Lago dei cigni, Pietroburgo, Luglio 2003

 

 

Questo scatto, è quello più invidiato da tutti i bollerini: prima di Petra Conti a S. Pietroburgo Lia Buratto.......

Cosa fa una ragazza di 21 anni di sabato pomeriggio in giro da sola a Pietroburgo? Se è una ragazza normale spende i suoi soldi in samovar e matrioshke, se si chiama Lia segue il suo sesto senso, l’istinto ballerino e si porta davanti al Mariinskji Teatr! Circumnaviga l’edificio alla ricerca dell’entrata degli artisti, delle 2500 porte uguali ne sceglie una ed entra: è quella giusta. Sfoggia il suo russo “ Mi scusi devo incontrarmi con un mio amico che balla con il Royal Ballet ma non so se oggi hanno fatto lezione” e il portiere ”Come si chiama?” Lia: “Roberto Bolle!” Portiere “C’è. Gli stanno facendo un massaggio. Vuole che gli dica che è qui ?” Lia “No, grazie, non si preoccupi, aspetto fuori”. Dopo qualche minuto Roberto esce. “Roberto?” si gira, mi guarda ed esplode in un “ciaooooo” pieno di gioia e si informa sul mio soggiorno a  S.Pietroburgo. Parliamo un po’ e mi dice che deve cambiare dei soldi. Mi offro di accompagnarlo così ci avviamo in giro per la città. Arriviamo alla banca, dopodiché è Roberto a guidarmi per la città, perché vuole vedere un palazzo sulla Mojka. Arriviamo al palazzo ma è chiuso. Io mi informo sugli orari di apertura poi li riferisco, Roberto mi guarda, sospira e dice “Vorrei anche io parlare russo come te…” All’orizzonte la cattedrale di sant’Isacco. Gli dico “Quella è veramente bellissima l’hai vista?”. Scuote il capo e  osservo come abbia un’eleganza unica anche fuori dalla scena. Penso “Sto camminando a fianco di una stella della danza, il miglior ballerino italiano del momento e  mi parla come se fossi la sua compagna di banco”…. Arriviamo alla cattedrale di sant’Isacco. Gli propongo di vederla e accetta. Andiamo dentro e chiedo due biglietti da studenti. Paga Roberto, gli voglio dare la mia parte ma si rifiuta. Lo ringrazio e lo porto al colonnato, la parte superiore della cattedrale da cui si può ammirare il panorama. Mi chiede se ci sono molte scale “Noaaaaa! E poi vale la pena vederlo! Cosa saranno mai due o tre scalini….” In realtà le scale sono un po’ di più e Roberto sale a gambe tese… penso mi abbia odiato…. arriviamo sul colonnato e parte il sottofondo musicale: la Polonaise del primo atto del Lago dei cigni. Roberto se la canta tutta, a me parte un’ala da dietro, anzi due, perché si sa che io più di tutto adoro Il Lago dei cigni, dopodiché ci riprendiamo e gli mostro i vari monumenti che vediamo.

 

Gli faccio una foto e scendiamo all’interno della cattedrale. Roberto è stupito, ne osserva l’architettura e osserva come assomiglia alle chiese italiane. Gli dico “E’ per questo che è bella!” E mi accorgo di come la sua sensibilità vada oltre al palcoscenico e come senta l’arte sotto qualsiasi forma. Usciamo è ora di tornare a casa. Ci salutiamo e gli faccio l’in bocca al lupo. Lui mi ringrazia e se ne va verso l’hotel. Mi dirigo verso la fermata del bus e comincio a  pensare al pomeriggio che è appena passato. Mi devo sedere perché solo ora comincio a rendermi conto……..

Ed eccomi qui in uno scatto dopo le recite pietroburghesi di Roberto: anche la signora russa che mi ospitava è rimasta affascinata dalla sua Arte... e gli abitanti di Pietroburgo si sa: sono abituati a frequentare il teatro e vantano la compagnia del Mariinskji, se è riuscito a conquistare anche loro non si salva più nessuno!

 Lia

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