Arrivo in Torino già su di giri, ansiosa di vedere e accumulare bellezza da ciò che la serata potrà riservare.
Visita di rito al Teatro Regio e lì una bella sorpresa: una enorme insegna dorata che promuove lo spettacolo di Roberto Bolle con una bellissima frase : APRI GLI OCCHI E SOGNA.
Nel mio caso, manco bisogno di dirlo. Quando si tratta di Roberto i sogni sono assicurati.
Poi l'incontro con le Bollerine che, come sempre, porta gioia e aumenta il piacere della condivisione.
Lo spettacolo inizia ed il solito nodo in gola resta lì ancora per un pò.
L'inizio con Prototype scalda gli animi. Il pubblico gradisce.
I Friends che ballano con Roberto sono bravissimi. Dolcissimi, sensuali, intensi passi a due.
Finisce il primo atto con Mono Lisa che Roberto e Alicia Amatriain eseguono con una precisione ed una sincronia da brivido. A volte ho quasi l'impressione che siano collegati da qualche filo invisibile tanto sono in sincronia nei movimenti.
Nel secondo atto per me c'è un inedito: un Pas de deux dall'atto I di Romeo e Giulietta, mai visto dal vivo.
Quale dama non vorrebbe un Romeo così dolce e passionale, forte e tenero al tempo stesso?
Le espressioni ed i gesti di Roberto e Melissa incantano il pubblico.
Mi perdo nei sogni, seguo alla lettera ciò che avevo letto sull'insegna entrando in teatro.
Poi la solita malinconia mi attanaglia lo stomaco perchè in men che non si dica siamo all'ultimo balletto.
Ma quanto corre il tempo quando si vivono momenti speciali?
Ed ecco il finale con il Grand Pas de Deux su musica di Rossini che non smetterà mai di divertirmi. Bravura e simpatia: una miscela ben riuscita.
Poi gli applausi, il pubblico ha gradito. A tende chiuse richiamiamo a gran voce ed ecco che il nostro Principe esce nuovamente.
Il sorriso negli occhi di Roberto, la mano sul cuore.
In quel momento penso: varrebbe la pena fare tanta strada anche solo per quel sorriso, per quegli occhi.
Ma la gioia che si porta a casa dopo aver "vissuto" un suo spettacolo è tanto, tanto, tanto altro in più.....
Gabriella
29 dicembre
Per il secondo fine anno
consecutivo Roberto Bolle porta i suoi Friends a Torino per dare l’addio
al 2015 con un “poker” di Grande Danza. E i Bollerini non possono certo
mancare. Quattro serate, un medesimo programma.
Apre Prototype di
Massimiliano Volpini che, rispetto alle edizioni degli anni precedenti,
presenta qualche differenza; a titolo di esempio: è stato eliminato
l’arrivo di Albretch nel mondo delle Willi. Sicuramente per rendere il
pezzo più breve e scorrevole ma senza nulla togliere al significato ed
alla godibilità del balletto. L’interpretazione di Roberto è precisa,
accurata e – ogni sera - strappa al pubblico, a più riprese, applausi a
scena aperta. E ogni volta, al termine di questo brano multimediale, gli
spettatori riservano al nostro beniamino applausi che sembrano non voler
finire mai.
Seguono tre brani, ciascuno eseguito da una coppia di friends. Melissa Hamilton e Dawid Trzensimiech danzano
Grand Pas Classique di Viktor Gsovskij: ottima la loro esecuzione e grande
la loro sintonia. Duet di Christopher
Wheeldon presentato da Anna Tsygankova e Matthew Golding; la bellissima
musica di Ravel accompagna i passi di questi affiatati ballerini in una
danza che è pura armonia. Tchaikovsky Pas de Deux di Balanchine per Hee
Seo e James Whiteside. Un pezzo che nel tempo ho imparato ad apprezzare e
ad amare ma la cui esecuzione, in queste serate, non mi ha completamente
convinta. A tutte
e tre le coppie il pubblico ha dimostrato il proprio apprezzamento con
applausi talvolta anche a scena aperta. La prima parte termina con Roberto che si
presenta sul palcoscenico accompagnato da Alicia Amatriain, la veterana
dei Gala Roberto Bolle and Friends, per chiudere con un brano di Itzik
Galili che sprigiona una energia prorompente: Mono Lisa. Insieme l’hanno
danzato per la prima volta nell’aprile 2014 a Parigi alla sede dell’Unesco
e ogni volta che lo ripropongono la loro sintonia aumenta. Il dinamismo,
la precisione di entrambi uniti all’eleganza di lui fanno di questo
balletto un pezzo travolgente che il pubblico non manca di accogliere con
applausi lunghissimi.
