Bolle & Friends, Parma, Ottobre 2015

 

22 ottobre

La 2° tappa del bolletour di ottobre fa sosta a Parma, dove Roberto Bolle con i suoi Friends torna dopo sei anni, con tre serate.
Il programma è il medesimo di Bari fatta eccezione per una coppia e due titoli. Infatti Anna Tsygankova e Jozef Varga (Dutch National Ballet, Amsterdam) prendono il posto di Kiyoka Hashimoto e Davide Dato proponendoci Duet di Wheeldon ed il passo a due del 3° atto di Swan Lake. 

La serata si apre con Prototype: l’assolo multi mediale creato da Massimiliano Volpini per Roberto con il quale viene proposta al pubblico la vita artistica di questo grande Danzatore. Dopo averci illustrato i passi base della danza classica, eccolo interagire con se stesso duellando dapprima con Romeo e riproponendoci successivamente tutta una serie di passi e movimenti in perfetto sincronismo con decine e decine di suoi cloni. Applausi a scena aperta accompagnano la sua esibizione.
Una splendida Viktorina Kapitonova con un bravissimo Dinu Tamazlacaru deliziano il pubblico con Carnevale di Venezia seguito da Duet interpretato da Anna Tsygankova e Jozef Varga coreografato da Christopher Wheeldon e da Ring Them Bells di Goecke danzato dalla frizzante coppia Maria Eichwald ed Alexander Zaitsev sulla briosa musica di Liza Minnelli.
Ritorna Roberto con Julie Kent per proporre il passo a due dell’atto 1° di Manon: un concentrato di amore e passione vissuti in modo così intenso che quasi mi sento in imbarazzo, ho l’impressione di essere di troppo. 
L’intervallo mi permette di ricompormi.

Si riprende con Through the Light. La musica di Pachelbel, quella luce, l’esecuzione di Roberto che rasenta la perfezione mi portano in un’altra dimensione.
Ritorno con i piedi per terra insieme a Maria Eichwald ed Alexander Zaitsev che presentano Kazimir’s Colours di Bigonzetti. 
Ritornano Roberto e Julie, questa volta in Sinatra Suite, un pezzo che diverte moltissimo e strappa al pubblico continui applausi a scena aperta. 
Il passo a due del 3° atto di Swan Lake è interpretato da Tsygankova e Varga.
Dinu Tamazlacaru, in gran forma, propone lo spiritosissimo Les Bourgeois con la musica di Jacques Brel che entusiasma il pubblico.
Il gran finale, ballato da Roberto e Viktorina Kapitonova, è l’esilarante Le Grand Pas de Deux coreografato da Spuck su musica di Rossini e sono ancora applausi a scena aperta.
Lo spettacolo termina con la consueta sfilata di Roberto Bolle ed i Friends applauditi a lungo dal pubblico del Teatro Regio.

Uscita artisti. Escono alla spicciolata i Friends poi un membro dello Staff ci avvisa che il nostro beniamino firmerà gli autografi nel foyer del teatro e quindi, con altri bollerini presenti questa sera ci spostiamo all’interno dove possiamo salutare e fare i nostri complimenti a Roberto.

23 ottobre

Giornata frenetica dedicata alla messa a punto dei preparativi per i festeggiamenti che i Bollerini hanno programmato per domani sera. Festeggeremo infatti i 18 anni del Fan Club ed i 400 spettacoli di Roberto ai quali abbiamo assistito. Decisamente un bel traguardo!!! 
La sera eccomi nuovamente in teatro per vivere con Roberto Bolle ed i suoi Friends momenti di gioia. 
Il programma, naturalmente, è lo stesso della sera precedente e con i medesimi artisti, ma…….. per quante volte si possa rivedere lo stesso spettacolo non si rivedranno mai le stesse cose. Ogni volta ci sono molti particolari, mille sfumature diverse così come diverse sono le sensazioni e le emozioni che vengono vissute.
La bellezza dell’arte, la magia della danza non sono mai “troppo” e non mi stancherò mai di vedere Roberto danzare.
Anche questa serata, come sempre, finisce troppo presto e, dopo aver applaudito a lungo insieme al pubblico, lascio la sala per dirigermi nel foyer per il rito della firma degli autografi e di un saluto a Roberto.

