Bolle & Friends, New York, Settembre 2013

 

 

Quest'anno la prima data di un Roberto Bolle and Friends ad apparire nell'agenda del Divino è quella del 17.9.2013 a... New York, al New York City Center: un bell'edificio dal disegno neo-moresco con interni elaborati ed all'esterno piastrelle policrome, decorazioni e recente ristrutturazione della sommità del tetto della cupola con tegole di terracotta.
E' l'11 settembre - strana coincidenza - quando i Bollerini nella persona di Sara - vengono contattati dalla redazione di RaiDue ".... Stiamo preparando un grande speciale su Roberto Bolle e, visto che siete il fan club ufficiale, ci piacerebbe trovare un modo per coinvolgervi...." Seguono scambi di mail, notizie, numeri di cellulare...... fino ad arrivare a concordare un incontro a New York per una intervista proprio prima dello spettacolo.
Superfluo dire che, come Bollerini, siamo orgogliosi e felici di contribuire ad una trasmissione interamente dedicata al nostro Mito!
Personalmente preferirei non dover essere io a fare da rappresentante in un'occasione così speciale.... potessi scegliere.... mi defilerei ma,..... non si può! Questa volta non ci saranno con me altri bollerini italiani come nello scorso maggio e giugno e la sola bollerina americana presente all'evento non se la sente di apparire davanti alle telecamere. Così vinco la mia ritrosia ed accetto. 
La sera dello spettacolo, agitata e preoccupata di far fare brutte figure al nostro Fan Club ed al nostro Divino, anche perché non sono a conoscenza delle domande che mi verranno rivolte, arrivo davanti al teatro all'ora concordata ed in largo anticipo sull'inizio del gala.
La troupe di RaiDue è appena arrivata, direttore-regista, autori, cameramen: tutti gentilissimi riescono a mettermi a mio agio.
Proseguono le interviste: Alessandra Ferri, Giovanna Botteri, e........ Fabio Capello, con la moglie, che conosco dai tempi in cui giocava nel Milan e che saluto. Scambiamo qualche battuta...
Finalmente si entra in teatro...

Il programma della serata prevede che Roberto danzi 3 pezzi con tre diverse partners e chiuda lo spettacolo con Prototype.
Significativa la scelta di aprire il Gala con Excelsior, un'opera storica, allegorica, tutta italiana, di Luigi Manzotti, musica di Romualdo Marenco, coreografia di Ugo Dell'Ara. Così la presenta lo stesso Manzotti: "La titanica lotta sostenuta dal progresso ossia dalla luce contro il regresso. E' la grandezza della civiltà che vince, abbatte, distrugge pel bene dei popoli l'antico potere dell'oscurantismo che li teneva nelle tenebre del servaggio e dell'ignominia." 
E chi meglio di Roberto - insignito della Medaglia d'oro della lingua e della cultura italiana nel 2009 e del prestigioso titolo di "Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana" nel 2012 - può danzare il passo a due dello Schiavo? Ce lo propone con Alina Somova nelle vesti della Civiltà.
Essere all'estero, in America ed assistere ad un balletto tutto italiano, interpretato da una "eccellenza italiana" che con la sua Arte onora l'Italia mi tocca profondamente e non riesco a trattenere lacrime di commozione ed orgoglio. E' un pdd dal profondo significato simbolico e Roberto con la sua Danza elegante, atletica e possente non solo mi emoziona, ma mi fa riflettere sulla necessità di lottare con forza e convinzione - la stessa che lui trasmette danzando - per spezzare le catene delle molteplici oppressioni che ancora oggi tengono in soggezione l'essere umano. Gli applausi che l'hanno accolto al suo apparire si ripetono durante la variazione e riprendono ancor prima che finisca il passo a due. E' un ottimo inizio!!!
Seguono: 
Romeo and Juliet, cor. Cranko, A. Amatriain-J. Reilly
Sinatra Suite, cor. Tharp, L. Paris-H. Cornejo
Jeune Homme, cor. Scholz, E. Carrillo Cabrera-M. Kaniskin
La prima parte termina con il divertente Le Grand Pas de Deux, cor. Spuck che Roberto ci propone con la bravissima Alicia Amatriain, sua friend storica. Si tratta di una spassosa parodia dei più classici pdd. E' un pezzo convincente ed autoironico che diverte anche i due interpreti. Roberto ci regala una danza di altissima qualità, la sua Danza! Alicia non è da meno. Il pubblico che, a più riprese, ha accompagnato questa esibizione con battimani e gioiose risate sottolinea il finale con applausi lunghi e calorosi.

