Gala per Unicef, Roma, Febbraio 2007

 

 

Sono sempre felice che qualche bollerino doc, sia presente agli spettacoli di Roberto e sapendo quanto teneva al Gala Unicef, non potevamo mancare, purtroppo io stavolta non ho potuto essere in sala, ma sentivo che dovevo comunque far avere a Roberto il mio appoggio, fargli sentire che anche se fisicamente non ero lì, il mio pensiero e quello di tutti i bollerini bolognesi lo avrebbe accompagnato anche in questa importante ed indimenticabile serata. D'altronde si trattava di bambini, tema al quale sono moooolto sensibile. Dopo questa breve premessa... alcuni racconti di chi c'era...... e a quanto pare.... il fiato sospeso e l'avventura non sono mancati neanche stavolta ;-)

Sara



Nemmeno tutti gli anni di consuetudine agli spettacoli di Roberto Bolle mettono al riparo dalle sorprese che la sua arte regala al pubblico. Quando nell'aprile del 2000 lo vedemmo in scena nel dittico in Scala lui ballava "Etudes" e Legris la "Carmen" di Petit. Questa volta invece è Don José, seducente, audace. Segno che il suo percorso artistico non si è fermato e che il suo carisma lo spinge a percorrere nuove vie, assimilando grandi capolavori coreografici attraverso il proprio stile e rendendoli secondo la propria sensibilità. Così passa da Petit ad Ashton, da Forsythe a Kylian, con 4 diverse partner. A proposito di partner la serata offre in chiusura il debutto della coppia formata con Aurélie Dupont (sua 50.esima e qualche unità nella conta delle partner). Ci si aspettava di vederla in "Schiaccianoci" lo scorso dicembre: tutto formidabile, tutto elettrizzante, tutto auspicabile di ulteriori rappresentazioni.
Anche a sipario calato Roberto non finisce di sorprenderci: ci sta preparando il regalo di un imminente debutto, subito a ruota di Armand in Scala. Superfluo assicurare la presenza dei bollerini ad applaudirlo.

Susy



Di una fantastica serata ha già detto Susy, l'avventura ci aspettava sulla via del ritorno ...... il treno partiva a mezzanotte e quaranta.... a mezzanotte e venticinque ci trovavamo ancora davanti all'Auditorium: nessun taxi era reperibile da minuti, convinti che ormai non ce l'avremmo fatta abbiamo fermato alcuni ragazzi in macchina supplicandoli di accompagnarci in stazione... la loro gentilezza e disponibilità ci ha permesso di non perdere il treno....... ce l'abbiamo fatta anche stavolta!

Bortolo

HOME