Gala I have a dream, Roma, Novembre 2013

 

 

”I have a dream, i sogni spingono avanti”….. il titolo è già un programma, questo il tema della manifestazione rivolta quest’anno agli adolescenti e ai loro sogni. Roberto Bolle ed alcuni tra i migliori ballerini d’Europa e del mondo, insieme a Vincenzo Spadafora, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, sono protagonisti di questa grande iniziativa all’Auditorium della Conciliazione.
Sotto ad una pioggia battente che non ci abbandona da stamattina, arriviamo verso le 20.30 alla Sala, ho una fastidiosa emicrania…. proprio stasera!
L’Auditorium, nonostante la pioggia, poco alla volta si riempie completamente, neppure un posto libero, ho il posto in prima fila!
In questa occasione la danza ha l’obiettivo di sensibilizzare e diffondere la cultura dell’infanzia e dell’adolescenza, il ricavato, come ricorderà la presentatrice Paola Saluzzi, verrà devoluto per l’acquisto di un macchinario necessario alla riabilitazione ortopedica all’ospedale Santobono di Napoli e per l’apertura di una biblioteca, la prima, a Lampedusa per i ragazzi dell’isola e per gli immigrati, meno fortunati.
Roberto Bolle, Ambasciatore di buona volontà, ha organizzato, secondo me, una serata speciale.
Alle 21 e 30 circa, dopo una lunga quanto doverosa presentazione con interventi vari da parte degli organizzatori, finalmente lo spettacolo inizia.

Quando entra in scena Roberto con la ballerina giapponese Shoko Nakamura, in un passo a due dal Lago dei Cigni, viene accolto subito con un caloroso applauso del pubblico già da un po’ in febbricitante attesa di vederlo danzare, la loro è una bellissima interpretazione.
Si sussegue una coreografia con Viktorina Kapitonova e Dinu Tamazlacaru che ballano La Sylphide, sono entrambi bravissimi, ritorna il Divino con un bellissimo passo a due tratto da Carmen che ci viene proposto in maniera molto spiritosa, stupenda la ballerina Polina Semionova. Trovo che insieme siano una coppia bellissima che balla con grande sintonia, Roberto prima ci delizia da solo nell’Habanera interpretando il personaggio in maniera molto precisa e passionale, poi, mentre lei danza, riesce a catturare gli sguardi anche da seduto mentre fuma una sigaretta…. è proprio dalla nostra parte…. non si riesce a togliergli gli occhi di dosso!
Meritati gli applausi all’interpretazione del bravissimo Dinu Tamazlacaru ne “Le bourgeois” che colpisce tutti con i suoi virtuosismi, segue la coreografia su musica di Rossini dove Roberto e Viktorina Kapitonova ci propongono alcuni passi molto divertenti e spiritosi, con tanto di mucca "finta" in scena. La nostra Etoile ci stupisce in tutti i ruoli.
Alla fine però quello che più mi ha lasciata a bocca aperta è stato Prototype. Dopo un cambio di scena inizia questa “opera d’arte” che è, secondo me, la messa in scena di questa coreografia creata per il nostro Divino. Con tanti fotogrammi, proiettati su uno schermo, vengono raccontati vari momenti della sua vita, dalle posizioni basilari della danza ai riferimenti a scene di balletti. La tecnologia si fonde con l’arte della danza e ne esce uno stupendo connubio.
Cosa dire poi del fatto che ci sono anche tanti Roberto virtuali …. i suoi cloni… che danzano in simbiosi con quello vero, non si sa più dove guardare!
Lui è instancabile e perfetto, lo spettacolo giunge al termine. Non sento più l’emicrania, ma, come scoprirò dopo, non è passata, era la forte emozione a non farmela sentire più.
Fiori e peluche lanciati dal pubblico ringraziano alla fine tutti i partecipanti, che bello spettacolo quando ne farà un altro?

Maria Romana

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