Tracce in scena 5/1/2020
 
_Andiamo a vedere Bolle? … non ci credo! Sei riuscito a farmi una sorpresa meravigliosa e inaspettata! … guardo mio marito che sorride sornione mentre le luci del nostro albero gli illuminano il viso a intermittenza regolare.
Non ci posso ancora credere, sarò in prima fila ad applaudire la stella della danza, la stella più luminosa e non perché fa tanta luce o chiasso intorno a se ma perché la luce e il calore lo regala muovendo il suo corpo.
Conto i giorni, come una bambina con 54 primavere sulle spalle, guardo il calendario ogni mattina e mentalmente cancello i numeri, come fosse quello dell'avvento … finalmente è gennaio, finalmente il nuovo anno è arrivato e con lui, Roberto Bolle and friends!
Mi preparo con calma, scelgo il vestito, le calze, le scarpe, la borsetta, metto cura e attenzione, voglio essere bella per accogliere il bello, elegante per assorbire eleganza, discreta per vivere il tutto con umiltà.
Marco, seduto accanto a me, mi dice che sono bellissima, che i miei occhi brillano con una luce diversa … - sarà il trucco? Aggiunge lui … no, niente trucco, niente inganno – solo passione, una passione viscerale che solo la danza mi accende.

Si apre il sipario e adagio adagio, comincia il mio sogno: sono bambina, per mano alla mia mamma, un poco impaurita – entro nella mia scuola accademica per la mia prima lezione …. sono ragazza, seduta su di una sedia in camerino che si cuce i lacci delle scarpette ferendosi un dito, sono una giovane donna che si è sporcata le calze con la pece perché un poco maldestra …
Roberto danza, ed io danzo con lui … come posso dirgli di no? E' così invitante! D'altra parte è lui stesso che lo chiede: danza con me! Pare brutto rifiutare …
Evita cara, sei nel tuo sogno e nessuno ti può svegliare, sei nel mondo che hai sempre sfiorato con le dita e “in punta di piedi” goditi questo tempo, perché anche se non balli più come una volta, anche se sei moglie e madre di due figli, sei e resterai sempre una ballerina – la danza ti ha nutrito, ti ha cresciuta, ti ha forgiato non solo nel fisico ma – e soprattutto – nell'animo!
Per favore Roberto, non smettere – ancora un brano, uno solo ma non smettere, non adesso, non ora, non oggi …
Sono molto bravi, vero? …. mio marito mi parla, annuisco, sorrido, sembro vigile e presente accanto a lui ma in verità non sono affatto lì seduta. Seppur comoda – troppo stretta una seggiolina di velluto per poter esprimere la danza, troppo sacrificata una fila della platea per poter spaziare in quell'angolo senza tempo e senza vincoli che è la danza. Quando si danza, tutto diventa possibile, tutto, anche l'impossibile, per questo non vorrei mai che il mio sogno finisse …

La gente si alza in piedi, il velluto rosso si chiude con eleganza, applausi senza sosta per te Roberto, per quello che sei, per ciò che rappresenti, per quello che rendi possibile nell'animo altrui, per la gioia che porti anche a chi di danza non ne capisce ma cavoli – la bellezza la vede!
Questi “Bravoooo – braviiii” gridati da lassù, sono per te e per i tuoi meravigliosi “friends” - per i vostri sacrifici trasformati in passione, per il miracolo che riuscite a realizzare ogni volta: far sognare una bambina che ha passato i cinquanta, accarezzandogli l'anima!
Me ne torno a casa felice, con il mio sacchettino pieno di “Bolle di magia”! Il teatro si svuota ma in fondo nulla finisce veramente, come diceva Fellini "niente finisce, niente comincia, c'è solo una grande passione per la vita" .... e per la danza! (Evita)
 
HOME