri di compleanno, lo striscione, l'arrivo dei palloncini, i fiori sul palco...... e per finire una delegazione di bollerini porta la torta di compleanno in camerino”.

“Nonna, che bello e speciale deve essere stato.....”
Guardo Giada che mi ha interrotto, nei suoi occhi ed in quelli della sorella, c'è quello sguardo che dice “avrei voluto esserci anche io”, noi siamo stati fortunati ad essere presenti, quando racconto di quella volta so che ho in comune con gli altri bollerini una luce: quella che ha illuminato Roberto in quella serata indimenticabile, in cui tutto è ricominciato.

Sara

 

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