Bolle & Friends, Genova, Luglio
2016
15 luglio
Questa è per me la 14a stagione di spettacoli Roberto
Bolle and Friends. Con il passare degli anni la qualità si è continuamente
innalzata e sono aumentati i motivi d'interesse. Infatti, ai coreografi di
vaglia e ai colleghi di chiara fama, Roberto affianca da alcune edizioni anche
giovani danzatori che debuttano in coppia con lui.
Speciale il debutto di Viktorina Kapitonova in
Arlésienne. Ero abituata a vedere il ruolo danzato da interpreti mature e
lei porta una freschezza da bambola, tragicamente spezzata nel passaggio
da ingenua e festosa aspettativa a cocente dolore per il rifiuto. Scopro
l’uso del materasso nella buca dell’orchestra: Frédéri si suicida
buttandosi in avanti anziché di spalle. Di colpo ricordo di aver già visto
questa soluzione: era il 7 marzo 2008 e al Comunale di Bologna andava in
scena un Roberto Bolle and Friends con Alessio Carbone in Arlésienne. A
quell’epoca ancora Roberto non aveva fatto il suo debutto in questo
capolavoro di Petit!
In programma c'è un secondo capolavoro di Petit e
anche qui Roberto non ha il partner con cui aveva affrontato inizialmente
il ruolo di Morel. Anzichè Andrijashenko a interpretare Saint Loup c'è
Alessandro Staiano. Come sempre, la qualità della danza di Roberto
prescinde dai danzatori a cui fa da partner e mi viene in mente il
capitolo "Orgoglio di star" del libro di d'Amico, in particolare le ultime
tre righe. Stupefacente il finale di "Diana e Atteone": Osiel Gouneo fa
girare Sarah Lane e poi si allontana mentre lei continua imperterrita!
Avevo già visto questo virtuosismo ed è sempre di grande effetto.
In questa edizione del Roberto Bolle and Friends di luglio 2016 figurano
anche due coreografie su musiche di Bach che costituiscono una novità per
me. Piacevole
sorpresa della Vostrotina che conoscevo solo nel repertorio classico e
scopro nel contemporaneo. Ottima in coppia con Christian Bauch sia nel
brano firmato dal genio inconfondibile e irragiungibile di Forsythe sia in
"Vertigo Maze". Complici i costumi e alcuni gesti, viene spontaneo
l'accostamento con "Petite mort" di Kylian, come se "Vertigo Maze" ne
fosse una sorta di continuazione, un passaggio dall'erotismo al
misticismo.
Il finale è rock, nel segno del padrone di casa, che all'uscita degli
artisti viene
letteralmente tolto di peso alla folla in attesa e portato sul marciapiede
opposto. La gente comincia a rincorrerlo e rimango immobile mentre Roberto
sparisce alla mia vista.
Susy
16 luglio
Adoro arrivare in teatro
anzitempo. Mi piace sostare davanti all'atrio quando ancora vi è poca gente.
Penso agli artisti, forse stanno facendo le ultime prove, gli ultimi ritocchi ai
costumi. In questo modo l'aspettativa mi carica ancora più di adrenalina (come
se ce ne fosse bisogno...). Già perché quando si avvicinano le date dei Gala di
Roberto Bolle & Friends l'adrenalina fa capolino in ogni dove.
Il teatro si riempie, capto i commenti degli altri
spettatori, sono simili ai miei pensieri.
Siamo certi di assistere ad uno spettacolo di alto
livello artistico e di grande qualità.
Poi il buio, il cuore che galoppa nel petto.
Ecco l'inizio con
Prototype! Roberto è perfetto! Bisognerebbe davvero clonarlo!
Si alternano poi i Friends in un avvicendarsi
tra classico e contemporaneo.
Mi piace questa mescolanza, mi piace tanto il
taglio che Roberto, anche direttore artistico, dà ad ogni suo Gala. Ognuno
porterà a casa impresso nella mente quelle movenze, quelle note, quel
qualcosa che lo ha colpito maggiormente.
Per me è così. Ogni volta aspetto di vederlo
ballare in questo o in quel particolare pezzo e lui ogni volta riesce ad
accontentarmi. Questa volta tocca al Pas de deux da Proust. Aspettavo di
vederlo da tempo e nel secondo tempo eccolo in un capolavoro eseguito con
Timofej Andrijashenko. Resto incantata.
Alla fine del primo tempo Roberto porta in
scena, con una intensa Viktorina Kapitonova, l'Arlesienne, su musiche di
Bizet. Ogni
espressione, ogni gesto mi ipnotizzano.
Alla fine della performance Frederi (Roberto)
preso dalla disperazione apre le braccia e si lancia nel vuoto... proprio
lì davanti al pubblico in delirio, le luci si spengono e improvvisamente
il buio. Una frazione di secondo in cui io e le mie “compagne di viaggio”
abbiamo avuto l'impressione di vederlo volare addosso a noi, lì in prima
fila. Il Talento a
portata di mano. Difficile da descrivere, bellissimo da vivere e ancor più
intenso da ricordare.
La scelta dei Friends ci regala momenti di
grande bravura.
Strepitosi Nicoletta Manni e Osiel Gouneo. Intensi Elena Vostrotina e
Cristian Bauch.
Intriganti Anna Tsygankova e Mattew Golding. Esplosivi Sarah Lane e Osiel
Gouneo. Poi il
gran finale che ci trasporta tutti nella magica atmosfera americana.
Bella l'idea di accantonare per un momento veli
e punte e far ballare le ballerine sui tacchi in abitini morbidi e di
taglio moderno. Ma
come fa Roberto a stupirci ogni volta?
Non è ancora finita. C'è un omaggio per Roberto,
un simpatico Bradipo di peluche.
Contribuisco al lancio. Santo cielo, no, mi
tremano le mani, ma come si fa... non lo so... riuscirò? Siiiii...
obiettivo raggiunto. Lui quasi para e sorride divertito!
Con Roberto e la sua Grande Danza non ci sarà
mai era glaciale.
La sua danza scalda i cuori, scalda gli animi e rende tutto
indimenticabile.
Gabriella
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