Dopo un breve intervallo il Gala riprende con L'Arlésienne, cor. Petit, ed è sempre l'Imperatore della Danza a proporcelo con la giovane Erika Gaudenzi nelle vesti di Vivette. La storia è nota. Frédéri è promesso a Vivette ma questa unione gli sta stretta in quanto ossessionato dal ricordo dell'Arlésienne da lui incontrata in passato. E' un pdd inquietante di una forte tensione emotiva. Roberto un partner strepitoso, generosissimo nei confronti della sua Vivette. Sempre pronto a guidarla, attimo dopo attimo, gli occhi fissi nei suoi quasi a volerla ipnotizzare. 
Ancora una volta il pubblico, emotivamente e fortemente coinvolto, non si contiene e gli applausi si fanno sentire a lungo. 
Lo spettacolo continua con 
Kazimir's Colour, cor. Bigonzetti, E. Carillo Cabrera-M. Kaniskin
Tchaikovsky Pas de Deux, cor. Balanchine, M. Kochetkova-H. Cornejo
Mono Lisa, cor. Galili, A. Amatriain-J. Reilly
Dying Swan, Fokine, A. Somova
Passano alcuni minuti, il tempo di preparare lo scenario per l'ultimo pezzo: Prototype, un assolo multimediale che Roberto ha ideato con Massimiliano Volpini che ne ha scritto anche la coreografia, la musica è di Piero Salvatori. 
Il Divino rivive in 3D i personaggi della sua carriera, iniziando dal duello con Romeo per arrivare ad Albrecht, interagendo con il proprio clone, proiettando nel futuro la danza del passato. Di trasformazione in trasformazione Roberto termina danzando in una oscura valle che ha del surreale, con decine di sosia che moltiplicano all'infinito la sua immagine.

Applausi, standing ovation, gli spettatori del New York City Center, in delirio, omaggiano Roberto ed i suoi Friends per parecchi minuti. 
Per un imprevisto l'omaggio che i Bollerini avevano preparato: un'aquila reale, simbolo degli USA e imperatore dei cieli così come Roberto lo è della Danza non arriva ai suoi piedi; senza perdermi d'animo chiedo di poterlo raggiungere in camerino, l'impresa è quasi impossibile, la lista delle persone autorizzate è lunghissima......... la consegna è ferrea, chi non è accreditato non passa. Aspetto paziente oltre 20' poi quasi per miracolo vengo fatta entrare e con me pochissime altre persone. Ce ne sono almeno una trentina che aspettano per salutarlo. Arrivo a meno di due metri dal camerino e lo vedo sulla soglia, stanco - con il sorriso che non manca mai sulle sue labbra e nei suoi occhi - che firma autografi e stringe le mani, ringrazia. Non ho cuore di disturbarlo, c'è ressa. Vedo un componente del suo staff, gli consegno ciò che ho tra le mani chiedendo di volerlo cortesemente dare a Roberto da parte nostra quindi mi giro ed esco.
Davanti all'uscita principale del teatro mi ritrovo con amici di Washington e con loro aspetto l'arrivo di Roberto. I Friends escono alla spicciolata, con molti ci conosciamo e scambiamo due parole. Accanto c'è un pulmann che li aspetta per portarli a destinazione, mi dicono che dovrebbe arrivare anche Roberto. Eccolo dopo una ventina di minuti, elegantissimo: è atteso al party. Era stato precedentemente all'uscita artisti per firmare autografi e fare foto con i fan.
Mi passa accanto, c'è appena il tempo per i complimenti per questo grande successo, poi viene inghiottito dal bus in partenza.
Grazie Roberto per rappresentare così bene la nostra Italia nel paese che è per te la tua seconda casa e per aver regalato al tuo pubblico una meravigliosa serata.

Giovanna

HOME