Bolle & Friends, Istanbul, Luglio 2011

 

E' il secondo gala benefico all'estero, dopo quello di Atene del 2008.
Due sono le associazioni turche che ne beneficeranno: Acik Kappa e Make a Wish ed anche questa volta i Bollerini, come il colibrì della nota leggenda africana, saranno al fianco di Roberto Bolle a sostegno dei meno fortunati. Un passa parola tra di noi ci permette di raccogliere un somma significativa che consegnerò personalmente a Make a Wish. Dopo aver attraversato tutta la città arrivo alla sede dell'associazione, in un palazzo semifatiscente, al 5.o piano, con ascensore fuori servizio. Vengo accolta da due ragazze che, saputo il motivo della visita, chiamano la responsabile. Spiego di essere lì a nome dei Bollerini che abitualmente affiancano Roberto nei suoi gala benefici con una piccola donazione all'associazione. Mi dice che è la prima volta che le capita che i fan di un artista facciano una cosa simile. Si complimenta per l'idea chiedendomi di portare ai Bollerini il ringraziamento dell'associazione dicendo anche che magari ci fossero tante donazioni di quella entita', anche se loro sono grati per ogni singolo centesimo ricevuto.

Il luogo dell'evento è il Cemil Topuzlu , costruzione recente che ricalca la struttura del teatro greco. Il programma di entrambe le sere prevede che Roberto danzi Arlésienne (Sabrina Brazzo), Carmen (Lucia Lacarra), Canon in DMajor (con i gemelli Bubeniceck) ed il Gran Pas de Deux con Alicia Amatriain.
Ho visto il tormento di Frédéri, il sensuale e passionale Don José che tanto amo; Canon: un pezzo ricco di spiritualità e l'ironico Gran pas de Deux.
Potrei vedere Roberto danzare gli stessi pezzi 3, 10, 100 o mille volte: ogni volta il Diodelladanza mi propone nuove sfumature, mi rende partecipe di nuove emozioni. Ci sono stati momenti durante Arlésienne e Canon in cui occhi appannati dal dolore, rivolti verso l'alto, sembravano scandagliare il cielo, lo sguardo alla ricerca di un perchè e di queste serate mi resterà scolpito nella mente e nel cuore lo sguardo sofferto di Frédéri, quello agitato di Don José ma - soprattutto - quello di Canon: occhi increduli rivolti al cielo in una muta domanda che resta senza risposta..... Sguardi che rimarranno dentro di me per sempre!

Il pubblico del Cemil, che vedeva Roberto in Turchia per la prima volta, lo ha ringraziato con un lungo e caldo applauso. A fine spettacolo, incontrando Roberto non mi é rimasto che stringerlo forte tra le braccia!

Giovanna

 

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