Sylvia, Londra, Novembre 2005

 

E’ una gioia vedere l’accoglienza che i teatri stranieri riservano a Roberto Bolle e uno di questi è sicuramente il Covent Garden di Londra.
Il balletto visto in quest’occasione è stato ripreso nelle successive repliche e mandato in onda sulla BBC per Natale assieme al documentario sulla Bussell (che in realtà è risultato prevalentemente un documentario sulla partnership tra lei e Bolle).

Darcey Bussell è stata una Sylvia di straordinaria tecnica e bellezza. Bolle è stato meraviglioso, peccato davvero che la parte di Aminta prevedesse la sua presenza solo nel primo e terzo atto. La sua prima variazione, nel primo atto, è stata danzata con grande precisione e potenza. Nel terzo atto ha avuto modo di dare ulteriore sfoggio della sua grande bravura sia nella variazione – molto applaudita dal pubblico – che nel pdd. Magnifico come sempre l’affiatamento tra lui e Darcey che hanno entusiasmato il teatro con prese spettacolari.
Grandissimi applausi per lui sia al termine delle variazioni sia ai curtain calls!

...e pensare che, come dichiarato da Roberto stesso, è un balletto che ha preparato in pochissimi giorni a causa di numerosissimi impegni precedenti (pochissimi giorni tra settembre e ottobre… considerando poi che l’ultimo spettacolo in Italia era il 14 Novembre ha potuto provare davvero poco prima della Prima di Sylvia il 19)!!! Questo particolare l’ho sentito raccontare da Roberto stesso all’incontro a lui riservato dalla Ballet Association il 21 Novembre 2005. L’accesso all’incontro, teoricamente riservato ai membri, non è stata un’impresa facilissima, ma per l’appunto mi è riuscita!
Mi preme riportare il successo di quest’incontro con il severo pubblico degli appassionati inglesi di balletto. Roberto ha raccontato le tappe fondamentali della sua carriera: quand’era bimbo, quando ha fatto ingresso nella compagnia scaligera, gli episodi legati alla promozione a primo ballerino, le prime esperienze internazionali, le sue partner, i suoi progetti. Il tutto raccontato con la sua solita umiltà, eleganza e con un’irresistibile ironia che ha più volte portato alle risate il pubblico presente.
Alla fine moltissime le richieste di autografi e fotografie. Gentilissimo anche con me che, a parte Federico Bonelli che lo accompagnava, ero l’unica italiana presente.

Alessandra

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