Romeo e Giulietta, NYC, Luglio 2009

 

New York 7 luglio 2009, un sogno si sta realizzando, tra poco entrerò al MET e vedrò danzare il divino Romeo, su questo prestigioso palcoscenico…. emozione?…. tanta, non è la prima volta che entro in questo teatro, un po’ lo conosco, ne ho già assaporato l’atmosfera, i miei occhi hanno già catturato la bellezza, l’incanto ed il fascino del luogo…. tutto questo oggi sarebbe stato troppo, ho preferito dividere le cose che amo… i Teatri e la Danza…

Ritenermi fortunata mi sembra doveroso, avevo acquistato un ottimo posto in platea, e pochi giorni prima dello spettacolo, un angelo mi telefona a casa per propormi un cambio con un palco centrale, il migliore del MET…. inutile dire che da qui la visione è a dir poco invidiabile…. ringrazio chi mi è seduto vicino…. 

E’ difficile questa volta descrivere in modo esaustivo, sintetico ed efficace, quello che ho visto, forse ne sono gelosa, o non ne sono capace… non lo so.( se NYC ti conquista perdi la ragione)
Certamente so di aver visto il Divino in forma eccellente, straordinariamente pulito, misurato, con disegni precisi, gradi rispettati, sicuro di sè…. praticamente perfetto, e questa è tecnica ineccepibile, che assieme alle grandi doti interpretative, esalta i presenti in sala.
Intensi e frequenti sono gli applausi a scena aperta e alla fine dei pdd tripudi alla magnifica coppia che, trasmette, vive la storia in prima persona, ne soffre e ne gioisce… palesemente si amano…
Roberto cattura, è magnetico, dolce, suadente, appassionato… fa rivivere nel proprio intimo l’amore …. ed il pubblico, in giusto delirio lo acclama…. li acclama, sono una coppia straordinaria… Irina, in completa assenza di peso, è come un fuscello nelle forti braccia divine, c’ intesa, pàthos, passione e soprattutto amore.....

E’ un crescendo di emozioni e pensieri, non posso stare seduta, e a fine balletto dal palco corro (con tacchi e vestito lungo), voglio arrivare prima possibile vicino alla buca dell’orchestra impiego pochi secondi, credo, guadagno la posizione e riesco a vivere questa meravigliosa ovazione a pochissimi metri dagli artisti, vedo i loro occhi, i loro sorrisi, la loro gioia, la loro… forse sorpresa…. non vorrei essere in questo momento in nessun altro posto al mondo!!! E’ impagabile….
Il pubblico americano è letteralmente impazzito per questo principal italiano, ne riconosce la grandezza, la bravura, la bellezza, la luminosità, mi giro e sono tutti in piedi, sono momenti di concitazione, vuoi guardare il delirio collettivo, vuoi applaudire, vuoi fotografare, vuoi non perdere niente, ma non hai mani, voce e occhi a sufficienza per tutto…. vicino a me, c’è un signore americano che lancia mazzi di fiori in continuazione ad Irina, al Divino sono già arrivati, e non mi riesce difficile convincerlo ad urlare BRAVO ROBERTO….. e Roberto sente, ne sono certa, perché sorride con quella semplicità e umiltà disarmante, che ben conosciamo noi che lo seguiamo con tanta devozione, passione e rispetto.

E’ chiaro che desidero vederlo fuori dall’ingresso artisti, non c’è moltissima gente, non si fa aspettare molto, ci defiliamo di poco (siamo le solite quattro Italia/Giappone), forse distratto non ci vede e tenta la fuga….. impossibile, dovrebbe passare sul mio cadavere…. lo ammonisco dicendogli testuali parole: - eh no, ho attraversato l’Oceano - sorride, risponde - lo so - si ferma, ha una fretta paurosa, ma ci dedica quel poco che per noi è tanto!..... dopo corre via…

Grazie Roberto. Grazie di cuore. Grazie per la meravigliosa persona che sei.

Adriana

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