Bolle & Friends, Parma, Maggio 2016

 

26 maggio

Dopo Bologna il #bolletour2016 fa tappa a Parma con due serate al Teatro Regio e, cosa inusuale, nel bel mezzo della stagione dell'American Ballet Theater al Met di New York dove Roberto Bolle danza sia in maggio che in giugno.
Lascio NY il 24 per Parma dove arrivo la sera del 25 dopo un rocambolesco viaggio di 19 ore: un modo davvero alternativo di festeggiare un compleanno.
L'indomani, ancora in balia del jet-lag, cerco i fiori per omaggiare pubblicamente Roberto ed i suoi Friends. Una grande peonia bianca per lui, piccoli fiori arancione per loro ed una moltitudine di fiori multicolori da lanciare dai due palchi di proscenio. Sono garofani screziati bianco-bordeaux, margherite bianche, gerbere rosa intenso, bocche di leone: ogni stelo dal bianco al rosa carico.
La sera, puntuale, sono in teatro. Dalla mia postazione, che si trova praticamente sul palcoscenico, assisto ad uno dei migliori Bolle and Friends visti sino ad ora.

Si inizia.
Roberto con Prototype è la scintilla che innesca interminabili applausi a scena aperta.
Romeo e Giulietta con Melissa Hamilton è pura poesia! Il tocco di romanticismo che scioglie ed infiamma anche i cuori più gelidi.
Proust: un pezzo che mi ha conquistata. Cosa darei per vedere Roberto nell'intero balletto! Un sogno da conservare nel cassetto insieme agli altri.
Swing: coreografia sulla musica di Dean Martin. Roberto sfodera tutte le sue capacità seduttive e ci mostra un diverso lato del suo carattere altrettanto affascinante quanto quello a cui siamo abituati vedendolo danzare ruoli classici fino al '900.

I pezzi di Roberto sono alternati con quelli di Friends stellari, tutti graditissimi ed applauditi dal calorosissimo pubblico di Parma.
L'ultima sorpresa, nel bel mezzo degli applausi finali:
We will rock you che Roberto ci propone con una energia straordinaria.
Ma per lui l'effetto del jet-lag non esiste???

Le luci non si sono ancora spente che tutto il pubblico scatta in piedi per una lunghissima standing ovation accompagnata da applausi assordanti.
A saluti terminati, poichè Roberto con i suoi Friends sono attesi alla cena di gala, ospiti dello Sponsor Acqua di Parma che festeggia i 100 anni, nessun autografo ed io mi avvio all'albergo.
La bellezza di ciò che ho visto unita allo sguardo ed al sorriso gioioso, che la stanchezza non è riuscita a cancellare, del viso di Roberto, mi terranno compagnia fino a domani sera.

Giovanna

27 maggio

In questa terra di eccellenze gastronomiche, mi è venuto spontaneo associare questo Bolle and Friends ad una cena di degustazione nella quale lo Chef sceglie di volta in volta i piatti da proporre. A volte sono dei grandi classici, a volte qualcosa di più insolito, altre volte qualcosa di completamente inedito. Roberto Bolle, come il più raffinato degli chef, nel suo doppio ruolo di interprete ma soprattutto di direttore artistico è ineccepibile: massima cura nelle scelte, ottime materie prime, abbinamenti perfetti ed impeccabile qualità. Le porzioni sono giuste e consentono di arrivare a fine cena soddisfatti, forse un pochino “ebbri”, ma ancora pronti ad assaporare l’ultima graditissima sorpresa… invitante, vero?
E per rimanere nell’analogia, mi sento di affermare che non ci sono immagini o parole che possano restituire pienamente tutta l’energia, l’emozione e la meraviglia che si provano nel poter “assaporare” dal vivo la Vera Danza. D’altra parte lo Chef in questione è l’étoile Roberto Bolle… più stellato di così!!

Daniela

Quando Roberto raduna i suoi Friends in scena e anche noi raduniamo tanti amici in sala la festa è assicurata.
Parma è a metà strada per il gruppone proveniente da Milano e per l’auto proveniente da Bologna e siamo organizzatissimi nei nostri due palchi in posizione strategica.

Questo gala è veramente ricco, coi suoi interpreti di chiara fama, le coreografie eccellenti e la cura dei dettagli: balcone montato in scena per il passo a due di Romeo e Giulietta (nemmeno alla Scala per il gala des étoiles avevano fatto altrettanto) e candelieri per Grand Pas Classique.

Monumentale Roberto in Prototype per l’apertura della serata. Poi, in un’alternanza di colorate calzamaglie e vaporosi tutù, spiccano la brillante coppia Tsygankova-Golding in Delibes Suite di José Martinez, il divertente Parish in Ballet 101 e il palpitante Romeo e Giulietta con un sublime Roberto affiancato dalla splendida Melissa Hamilton.

Nell’intervallo ci prepariamo provando tempi e spostamenti per i nostri omaggi.

Si ricomincia con Grand Pas Classique ed Elena Vostrotina e Dmitry Semionov danno il via allo sfoggio di virtuosismi, particolarmente difficili su un palcoscenico in pendenza come quello del Regio. E poi il travolgente passo a due da Proust di Roland Petit, con l’intensità degli sguardi tra Roberto e Timofej Andrijashenko mentre con i loro movimenti cercano il dominio dell’uno sull’altro anche quando fronteggiandosi si specchiano. Inquietante e mozzafiato.
Ancora virtuosismi dispensati a piene mani da Anna Tsygankova e Matthew Golding, una Kitri scintillante e un barbiere gaglioffo che conquistano il pubblico. Torna in scena Melissa Hamilton e torna una coreografia di MacMillan, questa volta con Xander Parish. Un capolavoro di armonia e poesia.
L’atmosfera cambia con Swing, il ritmo della marimba e l’abitino di Nicoletta Manni in stile Pussicat Dolls trasportano a Hollywood, perfetta ambientazione per il glamour di cui Roberto trabocca, in una coreografia ammiccante dal sapore cinematografico.

A mano a mano che le coppie si affacciano davanti al sipario lanciamo un fiore e poi aspettiamo che compaia Roberto. Come ormai consuetudine, il sipario si apre su di lui che ci ipnotizza col movimento sinuoso e cadenzato dalle note di We will rock you ma… una nuova sorpresa ci attende: dopo qualche battuta lo raggiungono i Friends a fargli da corona. Finale ricchissimo per un gala superbo.

Ripresa effettuata durante i saluti dal palco di proscenio da dove è poi iniziata la pioggia di fiori

E’ il momento: dal lato sinistro lanciamo i primi fiori e poi la pioggia continua da entrambi i lati. Roberto raccoglie un fiore per ciascuna delle ballerine a cui si inchina nel porgerlo. Per ultimo scende l’omaggio a lui destinato, una peonia bianca che raccoglie e alza come un trofeo. La sua felicità è un tesoro prezioso per chi come noi ne ha avuta tanta dalla sua arte stasera.

Purtroppo è il momento di andare. Nessuno lascia il foyer e dopo poco le maschere predispongono un tavolo dietro al quale Roberto con l’abituale gentilezza e il sorriso sulle labbra firma autografi e si fa fotografare.

Susy

 

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