Sylvia, New York, Luglio 2009

 

Siamo arrivati al terzo ruolo che Roberto Bolle danzerà in questa sua prima Spring Season come Principal dell'Abt. Fedele al principio che un termine di paragone sia indispensabile per una valutazione obiettiva e non faziosa di uno spettacolo ed anche se Sylvia è un balletto che non amo particolarmente, nelle serate che precedono la recita di Roberto vado a vedere anche gli altri due cast.

Coloro che - e sono numerosi - hanno potuto assistere anche alle altre rappresentazioni, testimoniano che quella del Divino è stata la migliore in senso assoluto. 
Ero tra gli spettatori del Met che lo hanno seguito con attenzione, trattenendo il respiro e sottolineando i passaggi più significativi con lunghi applausi. Ci ha fatto partecipi, con la Sua Danza, del dolore morale e fisico del rifiuto; dell'incredulità quando Sylvia, colpita al cuore da Eros, lo ha fatto oggetto del suo amore; dell'amore finalmente corrisposto. La profonda intesa con la sua partner ha reso i pdd magici. I suoi assoli sono stati semplicemente "divini". Il pubblico in sala alla sua apparizione al proscenio è scattato in piedi per una lunga ovazione, richiamandolo più volte alla ribalta. Più volte Roberto si è inchinato per ringraziare e raccogliere i fiori che gli sono stati lanciati dalla platea. Ancora una volta mi ha regalato emozioni profonde e mi ha fatto sentire orgogliosa di essere italiana. Riportando un frammento di quanto scritto nel biglietto che gli abbiamo recapitato per l'in bocca al lupo, veramente di Lui si può dire "......tra grandi e celesti il più potente....."

Sono con M. del fan club giapponese. Insieme ci avviamo all'uscita artisti, Roberto esce abbastanza in fretta; autografi, foto di rito poi si avvicina salutandoci ed insieme ci avviamo per uscire dal parcheggio. Gli dico le mie impressioni su cast, balletto, partners: in massima parte concordiamo. Mentre arriviamo all'angolo della strada si blocca improvvisamente: "guarda, un topolino, è piccolino, che carino". Io che oltre a problemi di diottrie sono accecata dalla sua presenza, non riesco a vederlo. "È proprio lì, sotto quei cespugli" e me lo indica. È un topolino piccolino, grande come un limone e restiamo pochi attimi incantati ad ammirarlo fin quando scompare. Poi saluta entrambe dicendoci "ci vediamo martedì" e questo darci appuntamento è una delle cose più belle che poteva dirmi. 
Grazie Roberto, a martedì

Giovanna

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