Dopo la pausa si
riprende con uno dei pezzi più amati: il Romeo e Giulietta di MacMillan
con Roberto e la dolcissima Melissa Hamilton. Ho perso il conto delle
volte che ho visto Roberto – il Romeo per eccellenza – danzare il pdd del
1° atto, detto “del balcone”. A dispetto di ciò che si potrebbe pensare e
che lo stesso Roberto mi fece notare parecchi anni or sono “…ma tu non ti
stanchi mai di vedere le stesse cose?”. Ora come allora rispondo che no,
non mi stanco mai perché non sono mai le “stesse” cose. Interpretazione,
stati d’animo dei danzatori sono sempre diversi così come gli stati
d’animo, le aspettative ed i sentimenti di chi assiste. Così è stato anche
in queste quattro serate: ogni volta piccoli particolari come uno sguardo,
una mano che si tende, un abbraccio, un bacio hanno suscitato in me nuove,
differenti emozioni. Seguono: Lo Schiaccianoci di Jurij Grigorovic per Anna
Tikhomirova e Semyon Chudin; bella la loro esecuzione. With a Chance of Rain di Liam Scarlett per i due
Principals dell’ABT Hee Seo e James Whiteside; bravi tecnicamente e
dall’intepretazione convincente. Don Chisciotte di Petipa, pdd dall’atto 3° per
la coppia Matthew Golding e Anna Tsygankova. Danzato in modo superbo! Un
Basilio spettacolare, come se ne vedono pochi affiancato da una stupenda
Kitri. Uno dei pezzi che più mi è piaciuto e molto apprezzato anche dagli
spettatori. Lunghi
ed intensi gli applausi per i sei Friends. Lo spettacolo si chiude con l’attesissimo ed
esilarante Le Grand Pas de Deux di Spuck che Roberto ed Alicia danzano
insieme da lungo tempo divertendosi e facendo divertire tutti i presenti.
Gli applausi a scena aperta e le ovazioni non mancano. Tutte le sere, a fine
spettacolo il rituale dei saluti di tutti i friends salutati a loro volta,
dai lunghi applausi dei presenti.
30 dicembre
31 dicembre
La sera del 31 si chiude
con i Friends abbigliati con cappellini, fischietti e quant’altro, che
scherzano davanti al sipario chiuso lanciandosi coriandoli ed esclamando a
gran voce “Buon Anno” Ma….. non posso chiudere queste note senza
parlare dell’omaggio che abbiamo fatto recapitare in camerino a Roberto
prima dell’ultima recita e che lui, con la sua sensibilità e generosità,
ha condiviso con tutto il pubblico. Ecco di che si tratta. Da tempo cercavamo, senza successo, una corona
da Re. Ma è risaputo che i Bollerini non si arrendono, mai! L’ultima
speranza era a…. Torino dove sapevo esserci un bazar pieno di oggetti ed
addobbi per feste. Insomma di tutto un po’, una sorta di grotta di Alì
Babà. Tutto facile
a dirsi, un po’ meno a farsi perché… avevo completamente scordato il nome
e l’indirizzo esatto. Con un po’ di fortuna e senso di orientamento,
riesco però ad arrivarci e lì trovo una bellissima corona dorata
tempestata di pietre multicolori. Avvisati gli altri Bollerini provvedo a
recapitarla in teatro con un biglietto in cui esprimiamo tutta la nostra
ammirazione ed il nostro affetto ed accennando al desiderio di…
vedergliela indossare. E veniamo accontentati con uno spassosissimo
siparietto. Ad un certo punto dei saluti la corona compare sulla testa di
Whiteside che deve renderla, poco dopo, al suo legittimo proprietario.
Dopo un paio di questi andirivieni la corona torna per restare sul capo di
“Roberto il Re dalla Danza”. Tutto ciò è documentato nel nostro video postato
sul canale di YouTube a partire dal minuto 9’ e 21”:
Dopo ovazioni, applausi,
standing ovation interminabili Roberto ed i suoi Friends lasciano il
palcoscenico ed il pubblico a malincuore, smette di applaudire e si avvia
all’uscita.