Giovanna

24 ottobre

Una serata magica, una esplosione di emozioni, fiori e colori
Appuntamento fuori dal Teatro, Bollerine in trepidazione: è una serata speciale... c'è una "tappa" da festeggiare.
Tutte felici ed eccitate all'idea di mettere in pratica le due sorprese preparate per Roberto: al momento dei saluti finali calerà lo striscione "IL NOSTRO SOLE" e ci sarà una pioggia di fiori sul palcoscenico.
Siamo in tante, occupiamo due palchi e penso: ogni volta sempre una gioia diversa e sempre più grande.
Mi godo uno spettacolo in uno teatro bellissimo e suggestivo.
La qualità delle performance è alta come sempre.
L'inizio con Prototype mi carica, Duet mi catapulta in un rosso tramonto e Anna Tsygankova e Jozef Varga sembra scivolino davvero sull'acqua con dolcezza e armonia.
Molto particolare il balletto Ring Them Bells con Maria Eichwald e Alexander Zaitsev, simpatici i passaggi sullo skate board.
Resto a bocca aperta con il Pas de deux di Manon. Uno dei pezzi a me più graditi. 
Through the Light mi emoziona, quelle note, quei gesti e quei colori non finiranno mai di attaccarmi in gola.
Sinatra suite incanta il pubblico. Julie Kent è deliziosa e raffinata anche sui tacchi.
Vedere Roberto in abito scuro mi fa sempre un certo effetto...
Les Bourgeois di Dinu Tamazlacaru infiamma il pubblico.
Un pubblico che per tutta la sera è generosissimo di applausi, anche a scena aperta, e di ovazioni.
E per finire Le Grand pas de Deux con Roberto e Victorina Kapitonova su musica di Rossini che sorprende e diverte il pubblico. Un balletto simpatico e divertente fatto con grazia e disinvoltura dove la bravura viene celata dietro l'ironia. 
Siamo dunque all'ultimo balletto ma non c'è tempo per le malinconie, c'è ancora la pioggia di fiori e dal palco delle Bollerine compare lo striscione che il pubblico apprezza e ammira.
Roberto sorride, la mano sul cuore. Lo sguardo dolce e intenso e sempre ci regala grandi emozioni.

Non mi basta mai quello che vedo, anche se è tanto... Vorrei che lo spettacolo non finisse mai.
Vorrei che si potesse fermare il tempo! Fare in modo che le performance restino lì... sospese... anzichè finire in un lampo.... le cose succedono così velocemente che mi scappano di mano... vorrei godermi lo spettacolo, vorrei riempire gli occhi di bellezza, il cuore di emozioni e vorrei fotografare, guardare, ammirare... insomma tutto insieme. Riuscirci sarebbe davvero una bella magia.
Dopo lo spettacolo Il Nostro Sole scende nel Foyer del Teatro tra il pubblico in delirio. 
Come sempre stupisce la sua disponibilità per i suoi ammiratori... il suo sorriso ed i suoi occhi incantano. 
Alla fine ci regala un momento speciale... Risultato: Bollerine tutte K.O. abbiamo un cuore solo ed è tutto per lui
Lui che è proprio il NOSTRO SOLE!!

