Bolle & Friends, Verona, Luglio 2016

 

Devo ancora elaborare la gioia provata a Genova quando riparto per Verona.
La Dea bendata mi permette di assistere allo spettacolo.
L'Arena è un posto magico. Secoli di storia che si susseguono su quelle pietre.
Migliaia e migliaia di spettatori che da tempo assistono e vivono le emozioni trasmesse dagli artisti. L'energia si è accumulata per secoli e si capta nell'aria.
Piano piano scende la sera, si illumina il palco. C'è la luna che fa capolino da lassù quasi a sottolineare la magnificenza della serata. L'arena è gremita.
Resto per un attimo sospesa nel nulla.
Mi sento un puntino perso tra altri 14000 puntini!!
L'inizio è spettacolare. Buio. Le tradizionali candeline dell'Arena brillano e danno il benvenuto a Roberto. Poi lui sul palco, la Stella più lucente.

Roberto ed i Friends danno il massimo, il pubblico risponde e gode di questi attimi.
Al momento degli applausi c'è quasi un duellare tra gli spettatori. Lato destro, lato sinistro, platea centrale. Chi applaude e chi gioisce di più? Roberto inizia così i suoi ringraziamenti e i Friends lo seguono. Sarà così per tutta la serata.
Una ovazione collettiva, il pubblico in visibilio.
Mi perdo, mi crogiolo, vorrei stare lì ancora e ancora.
Il pezzo dell'Arlesienne qui colpisce molto e manda tutti in agitazione. L'effetto è spettacolare. Il salto di Roberto dal palco stavolta è di un certo spessore... restiamo tutti un attimo in sospeso fino a che non lo rivediamo nuovamente sorridente e commosso sul palco.
La serata non dà tregua, bellezza, armonia, grazia, bravura, costumi brillanti, musiche travolgenti, pubblico in delirio. Applausi a scena aperta, tifo da stadio.
Esilarante e divertente il Grand pas de deux su musiche di Rossini. Un Roberto Bolle espressivo, goliardico, divertito e divertente. La partner non è da meno. Viktorina Kapitonova rompe gli schemi: anziché la ballerina perfetta ed eterea propone una ballerina un po' distratta e pasticciona dal risultato fantastico.
Ma le sorprese per noi, da parte di Roberto e dei Friends non sono ancora finite.
Un doppio finale! Non solo la magia dell'America come gran finale ma ecco che partono le note di We will rock you e ancora una volta l'Arena si infiamma!

Arriva il momento dei saluti finali, quel momento che non vorrei mai che arrivasse.
Le mani dolenti dal tanto applaudire, la voce provata, ma nell'anima una dolce sensazione di benessere e di felicità.
Ma attenzione cosa succede? Vedo movimento sotto il palco. Dalla mia poltrona vedo bene partire il lancio dell'omaggio, dal Pianeta Bollerini, per Roberto.
Ecco una morbida “Dori” alla ricerca di… Roberto. E lo ha trovato.
Lancio perfetto, malgrado il palco sia molto alto, meglio di così non si poteva fare.

Gabriella

L'Arena è sempre un posto spettacolare per gustarsi uno spettacolo: sono ormai diversi anni che veniamo a vederlo. Anche stasera la magia delle candeline accese apre la serata creando uno spettacolo nello spettacolo. Il pubblico si mostra caloroso e generoso di applausi fin da Prototype, la serata è un crescendo di bella danza e di applausi, davvero una serata favolosa! Acquista intensità il passo a due di Roberto Bolle con Timofej Andrijashenko, TsYngakova e Golding sono un tripudio di poesia e intesa nella coreografia di Wheeldon mentre nel Don Chisciotte danno vita ad evoluzioni tecniche e virtuosismi che rapiscono il pubblico. Sarah Lane è una Diana elegante e precisa e Osiel Gouneo una sorprendente rivelazione per tutti. Christian Bauch ed Elena Vostrotina sorprendentemente moderni danzano Forsythe con brillantezza e rapiscono in Vertigo Maze. Magnifica e precisa la Medora di Nicoletta Manni, divertente il Grand pas con cui Roberto Bolle insieme a Viktorina Kapitonova conclude la serata per poi eseguire come fuori programma l'assolo presentato a San Remo.
Una serata d'eccezione, un cast formidabile ed ancora una volta un Roberto Bolle che riesce a stupire il suo pubblico: questa volta lo fa lanciandosi letteralmente giù dal palco (per atterrare su un morbido e spesso materasso nella buca dell'orchestra) e strappando un "oh" stupito e spaventato a tutto il pubblico nel corso di Arlésienne. Ancora una volta danzatore generoso e direttore artistico raffinato, Roberto Bolle si conferma per la danza una certezza.

Sara

 

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