Bolle & Friends, Venezia, Luglio 2010

 

 

Luna piena, cielo terso e stellato, e lievissima brezza proveniente dal mare: Venezia si presenta nelle sue migliori condizioni per farci assistere ad una serata di grande danza. Roberto Bolle ed altri artisti del firmamento mondiale del balletto si sono dati appuntamento nella Serenissima per mostrare a quali livelli può arrivare l'arte dell'uomo, quando supportata da una classe purissima.

E quando si parla di pura classe, si parla dell'arte di Tersicore e del suo miglior rappresentante, il nostro Roberto, il nostro Divino che ha dato libero sfogo alla sua verve, con performances che hanno miscelato il focoso spirito provenzale dell'"Arlesienne" con il sangue caliente andaluso del Don Josè della "Carmen" così come la passione anche brutale, che domina le nostre azioni, segno inconfondibile della "Petite Mort",  con lo spiritoso "Grand Pas de Deux"  che chiude lo spettacolo e che, in un contrasto sempre vivo tra furore e razionalità, tra cupo pessimismo e giocosa ilarità, sembra voler dare un segnale di speranza  in un mondo dominato dall'aggressività. In questa atmosfera di contrasti, chi regge le fila del gioco è il nostro Divino che, come sempre, dimostra come sia facile per lui personificare ruoli sempre più differenti. Accanto a lui uno stuolo di artisti di elevato spessore tecnico di cui è difficile stabilire una graduatoria: se proprio c'è da fare un nome, si segnala la tragica dolcezza del Pas de Deux tratto da "Romeo e Giulietta", interpretato dalla eterea Elizabeth Manson e dall'elegante Marijn Rademaker. Una serata di grandi emozioni, dovute all'opera di grandi "danseurs" su cui, come sempre, ha brillato la stella sfolgorante del nostro Roberto.

Inutile dire dell'entusiasmo finale, che ha visto i Bollerini presenti a Venezia correre sotto il palco per acclamare il Divino, il quale ci ha ringraziato con la sua consueta disponibilità all'uscita.

Giuseppe

 

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