Sogno, Milano, Settembre 2009

 

 

Per la prima volta l'ebbrezza della PLATEA della Scala!

Siamo vicinissime al palco e ci gustiamo al meglio l'Oberon Divino: 
sentiamo il suo respiro, le parole che sussurra, le vibrazioni del palco al suo passaggio. Da così vicino vorrei gli occhiali in 3D per amplificare la bellezza e precisione di tanta piccola batteria eseguita con una musicalità sublime. 

Il personaggio, visto da questa posizione, si colora di tinte ancor più decise è si un Re, ma si trasforma in una nuova Divinità scesa dall'Olimpo: un po' autoritario come Zeus, un po' Eros per la capacità di sedurre con la propria danza, un po' Apollo per la bellezza con cui illumina e riempie la scena, un po' Marte per quel lampo guerriero che gli brilla negli occhi.

All'uscita artisti la folla che lo attende mi fa pensare a Versailles e a tutte le persone che erano al seguito del Re Sole.... già già, siamo proprio al cospetto di una Divinità. Grida, urla su urla, all'arrivo di Roberto Bolle è un boato..., i timpani esplodono ho bisogno di tornare nella favola che stavamo vivendo...
De cette façon je salue Roberto en français, expression musicale de mots, il rit, tout devient doux, l’orage se quête, tout se mélange et je peux revenir à mon rêve de danse parfaite, sa danse à lui, celle de Roberto Bolle!

Sara

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