Bolle & Friends,
Bologna, Febbraio 2022
11 febbraio
Sara: Che gioia condividere questo ritorno di Roberto
Bolle a Bologna.
Susy: La serata inizia con il montaggio degli striscioni
alle balconate e la realizzazione di foto e video per i social.
Il gala si apre con una creazione in 1.a mondiale, introdotta da un chiarimento
sull’uso di uno speciale tappeto che interagisce con un computer. Non mi è
chiaro il collegamento tra il titolo “C&C” e la coreografia. Roberto indossa un
costume bianco e nero che potrebbe far pensare ai tasti di un pianoforte o anche
a una statua classica e le prime note che sprigiona con i suoi movimenti
confermano la sensazione. Virna Toppi invece mi fa pensare a Barbarella sia per
le strisce argento del suo coloratissimo costume sia per le sonorità siderali
che crea. Le prime interazioni tra loro sono ironiche, quasi a suggerire
l’incontro tra un umano e un’aliena.
Sara: Mi ha incuriosito il brano di
apertura con riferimento al classico e al contemporaneo e le relative sonorità.
Adoro la coreografia di Liam Scarlett danzata perfettamente da Roberto Bolle e
Agnese di Clemente e non posso che ringraziare Roberto per averla proposta in
queste serate.
Susy: Ancora una volta
vedo Roberto danzare
“Two“
e il primo pensiero è che la danza parla: inizialmente con la plasticità delle
posture e poi con la velocità dei movimenti.
Sara: Ho
apprezzato anche Two, ad un certo punto mani e braccia ti ipnotizzano diventando
torce di luce. Casanova è un brano di grande poesia su una musica che cattura
e coinvolge.
Susy:
Poi il gioiello del gala, la prima mondiale di “Rain, in your black eyes”. Il
brano musicale dura 11 minuti e Roberto è in forma smagliante per eseguirlo così
intensamente. Indossa un paio di pantaloni neri e una giacca da smoking a un
bottone pure nera ma di tessuto trasparente. E’ un uomo alle prese con le
riflessioni esistenziali sulle vicende della vita, un gesto in cui china il
busto e trascina le braccia fanno pensare a fardelli da sopportare. I passi sono
accompagnati da un’interpretazione terribilmente sentita e coinvolgente, davvero
la danza parla! Poi l’uomo ai miei occhi diventa l’artista che affronta il
passare degli anni e il costo che si deve pagare per rimanere all’apice. Ma è un
prezzo pagato per amore.
Sara: Il brano finale è pazzesco: è
perfetta la coreografia, l'uso dello spazio, la scelta dei movimenti e del
crescendo che permette la libertà espressiva dell'artista. Si può leggere in
tanti modi, io lo trovo davvero splendido. Che grande serata. Che generosità
con 5 pezzi danzati da Roberto. Che meraviglioso assolo gli ha creato De Bana!
Non so mica se ce la posso fare con tutte queste emozioni!
Susy:
Al termine il teatro esplode e gli applausi sembrano
non voler finire.
Tornano tutti alla ribalta, Roberto con due spettacolari grand jeté e le
chiamate continuano per oltre cinque minuti. Non ho la forza di uscire dal
teatro e tornare a casa, sono in una bolla che mi isola dalla realtà.
12 febbraio
Lisa: Il biglietto era nel cassetto da settembre 2019,
mai ci fu spettacolo più atteso! Ho visto diversi Roberto Bolle & Friends
nel corso degli anni, ma questo mi è sembrato ancora più bello del solito, sarà
perchè avevo un posto in platea, e osservare tanta bellezza a pochi metri di
distanza aumenta l'impatto emotivo, sarà perchè tornare in teatro dopo mesi di
astinenza è ancora più emozionante di quanto già lo fosse anche prima del covid,
e sarà anche perchè sono stati scelti dei brani bellissimi. Lo spettacolo è
iniziato con "C&C", una coreografia di danza moderna di Matteo Gavazzi in cui
Roberto era sul palco al buio, ma illuminato a dovere dalle luci di scena, con
solo uno slip addosso. E'
stata una coreografia piacevole, a tratti simpatica, sempre tecnicamente
perfetta.
Susy:
Il primo colpo di scena è subito all’inizio: Virna Toppi non indossa il
costume colorato ma un semplice top bianco e pantaloncini neri.
L’interpretazione sembra diversa, marcatamente più ironica, e infatti il
pubblico ride e applaude tantissimo.
