Bolle & Friends,
Milano, Gennaio 2017
Il ritorno al teatro degli Arcimboldi è per
me una grandissima emozione: quanti spettacoli visti su quel palco,
debutti, nuove produzioni... ci torno proprio con vero piacere e sono
curiosa di vedere friends e debutti per questo gala.
Il pomeriggio si apre con Ballet101, per
l'occasione è Francesco Pannofino invece della voce registrata in inglese
a scandire le posizioni. Mi pare che la scelta di riportare il testo in
italiano sia vincente: permette a tutti di capire chiaramente le posizioni
e l'ironia che forse sfugge a chi conosce poco la danza e l'inglese.
Il passo a due della Bella Addormentata nel
bosco é un tocco di classe e regalità inglese che solo i danzatori del
Royal Ballet possono portare. Marianela Nunez è talmente favolosa che non
ho occhi che per lei. Finalmente ecco il primo debutto di Roberto Bolle:
On the nature of daylight insieme a Sasha Mukhamedov. Devo confessare che
avrei preferito vederlo in coppia con Anna Tsygankova che è una ballerina
che secondo me riesce a valorizzare in pieno la coreografia e le forme
ricercate e sinuose che questa richiede. Roberto la danza brillantemente:
é evidente nel suo modo di danzare la voglia di ballare un repertorio più
contemporaneo e che esca dagli schemi del solito classico.
Che Roberto Bolle sia un
ottimo direttore artistico che ricerca pezzi sempre nuovi da far conoscere
al pubblico e che è molto generoso danzando molti pezzi è già stato detto,
invece non si è detto che porta fra i suoi friends giovani ballerini di
talento come Daniel Camargo e ballerini italiani di valore che stanno
brillando all'estero, come Davide Dato.
Proprio Daniel Camargo accompagna Liudmila
Konovalova nel passo a due di Corsaire. Ha una tecnica cristallina e
brillante, grande carisma interpretativo, insomma un nome da segnare e
tenere d'occhio.
Il passo a due di Onegin conclude la prima parte ed è danzato con grande
intensità e trasporto sia da Roberto che da Alicia. È naturale che le
danzatrici di Stoccarda abbiano Cranko nelle loro corde, ma è incredibile
come in pochi minuti Roberto e Alicia siano stati in grado di ricreare il
pathos dell'intero balletto provocando una forte commozione nel pubblico.
Ricevono gli applausi finali ancora provati dalla grande intensità del
passo a due, Alicia singhiozza in lacrime e io piango insieme a lei, mi
sono molto emozionata come non mi succedeva da tempo. Valeva il viaggio
solo per vedere questo passo a due danzato in maniera indescrivibile.
La seconda parte riprende con Nikisha Fogo e
Davide Dato che con la difficile Tarantella di Balanchine provano a
stemperare l'emozione che ancora aleggia sul pubblico dopo il finale della
prima parte. Ed
ecco il secondo debutto per Roberto Bolle: insieme a Melissa Hamilton ci
racconta del Caravaggio di Bigonzetti. Scultorei, bellissimi ed in grande
sintonia fra loro ammutoliscono il pubblico che segue i disegni che i loro
corpi realizzano sul palco quasi trattenendo il respiro, rapito da tanta
bellezza. Bigonzetti non è un coreografo che ami o apprezzi
particolarmente, ma bisogna dargli atto che aver rimontato questo passo a
due per questi due ballerini concretizza l'idea che aveva il coreografo e
la arricchisce in espressività. Gli applausi quando la musica finisce sono
davvero scatenati.
A seguire è ancora Marianela Nunez insieme a
Vadim Muntagirov a regalare al pubblico un'altra perla classica: il passo
a due del cigno nero. Marianela è davvero una macchina da guerra, ti offre
le difficili sequenze del classico come se per lei fossero naturali e le
impreziosisce di grazia ed eleganza.
Ci avviamo verso il finale con Firebreather un
assolo di Katarzyna Kozielska danzato da Daniel Camargo. Se già nel
Corsaro Camargo aveva brillato, in questo assolo contemporaneo fra giochi
di luce ed espressività, Camargo dimostra tutto il suo potenziale di
ballerino completo ed in grado di danzare egregiamente sia il classico che
il contemporaneo.
A concludere, fra le risate del pubblico, è il
Grand pas de deux di Spuck che vede nuovamente in scena Alicia Amatriain e
Roberto Bolle in una versione spiritosa, ottima per stemperare la tensione
del finale di prima parte che li aveva visti insieme sul palco.
I saluti finali rivedono tutti gli artisti in
scena, ed in seguito Roberto Bolle propone We will rock you.
Ancora una volta il Bolle and friends si
dimostra un gala di alto livello e qualità, ricercato, raffinato e molto
vario. L'uscita artisti è ormai come sempre un vero bagno di folla per
tutti gli artisti e Roberto Bolle pazientemente firma autografi e scatta
foto. Next stop Bologna e noi ci saremo :)
Sara
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