Gabriella

Ciascuno di noi, spero, ha il suo modo per ritagliarsi i suoi momenti di "estasi". Non parlo di relax, di puro divertimento o di semplice "stacco" dalla nevrosi quotidiana che attanaglia piu' o meno tutti noi. Parlo di vera estasi.... di quello stato sospeso tra sogno e realta', di quel "rapimento", esagero?... di quello stato mistico che molto raramente prende le persone piu' sensibili e le fa entrare in un mondo parallelo per qualche secondo, minuto, ora.
Ecco... questo e' esattamente quello che miracolosamente e fortunatamente mi succede ogni volta che vedo Roberto Bolle danzare.
Ho avuto, grazie alla mia non piu' tenera eta', il privilegio di vedere tantissimi anni fa anche l'incomparabile Rudolph Nureyev ballare.... ero ragazzina e per la prima volta avvertivo questo stato magnificamente confusionale in cui mi aveva trasportato anche quell'artista, ma non riuscivo a definirlo ne' a comprenderlo bene.
Sabato sera, pur trovandomi per la prima volta nel bellissimo teatro Regio di Parma, sono riuscita a non vedere piu' nulla intorno a me.
Non ho badato piu' al mio infelicissimo posto in un palco condiviso, che mi permetteva di guardare lo spettacolo solo in piedi e quasi "appollaiata"sulla signora che era seduta davanti a me, non ho neanche piu' parlato con la mia pazientissima e fedele amica di sempre che era in una posizione ancora piu' scomoda della mia.... dal momento in cui e' apparso Roberto e ha cominciato a muoversi... io mi sono sentita assolutamente Unica privilegiata spettatrice, nel palco reale, su un simil- trono, che respiravo solo bellezza e perfezione.
Lo spettacolo e' stato stupendo. Qualche esibizione avevo gia' avuto il piacere di vederla a Bologna e a Sanremo e ho avuto modo di confermare la mia grande ammirazione, oltre che per il nostro Artista, anche per l'ottimo Dinu Tamazlacaru, che trovo straordinario sempre ma soprattutto nell'esecuzione de "Les Bourgeois".
Ma il mio momento di vera "ESTASI" visto che oggi e' questo il fulcro di questo mio breve esposto, e' stato durante "Through the light". La musica di Pachelbel e l'esecuzione perfetta e quasi divina di Roberto non vi nascondo che mi ha commossa fino alle lacrime.
Un 'emozione grandissima, battiti del cuore accelerati e una sensazione così simile a quella che si definisce "sindrome di Stendhal" ha sancito ancora una volta l'indiscussa capacita' di questo Artista assolutamente unico, di coinvolgere totalmente anche una semplice estimatrice come me, non esperta di tecnicismi e di regole di balletto classico e di danza in generale.
Sono ritornata alla "realtà" solo sul finale, quando il palco e' stato meravigliosamente inondato da decine e decine di fiori lanciati strategicamente da attentissimi e grazie al cielo onnipresenti Bollerini. Non poteva esserci chiusura e commiato migliore. 
Grazie a tutti per aver reso questa serata perfetta e spero non irripetibile.

Leda

Ho trovato il gala di Parma veramente eccezionale, è sempre curato nei minimi dettagli e nella scelta dei pezzi. Giá a Verona avevo apprezzato tantissimo le coreografie di Wheeldon, McGregor e Dawson più di tutti, ed anche a Parma ho trovato un gala diverso. Ogni volta che Roberto torna in una città anche a distanza di tempo, è sempre attento a non riportare qualcosa di già visto, ed é un gala geniale perchè incontra un pò tutti i gusti. Si apre con Prototype, una carta di identità che chiarisce chi è Roberto Bolle. Poi c'è il Carnevale di Venezia, che è una chicca per gli intenditori, intanto perchè non si vede mai, poi perchè è ricco di prodezze e virtuosismi e vedere che ci sono ballerine come la Kapitonova che li sanno gestire ed abbellire di grazia dà ancora più valore alla cosa. Poi c'è Duet, Wheeldon ha un'eleganza moderna, riesce sempre a creare forme belle, e diventa intenso quando i due protagonisti sono vicini. Mi è piaciuto anche Ring them bells, piacevole e divertente e mai grottesco... E i ragazzi di Stoccarda si confermano secondo me, una certezza nei diversi stili e tecniche. Poi c'è Manon che per me è stato un bel tuffo nel passato.... a Parma lo ho visto più volte anche nel gala dedicato a trenta ore per la vita e oltretutto anticipa lo spettacolo in Scala nei prossimi giorni. Sono scelte ricercate, con una loro motivazione, sono ben equilibrate nell'alternanza di classico e moderno. Through the light continua a piacermi un sacco, apprezzo la ricerca di movimenti nuovi per Roberto e ogni volta che lo vedo mi auguro che qualche coreografo "nome" come un Wheeldon o un McGregor crei un assolo per lui da portare in giro nei suoi gala, se lo merita ed è il giusto coronamento di tanto lavoro. Non amo molto Bigonzetti, per esempio, lo trovo a volte interessante e altre mi pare che non sappia come fare a terminare la coreografia e si perda in tante cose. Kazimir Colours è invece interessante, un pò come il suo Sacre. Sinatra Suite è accattivante, mostra tutta l'eleganza dei ballerini ed allo stesso tempo, la combina con canzoni ben note al pubblico. Il Lago rimane sempre un ever green e la Tsygankova un mostro di bravura, insieme alle sue colleghe donne, non avrei saputo chi scegliere. Anche Les Bourgeois è un pezzo che arriva anche ai non addetti ai lavori e piace sempre. E anche il grand pas è sempre amatissimo e confesso che ho trovato efficace la scelta del gioco di luci all'inizio del brano e l'urlo della Kapitonova a metà pezzo. L'ho trovata davvero spiritosissima. Bravi tutti, davvero! È stata una grande serata!

Sara

 

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