Lisa: Dal contemporaneo al classico,
con il "Lago dei Cigni" interpretato da Nicoletta Manni e Timofej Adrijashenko,
un pezzo intramontabile. Nonostante l'abbia visto diverse volte, rimango sempre
incantata da quella serie infinita di fuettés di Nicoletta, che io non riesco
nemmeno a contare, mentre lei li esegue con una tale leggerezza, da farli
sembrare la cosa più naturale del mondo! Il terzo brano è stato "With a
chance of rain", ballato da Roberto e Agnese di Clemente. Sicuramente lo
conoscete, perchè lo hanno ballato insieme nell'ultima edizione di Danza con me.
Di questo pezzo mi ha affascinato la grazia e la naturalezza con cui Roberto
solleva e fa roteare Agnese come se fosse una piuma, in ogni loro movimento non
traspare un minimo di sforzo, di fatica, tutto è meravigliosamente armonico e
leggero.
Lisa:
La serata mi ha riservato anche una piacevole sorpresa: due ballerini
giovanissimi, che non conoscevo: Ines McIntosh e Antonio Casalinho. Appena
sono saliti sul palco ho pensato "sembrano due bambini". Infatti ho poi
scoperto che hanno rispettivamente 19 e 18 anni! Nonostante la loro tenera
età, sono due professionisti incredibili! Antonio volava su quel palco! Ha
una tecnica e un'energia eccezionali! Penso proprio che farà strada questo
ragazzo, e penso (e spero) che lo rivedremo ancora insieme a Roberto.
Sara: Due talenti giovanissimi che già rispetto a venerdì sono
cresciuti tanto.
Lisa: A metà serata Roberto ci ha regalato un
altro assolo: una coreografia contemporanea di Maliphant, sulle musiche di
Andy Cowton, altro brano in cui oltre alla tecnica e all'eleganza, abbiamo
potuto apprezzare anche le doti fisiche, perchè pettorali, braccia, spalle
erano sempre illuminati a dovere, con un gioco di luci e movimenti molto
suggestivo. Un altro classico della danza, un "Don Chisciotte" ballato
da Daniil Simkin e Iana Salenko, prima di arrivare a quella che per me è
una delle più belle coreografie di sempre: "L'altro Casanova", musica di
Antonio Vivaldi, interpretato da Roberto e Virna Toppi. Mi sono
innamorata di questo pezzo la prima volta che l'ho visto, e potrei
rivederlo all'infinito, senza mai stancarmi. C'è una perfezione, una
grazia, un'eleganza nei loro movimenti, che mi commuovono per la loro
bellezza. Io non sono un'esperta di danza, il mio giudizio viene proprio
solo dal cuore, ascoltando le emozioni, e questo mi emoziona davvero!
La serata si avvia verso la conclusione, il penultimo pezzo è un'altra
coreografia moderna con Nicoletta e Timofej: "Luminous". A me piacciono
molto Nicoletta e Tima sul palco, secondo me si vede che fra loro c'è
molta intesa, che c'è amore e passione e lo sanno trasmettere, poi li
trovo anche così meravigliosamente dolci quando alla fine del brano si
guardano, si abbracciano e si danno un bacio. Sono una coppia bellissima.
Sara: Angelici ed incorporei Manni e Andriashenko su musica di
Richter.
Lisa: Siamo alla fine: "Rain, in your black eyes" è
l'ultimo brano. Roberto è solo sul palco, la musica è di Ezio Bosso. Una
musica a volte delicata, a volte struggente. Roberto quel palco lo riempie
tutto, con un'interpretazione intensa, carica di pathos e dolore, come se
volesse trasmettere le pene che la vita e la malattia hanno inflitto all'
autore di quella musica. Undici minuti, davvero undici minuti è durata
questa coreografia, undici minuti di emozione e passione che gli hanno
regalato un lunghissimo applauso. Meritatissimo.
Sara: Per l'ultimo
brano ho pensato anche a Bosso, questa mano così importante nella
coreografia, più in generale lo collegavo anche a tutti gli artisti ed al
loro lavoro. Brano favoloso.
Tamara: Che bello, da brividi! L'
ultimo pezzo avevo le lacrime agli occhi, mi ha commosso! Lo strazio del
corpo imprigionato dalla malattia. Bravissimo.
Susy: Per gli
applausi finali Roberto resta a torso nudo, alle stesse chiamate di
venerdì se ne aggiunge un’ulteriore.
Lisa: Tutti hanno meritato il
lunghissimo applauso che ha accompagnato i saluti finali, un piccolo
ringraziamento per averci fatto emozionare, e per averci fatto godere di
tanta arte e bellezza.
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