Bolle & Friends,
Verona, Agosto 2021
Fra tutti i luoghi in cui ho visto ballare
Roberto Bolle, l'Arena di Verona è la mia preferita, alla pari del teatro
La Scala, perché ha un'atmosfera magica, anche solo per quelle migliaia di
candeline che illuminano l'anfiteatro subito prima dello spettacolo.
Quest'anno lo era ancora di più ,perché è stato,
almeno per me, il primo spettacolo dopo i mesi bui del Covid, un piccolo
segnale di ritorno alla vita, alla normalità e alla bellezza. E così,
mascherati e distanziati, di bellezza quella sera ne abbiamo vista
parecchia. La
serata è iniziata con "Il Corsaro", una musica piuttosto famosa, e una
coreografia interpretata da 3 bravissimi artisti: Maia Makhateli,
Bakhtiyar Adamzhan e Nicola del Freo. Lo ammetto, non conoscevo Bakhtiyar,
un ballerino kazako che non balla, vola! Davvero bravissimo! Se Roberto
l'ha voluto fra i suoi Friends il motivo c'è!
Poi è arrivato Lui, il nostro attesissimo
Roberto, che ci riempie gli occhi e il cuore di bellezza ed emozioni.
Il primo brano è stato "Thais", di Roland Petit
insieme ad Agnese di Clemente, un brano classico, che sa trasmettere
grazia ed eleganza, ma è sulla musica di "L'altro Casanova" di Vivaldi che
mi ha emozionato tantissimo.
Avevo già visto questa coreografia con la
splendida Virna Toppi in tv, perché è il brano che hanno ballato insieme
al Quirinale davanti al Presidente Mattarella in occasione della festa
della Repubblica, ma vederlo dal vivo, in Arena, e tutt'altra cosa. Mamma
mia quanta sensualità in quei movimenti, quanta grazia, forza,
passione.... mi emoziona ogni volta! E poi c'è quel bacio finale.... per
il quale non c'è bisogno di aggiungere commenti. Posso solo dire che ho
invidiato molto Virna in quel momento!?
Il mio pezzo preferito però è, e sarà sempre,
"Canon in D Major". Mi incanta, davvero. L'ho scoperto per la prima volta
all'Arena qualche anno fa, e ne sono rimasta subito affascinata. Potrei
rivederlo all'infinito e non stancarmi mai. Sarà per la musica, che già da
sola è stupenda, e lo sarebbe anche senza una coreografia, sarà perché è
insolito veder ballare insieme tre ballerini uomini, con una simmetria di
movimenti, un'eleganza...tutta la coreografia per me è davvero
emozionante. Quest'anno Roberto era insieme a Timofej Adrijashenko e
Nicola del Freo, praticamente tre divinità greche che riempivano il palco
di bellezza e perfezione.
Timofej ha ballato anche ne "Il lago dei cigni"
insieme a Nicoletta Manni, sua compagna sul palco e nella vita. Io li
trovo dolcissimi insieme.
La serata è finita con un altro brano che già
conoscevo, perché lo avevo visto in altre occasioni (non ne perdo una di
occasioni per vedere Roberto ballare, quindi per forza alcune coreografie
già le conosco!): Dorian Gray, insieme al violinista Alessandro Quarta. Un
mix di danza, tecnologia, e musica dal vivo lo rendono un pezzo sempre
molto suggestivo. E poi quale titolo potrebbe adattarsi meglio al nostro
bel Roberto? Più
passa il tempo più diventa bello, ma senza aver rinunciato alla sua anima
come fa il Dorian Gray del romanzo!
A fine spettacolo, la nostra attesa fuori
dall'Arena è stata premiata dai saluti di Roberto, che in modo sempre
molto gentile e quasi emozionato, ha ringraziato il pubblico per essere
lì. Le precauzioni anti Covid hanno impedito foto e autografi come invece
era successo in altre circostanze, ma anche solo vederlo lì, a pochi metri
di distanza, in tutto il suo splendore, mi ha fatto tornare a casa ancora
più felice di quanto già non fossi.
Lisa
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